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Piano Mattei

Dl Arera, arrivano gli emendamenti. Ecco le proposte di modifica

Accolte le richieste del relatore. I lavori ripartono il 7 maggio

Sono dieci in tutto le proposte di modifica (Qui gli emendamenti Arera) presentate in Commissione speciale della Camera al provvedimento di conversione del decreto legge di proroga Arera varato dal governo per prolungare l’attuale composizione del collegio dell’Authority, in attesa della formazione di un nuovo governo.

COSA DICE IL PROVVEDIMENTO E QUALI SONO LE RICHIESTE DI MODIFICA INVOCATE DAL RELATORE

areraIl provvedimento, composto da soli due articoli, stabilisce che i componenti di Arera continuino ad “esercitare le proprie funzioni, limitatamente agli atti di ordinaria amministrazione e a quelli indifferibili e urgenti, fino alla nomina dei nuovi componenti” e comunque “non il oltre il novantesimo giorno dall’insediamento del primo governo formato successivamente alla data di entrata in vigore” del decreto. Presentato il 10 aprile, il giorno prima della scadenza della proroga fissata a febbraio e basata su una sentenza del Consiglio di Stato del 2010, ha cominciato il suo iter di conversione in commissione Speciale alla Camera il 17 di questo mese. Ma il relatore al provvedimento Dario Galli (Lega) ha ammesso che vanno “chiariti alcuni aspetti del provvedimento” e in particolare “l’opportunità di specificare ulteriormente la distinzione tra atti di ordinaria amministrazione e quelli non appartenenti a tale categoria, nonché di introdurre un termine massimo oltre il quale i componenti dell’Autorità non potranno continuare a esercitare le proprie funzioni, atteso che l’attuale formulazione del decreto prevede la proroga dei predetti componenti fino a novanta giorni dall’insediamento del nuovo Governo, insediamento la cui data al momento non è evidentemente dato conoscere”.

I DIECI EMENDAMENTI: SI RIPARTE CON L’ESAME IL 7 MAGGIO

Proprio su questo punto si sofferma il primo emendamento presentato dal relatore che chiede di modificare il provvedimento aggiungendo che l’attuale collegio potrà esercitare le sue funzione “non oltre il novantesimo giorno dall’insediamento del primo governo formatosi successivamente alla data di entrata in vigore del presente decreto e, comunque, non oltre il 30 settembre 2018”. A cui si aggiunge un comma 1 bis: “L’autorità di regolazione per energia, reti e ambiente durante il periodo di cui al comma 1, trasmette alle camera ogni 45 giorni” una “relazione concernente gli atti di ordinaria amministrazione e quelli indifferibili e urgenti adottati nel periodo di riferimento con l’illustrazione dei presupposti e delle motivazioni. Nella prima relazione l’Autorità dà conto anche degli atti adottati nel periodo intercorrente tra la data di entrata in vigore del presente decreto e quella di entrata in vigore della presente disposizione”.

Un altro emendamento a firma Rampelli-Crosetto chiede invece di modificare i 90 giorni abbassando la quota a 30, mentre una proposta pentastellata (Crippa, Fioramonti, Trizzino e Castelli) propone di modificare le parole “dall’insediamento del primo governo” con l’ottenimento delle fiducia delle Camere al primo governo”. O con “dal giuramento nelle mani del presidente della Repubblica del presidente del Consiglio dei ministri del primo governo”. Inoltre chiede di aggiungere al primo comma il seguente periodo: “Entro novanta giorni dalla nomina dei nuovi componenti, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente trasmette alle Camera una relazione ove è riportata una analisi dei presupposti di legge osservata per la classificazione degli atti adottati” dall’Authority in proroga. Infine gli M5S chiedono che l’Authority, “con propria deliberazione pubblicata sul proprio sito web” provveda entro 30 giorni “alla determinazione di linee guida al fine di individuare gli atti adottati dalla predetta Autorità da considerare di ordinaria amministrazione, ovvero indifferibili ed urgenti”.

Per Benamati (Pd) si deve modificare la parole insediamento del governo con la dizione più precisa di “giuramento” e aggiungere un comma 1 bis per specificare che “in caso di mancata formazione del governo, i componenti” di Arera “decadono comunque in coincidenza del centottantesimo giorno successivo alla data di entrata in vigore della legge di conversione” del decreto.

Bignami (FI) propone, infine, (ma c’è un’identica proposta di modifica a firma Rampelli-Crosetto-Donzelli) di emendare il provvedimento con una proroga di 18 mesi agli articoli dell’ultima finanziaria sulle “graduatorie in essere alla data di entrata in vigore della presente legge relative a selezioni pubbliche”. Ora i lavori d’Aula riprenderanno lunedì 7 maggio con l’esame degli emendamenti al provvedimento.

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