La camera bassa del parlamento di Dublino ha approvato un progetto di legge che obbliga il fondo sovrano irlandese a vendere tutti i suoi investimenti nelle fossili
L’Irlanda è pronta a dire addio ai combustibili fossili. E’ stato approvato da parte del Dáil Éireann, la camera bassa del parlamento di Dublino, il progetto di legge che obbliga il fondo sovrano irlandese a vendere tutti i suoi investimenti in carbone, petrolio e gas naturale, e farlo “appena possibile”.
UN PROCESSO LUNGO
Se i buoni propositi ci sono, è vero che l’addio alle fonti fossili non può essere immediato: secondo il quotidiano Guardian, infatti, ci vorranno circa cinque anni. Il fondo, infatti, dovrà depennare gli investimenti in tutte le aziende che traggono almeno il 20% dei propri ricavi dall’esplorazione, estrazione o raffinazione di combustibili fossili.
UN SEGNALE FORTE
“Oggi il parlamento ha trasmesso un forte segnale alla comunità internazionale su quanto sia necessario accelerare il processo di abbandono dei combustibili fossili”, ha dichiarato Éamonn Meehan, direttore esecutivo della onlus Trócaire, legata alla chiesa cattolica irlandese. E, infatti, quello del Governo irlandese vuole essere un gesto simbolico, visto che il fondo d’investimento statale non è poi così grande: gestisce complessivamente circa 8 miliardi di euro.