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Eni

I successi di Eni in Mozambico ed Egitto

Il Cane a sei zampe apre la settimana all’insegna del Gnl e di nuove scoperte di olio leggero

Si attende la risposta del governo del Mozambico per avviare il Piano di sviluppo relativo alla prima fase del Progetto Rovuma LNG, nel quale è coinvolta Eni, che produrrà, liquefarà e commercializzerà il gas naturale dei giacimenti di Mamba situati nell’Area 4 nell’offshore del Mozambico. Intanto, a distanza di poche migliaia di chilometri nello stesso Continente, arriva un’importante scoperta nel deserto occidentale egiziano, circa 130 chilometri a Nord dell’oasi di Siwa dove il Cane a sei zampe ha annunciato una seconda scoperta di olio leggero nel prospetto esplorativo B1-X situato nel permesso di South West Meleiha.

DUE TRENI PER LA LIQUEFAZIONE DEL GAS DA 7,6 MLN DI TONNELLATE ALL’ANNO NEL PROGETTO ROVUMA LNG

EniMozambique Rovuma Venture S.p.A (detenuta da ExxonMobil, Eni e CNPC, e che ha una partecipazione del 70% in Area 4 a fianco di Galp, KOGAS ed Empresa Nacional de Hidrocarbonetos E.P. che detengono ciascuna il 10%) ha sottoposto al Governo del Mozambico il Piano di sviluppo relativo alla prima fase del Progetto Rovuma LNG, che produrrà, liquefarà e commercializzerà il gas naturale dei giacimenti di Mamba situati nell’Area 4 nell’offshore del Mozambico. Nell’ambito del Piano sono proposti i dettagli relativi alla progettazione e costruzione di due treni per la liquefazione del gas naturale dalla capacità di 7,6 milioni di tonnellate di Gnl all’anno ciascuno. ExxonMobil guiderà le attività di liquefazione del gas e la costruzione dei relativi impianti, mentre Eni guiderà lo sviluppo e la gestione delle attività relative all’upstream. Con l’avanzamento delle attività relative al Progetto Rovuma LNG, sarà dedicato il massimo sforzo allo sviluppo di una forza lavoro locale e all’impiego di indotto operativo in Mozambico.

MALLON (EXXONMOBIL) E MAIONE (ENI): SODDISFATTI DI ROVUMA LNG

“Siamo soddisfatti di stare portando avanti il Progetto Rovuma LNG, lavorando a stretto contatto con il Governo del Mozambico e facendo leva sull’esperienza e la capacità di tutti i partner”, ha dichiarato Liam Mallon, Presidente della ExxonMobil Development Company. “Lo sviluppo del progetto Rovuma LNG sta avanzando rapidamente – ha dichiarato Stefano Maione, Direttore del Mozambique Program per Eni -. “La dimensione del progetto non soltanto ne evidenzia l’importanza in termini di investimento nel Paese, ma offre anche una grande opportunità per contribuire alla crescita economica e aprire nuove opportunità per il popolo mozambicano”.

DECISIONE FINALE DI INVESTIMENTO PREVISTA NEL 2019, PRODUZIONE ATTESA DAL 2024

La decisione finale di investimento (FID) da parte dei partner dell’Area 4 è prevista nel 2019, con la produzione di GNL attesa a partire dal 2024. Le attività finalizzate alla commercializzazione del GNL stanno compiendo notevoli progressi, con i negoziati in corso relativi agli accordi vincolanti di compravendita, in parallelo alla finalizzazione del processo di approvazione del piano di sviluppo.

PER ENI SECONDA SCOPERTA A OLIO NEL BACINO DEL FAGHUR

Eni ha annunciato intanto una seconda scoperta a olio leggero nel prospetto esplorativo B1-X situato nel permesso di South West Meleiha, nel deserto occidentale egiziano, circa 130 chilometri a Nord dell’oasi di Siwa. Il pozzo, il secondo perforato da Eni sui temi geologici profondi nel bacino del Faghur, a una distanza di 7 km dalla prima scoperta, è stato perforato a 4.523 metri di profondità e ha incontrato uno spessore netto mineralizzato a olio leggero di 35 metri nella arenarie della formazione Dessouky di età carbonifera e nella formazione Alam El Bueib di età Cretacica. Il pozzo è stato aperto alla produzione nelle arenarie della Formazione Dessouky con portate di 5.130 barili di olio equivalente al giorno (BOPD) di olio a 37° API con basso gas associato.

IN PROGRAMMA, NEL BREVE TERMINE, LA PERFORAZIONE DI ALTRI PROSPETTI ESPLORATIVI LIMITROFI

Questa seconda scoperta conferma l’elevato potenziale esplorativo e produttivo delle sequenze profonde del bacino del Faghur. Eni ha in programma, nel breve termine, la perforazione di altri prospetti esplorativi limitrofi alle due scoperte già effettuate che potranno aprire un nuovo polo produttivo per Eni nel paese. La produzione potrà essere collegata alle infrastrutture esistenti e poi inviata al terminale di El Hamra, dopo l’approvazione del piano di sviluppo da parte del Ministro del Petrolio Eni, attraverso la controllata IEOC, detiene la quota del 100% nel permesso di South West Meleiha. IEOC, attraverso la compagnia operatrice AGIBA, pariteticamente detenuta con Egyptian General Petroleum Corporation (EGPC), produce attualmente circa 53 mila barili di olio equivalente al giorno dal deserto occidentale egiziano.

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