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ExxonMobil

ExxonMobil aumenta le stime per il blocco Stabroek in Guyana

La valutazione a supporto dall’avvio di una terza fase di sviluppo; le altre due fasi in esame avevano mostrato un potenziale di produzione di oltre 750.000 barili al giorno

Aumentano le stime di ExxonMobil per il blocco di Stabroek, circa 26.800 chilometri quadrati al largo della Guyana: secondo l’azienda statunitense le riserve ammonterebbero ora a 4 miliardi di barili di petrolio equivalenti totali.

LA PRECEDENTE STIMA DELLE RISORSE ERA DI 3,2 MILIARDI DI BARILI EQUIVALENTI AL PETROLIO

Le stime fornite dalla società nascono in considerazione di due precedenti test a cui se ne aggiungerà ora un terzo. L’aumento è dovuto al completamento dei test nel pozzo di valutazione Liza-5, alla scoperta a Ranger, all’incorporazione dell’ottava scoperta, Longtail, nella valutazione dell’area di Turbot e al completamento della valutazione della scoperta di Pacora.  La precedente stima delle risorse recuperabili erano di 3,2 miliardi di barili equivalenti al petrolio.

CHAPMAN (EXXONMOBIL): ULTERIORE FIDUCIA NEL RAGGIUNGIMENTO DEI NOSTRI PIANI DI CRESCITA DEGLI UTILI A LUNGO TERMINE

fondo“L’eccezionale qualità delle risorse, unita alle capacità di esecuzione dei progetti leader del settore, fornirà un grande valore ai proprietari delle risorse, ai partner e ai nostri azionisti – ha dichiarato Neil Chapman, vicepresidente senior di ExxonMobil Corporation -. Il continuo successo in Guyana e i progressi in altri progetti di crescita upstream nel bacino permiano degli Stati Uniti, in Mozambico, Papua Nuova Guinea e Brasile ci stanno dando ulteriore fiducia nel raggiungimento dei nostri piani di crescita degli utili a lungo termine che abbiamo delineato a marzo”.

NAVI GALLEGGIANTI PER L’AVVIO DELLA PRIMA PRODUZIONE ENTRO IL 2020

Il primo sviluppo della Guyana, Liza Fase 1, utilizzerà una nave galleggiante per la produzione, lo stoccaggio e lo scarico (FPSO) per produrre 120.000 barili di petrolio al giorno, a partire dai primi mesi del 2020.  Liza Fase 2, che è prevista per la fine di quest’anno, utilizzerà una nave FPSO progettata per produrre fino a 220.000 barili di petrolio al giorno e si prevede che sarà in produzione entro la metà del 2022. Il Liza-5 ha testato con successo la parte settentrionale del campo di Liza e, insieme al gigantesco campo di Payara, sosterrà una terza fase di sviluppo in Guyana. Lo sviluppo di Payara avrà come obiettivo l’avvio nel 2019 e già nel 2023 utilizzerà un’unità FPSO progettata per produrre circa 180.000 barili di petrolio al giorno. Il Longtail ha consolidato l’area Turbot-Longtail come potenziale polo di sviluppo per il recupero di oltre 500 milioni di barili equivalenti di petrolio. “Ulteriori prospettive di perforazione in questo settore potrebbero aumentare tale stima”, ha ammesso la compagnia. Le scoperte collettive sul blocco di Stabroek fino ad oggi hanno stabilito il potenziale di un massimo di cinque FPSO che produrranno oltre 750.000 barili al giorno entro il 2025. Esiste un potenziale per una produzione aggiuntiva da parte di importanti obiettivi non perforati e piani per una rapida perforazione di esplorazione e valutazione, anche alla scoperta di Ranger.

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