I primi impianti di carbone che saranno chiusi saranno quelli di costruiti negli anni ’90, ovvero quelli di Geertruidenberg ed Amsterdam, gestiti rispettivamente dalla tedesca RWE e dalla svedese Vattenfall
I Paesi Bassi sono pronti a dire addio al carbone nella produzione di elettricità entro il 2030. Ed al 2024 promettono già la chiusura di due dei cinque impianti termoelettrici nazionali. A dare la notizia è stato, nelle scorse ore, il ministro dell’Economia Eric Wiebes.
AL 2024 CHIUDERANNO I DUE IMPIANTI PIU’ VECCHI
A chiudere per primi saranno, ovviamente, gli impianti costruiti negli anni ’90, ovvero quelli di Geertruidenberg ed Amsterdam, gestiti rispettivamente dalla tedesca RWE e dalla svedese Vattenfall, mentre gli altri tre più recenti, costruiti nel 2015 e nel 2016, ha spiegato il ministro, dovranno chiudere entro la fine del 2029.
RWE NON LA PRENDE BENE
Ma, c’è un “ma”. La notizia non è stata da tutti accolta con gioia. Ad opporsi ai piani del governo è la RWE, che replica alle affermazioni dl ministro dell’Economia Eric Wiebes chiedendo un risarcimento per il divieto di carbone e per i 3,2 miliardi di euro che l’azienda ha investito nel suo nuovo stabilimento su richiesta del governo.
“Ci aspettiamo conseguenze significative per le nostre attività”, ha affermato la società in una nota. “Prenderemo in considerazione azioni legali se la legge sarà implementata come attualmente proposta”.