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Shale

Le basse emissioni del gas Usa un vantaggio sui mercati internazionali

Invece di sfruttare il vantaggio l’amministrazione Trump sta indebolendo le normative sul metano che possono offrire loro un vantaggio competitivo ancora maggiore in un mercato globale dell’energia sempre più vincolato al clima

Gli sforzi del presidente Donald Trump per espandere le importazioni europee di shale gas Usa non si sono spinte troppo più in là, finora, di appelli su Twitter od opere di moral suasion. Eppure il gas Usa ha un reale vantaggio competitivo rispetto a quello russo e ad altre fonti e riguarda le emissioni di metano, un potente gas a effetto serra, che sono molto più basse rispetto a tutte le altre. Purtroppo, l’amministrazione sta “minando” le normative nazionali per limitare le emissioni, invece di adottare misure per aumentare questo vantaggio e commercializzare il gas statunitense come il più pulito e il più rispettoso del clima al mondo. Ne è convinto Paul Bledsoe, energy fellow e strategic advisor al Progressive Policy Institute, professorial lecturer dell’American University’s Center for Environmental Policy in un contributo su Forbes.

gasIL VERO NODO SONO LE PERDITE DI METANO LUNGO LA CATENA PRODUTTIVA

I mercati europeo e asiatico hanno un forte bisogno di gas grazie alla sua caratteristica principale che è quella di produrre meno della metà delle emissioni di anidride carbonica rispetto al carbone. La Germania, in particolare, tradizionalmente attenta all’ambiente, è disperata nel trovare fonti di energia a basse emissioni perché utilizza impianti a carbone e ha deciso la chiusura delle sue centrali nucleari, allontanandosi in questo modo però dagli obiettivi di riduzione delle emissioni che si era prefissata. “Ma il gas naturale ha un suo peso – ricorda Bledsoe –: la produzione comporta perdite di gas incombusto come il metano, un gas serra 75 volte più potente dell’anidride carbonica. Se le perdite totali durante la produzione, il trasporto e l’uso del gas naturale superano il 3,5% del volume totale di gas, non si può più dire che sia migliore del carbone dal punto di vista del cambiamento climatico”.

IL GAS USA HA TRA I PIÙ BASSI TASSI DI EMISSIONE DI METANO DI QUALSIASI ALTRO PRODUTTORE AL MONDO

Le fonti di gas hanno tassi di perdita di metano diversi a seconda dell’efficienza e delle normative di produzione. In questo caso la buona notizia per gli Stati Uniti “è che il gas americano ha emissioni di metano molto più basse rispetto alla maggior parte delle altre fonti, in particolare il gas russo. L’Agenzia statunitense per la protezione dell’ambiente sotto l’amministrazione Obama ha stimato che la produzione di shale gas statunitense comporta perdite di metano di circa l’1,5%, certamente uno dei più bassi tassi di emissioni di qualsiasi altro grande produttore al mondo. Il gas russo, invece, proviene dal famigerato sistema produttivo Gazprom, con perdite di almeno il 5-7% – evidenzia Bledsoe -. Invece di sfruttare questo vantaggio del gas statunitense, finora l’amministrazione Trump e molti altri operatori dell’industria petrolifera e del gas hanno indebolito le normative sul metano che possono offrire loro un vantaggio competitivo ancora maggiore in un mercato globale dell’energia sempre più vincolato al clima”.

LA DOMANDA CINESE DESTINATA A CRESCERE DEL 60% NEI PROSSIMI 6 ANNI

Finora, i tentativi dell’amministrazione Trump di aumentare le esportazioni di gas degli Stati Uniti in Europa e in Asia hanno avuto un successo limitato. Le società americane spediscono solo il 7% circa delle importazioni cinesi di gas naturale liquefatto (Gnl). Ma la domanda cinese di Gnl è destinata a crescere del 60% nei prossimi 6 anni e del 300% entro il 2030, secondo l’Agenzia Internazionale per l’Energia, per cui una riduzione delle emissioni di gas Usa potrebbe avere un ulteriore vantaggio di mercato, dato che la Cina sta cercando di ridurre le proprie emissioni di gas serra. Purtroppo, i cinesi hanno appena recentemente applicato dazi del 25% all’importazione di gas Usa come ritorsione per gli identici dazi di Trump sull’acciaio cinese, rendendo la Cina più dipendente dal gas russo.

IL GAS AMERICANO A PIÙ BASSE EMISSIONI HA UN NETTO VANTAGGIO COMPETITIVO RISPETTO A QUELLO RUSSO

“È probabile che gli sforzi di Trump per ridurre le normative sulle emissioni di metano siano inferiori alla crescita a lungo termine proprio nel mercato delle esportazioni di gas che l’Amministrazione sta disperatamente cercando di espandere. La Casa Bianca dovrebbe rendersi conto che il gas americano a più basse emissioni ha un netto vantaggio competitivo rispetto a quello russo e ad altre fonti di gas, che probabilmente diventerà sempre più importante in quanto i paesi di tutto il mondo cercano di ridurre le emissioni di gas serra che stanno causando il cambiamento climatico”, ha concluso Bledsoe .

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