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Tutti gli ultimi scontri tra Bei e Bruxelles su stop a fonti fossili

Non c’è unanimità tra i Ventotto alla Bei. “Il gas naturale rimarrà un’importante componente nel mix energetico dell’Ue nel prossimo futuro mentre ci muoviamo verso fonti più pulite”, la posizione della Commissione Ue

Proprio alla vigilia dell’importante decisione della Banca europea per gli investimentiBanca europea per gli investimenti (Bei) di smettere di finanziare progetti sul gas naturale dal 2020, arriva lo stop della commissione Ue che potrebbe rimettere tutto in discussione.

DOMANI LA RIUNIONE DEL CDA DELLA BEI

investimenti verdiLa decisione della BeiLa decisione della Bei dovrebbe arrivare domani, giorno in cui è in programma il Consiglio di amministrazione per decidere se mettere al bando o meno i finanziamenti progetti legati alle energie fossili, tra cui il gas naturale, entro il 2020. Per il momento le posizioni dei Ventotto sono distanti. “Da un lato paesi come Francia e Svezia che vorrebbero includere le infrastrutture per il gas in quelle escluse dai finanziamenti, dall’altro Germania e Commissione, che invece lo considerano una fonte utile alla transizione verso un’economia a zero emissioni”, ha sottolineato Ansa.

LA COMMISSIONE UE: IL GAS RIMARRÀ UN’IMPORTANTE COMPONENTE DEL MIX ENERGETICO EUROPEO DURANTE LA TRANSIZIONE

“Il gas naturale rimarrà un’importante componente nel mix energetico dell’Ue nel prossimo futuro mentre ci muoviamo verso fonti più pulite”, ha detto una portavoce della Commissione, Annika Breidthardt, rispondendo a una domanda sulla posizione dell’esecutivo comunitario, secondo quanto riporta Agi. “Vista la nostra forte dipendenza dalle importazioni, il gas naturale liquefatto Usa può giocare un ruolo strategico e sempre maggiore nella forniture di gas all’Ue”, ha aggiunto.

BRUXELLES IMPEGNATA A RIDURRE EMISSIONI MA NESSUNO DEVE RIMANERE INDIETRO

La Commissione e l’Ue sono “fortemente impegnati a ridurre le nostre emissioni di CO2, che causano il cambiamento climatico. Abbiamo adottato il più avanzato quadro legislativo” nel settore. Ma “allo stesso tempo la transizione energetica pulita sarà graduale, socialmente equa, fatta in modo che nessuna regione sia lasciata indietro e basata su un’ampia serie di tecnologie”, ha spiegato la portavoce, ricordando che le modifiche alle politiche condotte dalla Bei “devono essere accettate” dagli Stati membri, ha aggiunto Agi.

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