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Agsm-Aim-A2A, Tosi chiede di convocare il presidente di Hera

Non si placano le polemiche dopo le parole del presidente di Hera Tomaso Tommasi di Vignano. Si rischiano ripercussioni anche ssul piano legale

“Il cammino verso l’intesa Agsm-Aim-A2A rischia di complicarsi e di avere anche ripercussioni sul piano legale”, scrive il Corriere di Verona richiamando le dichiarazioni al Sole 24 Ore del presidente della multiutility emiliana Hera.

ERA NECESSARIA UNA GARA PUBBLICA

“Tomaso Tommasi di Vignano, ha fatto sapere che la sua società voleva essere interpellata sulla possibilità di essere protagonista dell’intesa, al posto di A2A, ed ha aggiunto che non sarebbero state ‘rispettate pienamente’ le regole del gioco, sottolineando che le società ‘possono crescere anche attraverso gare pubbliche’. Traduzione: per scegliere il suo partner, Agsm doveva bandire una gara ed accettare l’offerta migliore, da chiunque fosse pervenuta”, si legge sul quotidiano veronese.

A2A INFUNGIBILE

“La stessa critica era arrivata da alcune parti politiche. Ma da Verona e Vicenza si era risposto che questo sarebbe un tipico caso di ‘infungibilità’. Traduzione: la gara pubblica non è stata fatta perché A2A ha fatto una proposta che nessun’altra società può fare (ed è quindi ‘infungibile’, ossia ‘insostituibile’). E la proposta in questione è quella di offrirci un inceneritore per i rifiuti ad una distanza ideale dai due Comuni veneti”.

TOSI CHIEDE LA CONVOCAZIONE DEL PRESIDENTE DI HERA

“Adesso si ipotizzano ricorsi alla magistratura, ma intanto si riapre la polemica. Flavio Tosi ha già chiesto la convocazione di fronte alla Commissione di Controllo comunale del presidente di Hera. Secondo l’ex sindaco ‘l’operazione che sta portando avanti Sboarina è ambigua e poco trasparente, e ora un autorevole manager come Tommasi ipotizza che potrebbe avere addirittura dei profili di illegalità’. Tosi aggiunge che ‘A2A ci concederebbe i suoi asset più inefficienti, come l’inceneritore di Pavia, anziché fornirci il termovalorizzatore di Brescia che è a due passi da noi e funziona benissimo, mentre è strano che si voglia procedere a una mega-fusione senza passare da una doverosa gara pubblica’”, chiude il Corriere di Verona.

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