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Gas

Ecco perché il mercato gas italiano è tra i più “maturi” del Mediterraneo

Il rapporto dell’associazione di regolatori del Mediterraneo (MedReg) ha messo in luce pregi e difetti dei mercati dei paesi del bacino mediterraneo. Italia sul podio per domanda, consumatori e liberalizzazione

Il mercato italiano del gas si presenta al primo posto per domanda, numero di consumatori e fornitori tra i paesi dell’area mediterranea ed è uno dei più maturi della regione. E’ quanto emerge da un rapporto dell’associazione dei regolatori energetici del Mediterraneo (MedReg), sul settore gas.

NOTEVOLI DIFFERENZE TRA I MERCATI DELLA REGIONE

L’analisi dei vari indicatori di mercato, sottolinea il rapporto, “mostra che esistono notevoli differenze tra i diversi mercati del gas nei paesi MEDREG presi in esame sia in termini di domanda totale di energia sia come numero totale di clienti. Grandi mercati come Italia, Francia, Turchia, Spagna ed Egitto coesistono con piccoli mercati come Giordania, Israele, Grecia, Croazia e Portogallo”. È inoltre possibile osservare che la “distribuzione della domanda di gas tra i segmenti domestico e non domestico è piuttosto variegata. Alcuni paesi, come Israele e Giordania, non hanno una domanda nel segmento famiglie. In paesi come Croazia, Italia, Francia e Spagna, le famiglie rappresentano, invece, oltre il 20% di tutta la domanda nazionale di gas. Esistono, poi, differenze significative tra i Paesi per quanto riguarda il livello di liberalizzazione del mercato della distribuzione. In Egitto e Giordania, ad esempio spiega il rapporto, “tutti i consumatori sono nel mercato regolamentato”, mentre Francia, Portogallo, Spagna e Turchia “mostrano un chiaro grado di liberalizzazione”. In termini di consumo però, nel contesto di mercato liberalizzato, “questi paesi hanno valori superiori all’80%, anche se la percentuale del numero di clienti liberalizzati è bassa. Questa situazione può essere spiegata dal fatto che i clienti non domestici entrano sul mercato con prezzi del gas non regolamentati prima dei clienti domestici”.

LE DIFFERENZE “GEOGRAFICHE”: IN ITALIA IL SETTORE DOMESTICO È NAZIONALE E LOCALE

Esistono differenze evidenti tra i paesi MEDREG anche per quanto riguarda la copertura geografica dei fornitori di gas. “Per il segmento non domestico, paesi come Egitto e Israele hanno fornitori di gas con attività esclusivamente locale, mentre paesi come Croazia, Italia, Giordania, Spagna e Turchia hanno fornitori di gas con attività esclusivamente nazionale – precisa il rapporto –. Francia, Grecia e Portogallo hanno fornitori di gas con attività sia nazionali che locali. Per il segmento domestico, paesi come Croazia, Egitto e Grecia hanno fornitori di gas con attività solo locale, mentre la Spagna e la Turchia hanno fornitori di gas con attività nazionale. Francia, Italia e Portogallo hanno fornitori di gas con attività sia nazionali sia locali”.

ITALIA SUL PODIO PER NUMERO DI FORNITORI ATTIVI SUL MERCATO E QUANTITÀ DI OFFERTE COMMERCIALI

Per quanto riguarda la quota di mercato dei tre maggiori fornitori di gas, “solo l’Italia ha un valore inferiore al 50%, il che è prevedibile dato l’elevato numero di fornitori attivi sul mercato – osserva il rapporto –. Tutti gli altri membri di MEDREG hanno valori più elevati di concentrazione. In tutti i paesi, ad eccezione dell’Italia e della Francia, la quota di mercato dei tre maggiori fornitori di gas è più elevata nel segmento non domestico che in quello domestico, il che corrisponde in qualche modo a un indice di concentrazione più elevato per il segmento non domestico”. L’Italia è anche il Paese con il “maggior numero di offerte commerciali nel mercato del gas, con 339 offerte a fine 2014. Il numero di offerte commerciali è molto elevato anche in Spagna con 100 offerte. Tra i Paesi analizzati ve ne sono 3 (Italia, Portogallo e Spagna) con doppia offerta e 4 (Francia, Italia, Portogallo e Spagna) con servizi inclusi nelle offerte gas”, evidenzia il rapporto MEDREG.

IL PORTOGALLO AL TOP PER CAMBI DI FORNITORE. FRANCIA, ITALIA E SPAGNA I MERCATI PIÙ “MATURI”

“Il Portogallo è il paese con il tasso di cambio di fornitore più elevato per entrambi i segmenti di mercato, con valori superiori al 50%. Questa situazione può essere spiegata con le fasi iniziali del processo di liberalizzazione del paese lusitano. Francia, Italia e Spagna hanno tassi di cambio, invece, compresi tra il 15% e il 23% per il segmento non domestico e tra il 6% e il 10% per il segmento domestico. Questi tre mercati hanno iniziato il processo di liberalizzazione e sono da considerarsi come i mercati più maturi”, si legge nel rapporto.

LINEA COMUNE TRA I PAESI MEDREG SULLA RISOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE

“Per quanto riguarda la risoluzione delle controversie, è possibile individuare una linea comune tra i paesi per quanto riguarda la fornitura di strumenti accessibili e rapidi. Solo un paese non dispone di meccanismi di risoluzione delle controversie per i consumatori. Inoltre, è comune che le autorità nazionali di regolamentazione siano responsabili del trattamento dei reclami nel settore dell’energia – spiega il rapporto -. Questa linea è meno visibile per quanto riguarda i concetti di vulnerabilità e ancor meno per quanto riguarda gli strumenti disponibili per rispondere”.

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