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In estate il primo gas azero in Turchia. Entro il 2020 in Europa

Nella fase iniziale, il gas prodotto da dallo sviluppo del giacimento di Shah Deniz 2 sarà la fonte principale di fornitura ma non sono escluse altre sorgenti che potranno collegarsi alla condotta in una fase successiva del progetto

Le forniture di gas azero attraverso il cosiddetto Corridoio meridionale del gas, dovrebbero partire quest’estate. L’annuncio è arrivato direttamente dal vicepresidente per gli investimenti e il marketing della Socar, la società petrolifera statale dell’Azerbaigian, Vitaly Baylarbayov.

Partito il primo “riempimento” delle condotte di Tanap

Dopo anni di pianificazione e oltre 40 miliardi di dollari garantiti dall’Ue al Corridoio meridionale del gas pensato per alleggerire la dipendenza energetica dalla Russia, a partire dall’estate il primo gas azero dovrebbe arrivare in Turchia mentre dal 2020 l’infrastruttura dovrebbe essere operativa per le forniture anche verso il Vecchio Continente. Pochi giorni fa, infatti, è cominciato il primo “riempimento” delle linee del gasdotto Tanap (il Trans-Anatolian Natural Gas Pipeline), come ha dichiarato lo stesso Baylarbayov durante la Conferenza europea sul gas tenutasi a Vienna la scorsa settimana. A monte dell’intero processo di fornitura, Baylarbayov ha confermato, invece, che l’attività di sviluppo offshore continua ad avanzare presso il giacimento di Shah Deniz 2 e che i pozzi necessari per l’avvio della produzione sono già stati perforati. Sempre il manager di Socar ha aggiunto che i lavori di realizzazione del Tanap sono completi per oltre il 91% mentre il gasdotto Trans-Adriatic Pipeline (Tap), il ramo che dovrebbe portare il gas azero direttamente in Italia e quindi in Europa, è stato terminato al 65%.

Entro il 2020 il flusso di consegna dovrebbe raggiungere i 10 miliardi di metri cubi

Dopo aver consegnato il primo gas azero a Georgia e Turchia entro quest’anno, il Tanap aumenterà le consegne verso Ankara per raggiungere i 6 miliardi di metri cubi l’anno entro il 2020, ha detto Baylarbayov aggiungendo che l’Azerbaigian fornirà invece il primo gas alla Grecia entro il 2020. Dopodiché si aumenteranno gradualmente le consegne fino a raggiungere i 10 miliardi di metri cubi all’anno di flusso, di cui circa 8,5 miliardi di metri cubi diretti verso l’Italia, 1 miliardo di metri cubi alla Grecia e 1 miliardo alla Bulgaria che in questo modo coprirebbe il 40% della sua domanda, come ha precisato Ulrike Andreas direttore commerciale e Affari esterni di Tap durante la Conferenza di Vienna. Quest’ultima dovrebbe ricevere il gas attraverso l’Interconnector Grecia-Bulgaria, che dovrebbe essere terminato entro il 2020, ha evidenziato ancora il manager di Socar, aggiungendo che per coprire le forniture, la produzione a Shah Deniz 2 dovrebbe raggiungere i 16 miliardi di metri cubi all’anno di picco entro il 2024-25, “forse anche prima”.

Ammonterà a 16 miliardi di metri cubi l’anno il gas proveniente dai giacimenti di Shah Denizgas

Il corridoio meridionale del gas, che ha un costo complessivo di 41,5 miliardi di dollari, è considerato uno dei progetti energetici prioritari per l’Unione europea, e ha come obiettivo principale la diversificazione degli approvvigionamenti di gas. Nella fase iniziale, il gas prodotto da dallo sviluppo del giacimento di Shah Deniz 2 sarà la fonte principale di fornitura ma non sono escluse altre sorgenti che potranno collegarsi alla condotta in una fase successiva del progetto. Le riserve totali stimate del campo sono pari a 1,2 trilioni di metri cubi di gas naturale e 2,2 miliardi di barili di condensati, secondo BP che detiene più del 28 per cento del giacimento. La capacità di lavorazione di Shah Deniz 1, è di 10 miliardi di metri cubi all’anno, mentre Shah Deniz 2, amplierà la produzione complessiva di 16 miliardi di metri cubi all’anno. Il solo sviluppo del giacimento di Shah Deniz 2 è valutato in 20,5 miliardi di dollari.

Il Consiglio consultivo per il corridoio meridionale del gas si terrà sempre a Baku il prossimo 15 febbraio

La scorsa settimana anche il presidente regionale di BP per Azerbaigian, Turchia e Georgia Gary Jones ha confermato che la seconda fase di sviluppo di Shah Deniz e l’espansione del Corridoio meridionale sono quasi completati. “Questi due progetti sul gasdotto Tanap permettono di pianificare la consegna del primo gas a metà del 2018”, ha ammesso Jones durante un incontro con il ministro dell’Energia azero Parviz Shahbazov a Baku, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Trend. Il ministero dell’Energia, ha sottolineato in particolare che la riunione si è incentrata sullo stato attuale della cooperazione con BP e sul lavoro svolto per attuare il progetto del corridoio meridionale del gas. Jones ha invece affrontato anche le questioni relative alla preparazione della quarta riunione dei ministri nell’ambito del Consiglio consultivo per il corridoio meridionale del gas che si terrà sempre a Baku il prossimo 15 febbraio. Parlando dei lavori preparatori, Shahbazov ha affermato che l’attuazione del corridoio meridionale del gas si trova ora in una fase cruciale. Le precedenti riunioni del consiglio consultivo hanno svolto un ruolo importante nel garantire la realizzazione del progetto secondo i piani prestabiliti. Questa riunione sarà importante, inoltre, perché fornirà anche un’analisi congiunta del lavoro svolto nel periodo passato e definirà insieme i prossimi obiettivi per il futuro.

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