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Arera

Arera, il Cdm approva proroga del Collegio

Il collegio, già prorogato una prima volta, resterà in carica per altri 60 giorni

È arrivato il decreto di proroga del Collegio dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera). Ad annunciarne l’arrivo in serata era stata la sottosegretaria ai rapporti con il Parlamento, Maria Teresa Amici, al termine della riunione della Commissione speciale per l’esame degli atti urgenti del Governo del Senato.

 

CON IL DECRETO LEGGE 60 GG DI ULTERIORE PROROGA

L’attuale collegio, presieduto da Guido Bortoni – e di cui fanno parte Alberto Biancardi, Rocco Colicchio e Valeria Termini – è scaduto l’11 febbraio scorso e per effetti del regime di prorogatio rimane al proprio posto fino all’11 aprile. Il governo, tuttavia, sembra lontano dall’essere formato, ponendo il dilemma di come proseguire. Con il decreto legge si garantisce, quindi, un’ulteriore proroga di 60 giorni della durata dell’incarico, indipendentemente dalla conversione o meno del provvedimento. Impossibile, dunque, una nomina da parte del governo uscente: le Commissioni speciali di recente costituite per esaminare i provvedimenti rimasti in sospeso, non hanno potuto “bollinare” gli eventuali nomi vista la mancanza delle commissioni competenti a farlo che possono essere create solo dopo la costituzione e la fiducia del nuovo governo.

DAVIDE CRIPPA (M5S): SENZA CONVERSIONE RISCHIO CHE ATTI SIANO DI FATTO NULLI

Ma c’è un ma. L’ipotesi della mancata conversione del decreto potrebbe portare dei problemi. Secondo Davide Crippa del Movimento 5 Stelle, senza conversione in legge “il rischio è che gli atti siano di fatto nulli”. Il deputato pentastellato lo ha detto in un’intervista alla Staffetta Quotidiana. Il pentastellato critica la mossa della proroga, anche se ribadisce che ormai il Governo non si può più permettere di fare candidature: una proroga “fatta all’epoca della legge di Bilancio, come avevamo proposto noi, aveva senso; adesso è a rischio la validità degli atti nel lasso di tempo in pendenza di attuazione come tutti i decreti hanno 60 giorni per essere convertiti, se non convertiti tutti si azzerano. Da una parte noto che l’Autorità in questo periodo ha una produzione normativa straordinaria rispetto ai suoi ritmi consueti”. Il rischio ora, ha aggiunto Crippa a Staffetta Quotidiana, è che si blocchi l’attività dell’Autorità fino al nuovo Governo: “Sì. Se fosse stata fatta in tempo ne avrebbe mantenuto l’operatività, oggi siamo di fronte a una delle poche misure da mettere in campo, ma bisognerà capire la validità degli atti qualora non dovesse essere mai convertito”.

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