Advertisement Skip to content
Turchia

La Turchia ancora pronta a trasformarsi in un hub del gas

In settimana via libera agli espropri per realizzare la linea di terra del Turkish Stream e all’apertura del processo di consultazione pubblica per la costruzione di una FSRU nel Golfo di Saros

Nonostante la crisi valutaria e le tensioni con Washington, la Turchia sta portando avanti i propri piani di espansione delle infrastrutture di gas. In settimana è apparso sulla Gazzetta Ufficiale turca l’annuncio di Botas, l’azienda energetica statale, per il via libera agli espropri dei terreni per la realizzazione del primo tratto via terra del gasdotto Turkish Stream.

AL VIA ESPROPRI PER REALIZZARE IL PERCORSO ONSHORE DEL TURKISH STREAM

L’autorizzazione riguarda l’esproprio di terreni per la costruzione del gasdotto e di edifici ausiliari, strade di accesso e linee di terra lungo il percorso di Turkish Stream dalla stazione di ricezione a Kiyikoy, sulla costa turca del Mar Nero, fino a Luleburgaz, dove si collegherà all’attuale linea di transito est-ovest di Botas. Ma non essendo previsto alcun termine per portare a termine il processo ed essendo gli espropri impugnabili di fronte ai tribunali turchi, c’è il rischio concreto di un allungamento dell’intero processo.

AD INIZIO ANNO LA VIA PROVVISORIA PER L’INTERA LINEA

Botas ha comunque pubblicato all’inizio dell’anno una valutazione di impatto ambientale della linea, approvata in via provvisoria. Realizzata utilizzando un tubo da 48 pollici, la condotta è ideata per raggiungere una capacità massima di circa 32 miliardi di metri cubi/anno, sufficiente per trasportare sia i 15,75 miliardi di metri cubi/anno previsti per la prima fase di Turkish Stream, la cui entrata in funzione è prevista per la fine del 2019, sia la seconda linea di esportazione la cui costruzione è in corso al largo delle coste e che dovrebbe proseguire fino a Luleburgaz, per poi arrivare fino al confine turco con la Grecia o la Bulgaria, o entrambi i paesi.

DAL MINAMBIENTE TURCHIA VIA LIBERA ALLA CONSULTAZIONE PUBBLICA PER IL FSRU NEL GOLFO DI SAROS

Sempre in settimana, il ministero dell’Ambiente turco ha aperto il processo di consultazione pubblica per la prevista costruzione da parte di Botas di una FSRU nel Golfo di Saros, sulla costa europea del Mar Egeo. Il progetto prevede la realizzazione di un pontile offshore in grado di movimentare navi fino a 100.000 tpl, di una condotta di collegamento del diametro di 30 pollici per lo stoccaggio di GNL tra 125.000-263.000 mc e un impianto di rigassificazione in grado di produrre 14-28 milioni di mc/giorno di gas. Il 2 agosto, infine, sempre in Gazzetta Ufficiale, era stato pubblicato un avviso di via libera per Botas agli espropri per la costruzione di un gasdotto per collegare il previsto FSRU alla linea di gas di transito intorno al Mar di Marmara.

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.

Rispettiamo la tua privacy, non ti invieremo SPAM e non passiamo la tua email a Terzi

Torna su