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Gas, Gazprom vuole incrementare la partecipazione nei gasdotti serbi

La South Stream Serbia AG fondata dai due paesi per costruire l’ormai abbandonato progetto di gasdotto meridionale, potrebbe ora essere utilizzata per realizzare un collegamento con il Turkish Stream

Il consiglio di amministrazione del gigante russo dell’energia Gazprom ha intenzione di considerare l’acquisto di una partecipazione supplementare nella società Juzni Tok Srbija (South Stream Serbia) AG. Lo ha rivelato l’agenzia Tass annunciando che il piano dovrebbe chiudersi il 13 febbraio. La South Stream Serbia AG è per il 51% di proprietà di Gazprom e per il 49% in mano alla Serbia. Fondata dai due paesi per costruire l’ormai abbandonato progetto di gasdotto South Stream e diversificare le vie di fornitura di gas russo all’Europa, potrebbe ora essere utilizzata per il Turkish Stream, la pipeline su cui Mosca ha investito risorse dopo il tramonto del collegamento meridionale, e garantire approvvigionamento a Belgrado.

gasdottoGià lo scorso dicembre, il presidente Vladimir Putin aveva dichiarato che Russia e Serbia stavano lavorando alla possibilità di collegare il paese con il gasdotto, la cui costruzione è iniziata nel maggio 2017. La prima fornitura di gas è prevista per la fine del 2019. La settimana scorsa, Balkan Magazin aveva riferito che la società Gastrans, creata a Novi Sad, avrebbe avuto come scopo la costruzione di un gasdotto in Serbia per trasportare il gas del Turkish Stream dalla Bulgaria, attraverso la Serbia, fino all’Ungheria. Gastrans sarebbe, infatti, South Stream Serbia registrata con un nuovo nome, scriveva il quotidiano. I manager dell’azienda, infatti, rimangono gli stessi: Dusan Bajatovic da parte serba e Aleksandr Syromyatin, rappresentante della Russia.

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