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De Meo

Chi è e chi non è De Meo, il nuovo dg italiano di Renault

Per il trasferimento definitivo però ci sono ancora alcuni ostacoli da superare a cominciare dal fatto che De Meo è “vincolato ad una clausola di non concorrenza con Volkswagen, la casa madre di Seat”

Renault ha scelto Luca De Meo, ex pupillo di Sergio Marchionne, per l’incarico di nuovo direttore generale del marchio francese al posto di Thierry Bolloré, dimissionario dallo scorso 11 ottobre. La notizia arriva proprio nel periodo in cui si sta studiando la fusione tra l’altra big francese Psa e Fca.

IL VIA LIBERA DAL CDA DI RENAULT

“A favore della candidatura di De Meo, da dieci anni nel gruppo Volkswagen e da novembre 2015 presidente della casa spagnola Seat, che ha riportato in utile, si è espresso – secondo notizie della stampa francese – il consiglio d’amministrazione di Renault”, scrive il Messaggero.

PREFERITO A KOLLER E DELBOS

“De Meo, che proprio in Renault aveva iniziato la sua carriera prima di passare in Toyota Italia e in Fca, è stato preferito a candidati francesi di peso come Patrick Koller, numero uno di Faurecia, e Clotilde Delbos, che dopo il licenziamento di Bolloré ha assunto l’incarico ad interim”, prosegue il quotidiano romano.

DE MEO HA UNA CLAUSOLA DI NON CONCORRENZA CON VOLKSWAGEN

Per il trasferimento definitivo però ci sono ancora alcuni ostacoli da superare a cominciare dal fatto che De Meo è “vincolato ad una clausola di non concorrenza con Volkswagen, la casa madre di Seat”, scrive Le Parisien anche se la speranza transalpina è quella di finalizzare la nomina entro fine anno.

CHI È DE MEO

Milanese classe ’67, De Meo è, come detto, presidente di Seat dal novembre 2015 ma è anche presidente del consiglio di amministrazione di Seat Metropolis:Lab Barcelona e membro del consiglio di vigilanza di Ducati. Laureato in economia aziendale alla Bocconi, nel 2017 è stato nominato Alumnus Bocconi dell’anno in quanto distintosi per adesione ai valori bocconiani di professionalità, intraprendenza, integrità, responsabilità e apertura al pluralismo. “Sa costruire una squadra, conosce il prodotto, è indubbiamente il manager più adatto a salire al vertice della casa francese che rappresenta l’industria dell’automobile sotto la Torre Eiffel e potrebbe mettere fine alla grave crisi manageriale della casa della Losanga dopo l’arresto spettacolare di Carlos Ghosn nel novembre 2018”, scrive il Corriere della Sera.

PERCHÉ È L’UOMO GIUSTO

“Lo Stato ha una quota del 15% che intende conservare, i legali rappresentanti del governo di Parigi hanno approvato la scelta dell’italiano. Si è tenuto un consiglio di amministrazione di Renault in cui De Meo è risultato il candidato ideale. Oggi Renault ha urgenza di rivedere il portafoglio dei modelli e di riposizionare il brand, la direttrice finanziaria Clotilde Delbos assicura la direzione ad interim, comunque il costruttore sta vivendo un periodo di stallo. De Meo porta il bilancio molto positivo di Seat, ha trasformato la Cenerentola del gruppo di Wolfsburg in quattro anni, ha creato un nuovo brand Cupra, ha ridato vita allo stabilimento di Martorell, vicino a Barcellona che produce anche Audi. Seat non aveva mai immatricolato tante vetture, nel 2018 sono state circa 518mila e alla fine di quest’anno potranno essere 600mila”, sottolinea il Corriere della Sera.

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