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Carbone

Il picco della domanda di carbone cinese sarà nel 2025

È quanto prevede un nuovo rapporto del CNPC Economics and Technology Research Institute, gestito dalla China National Petroleum Corp (CNPC)

La domanda di carbone cinese comincerà a diminuire a partire dal 2025 una volta che il consumo dei servizi pubblici e di altri settori industriali raggiungerà il suo picco. È quanto prevede un nuovo rapporto del Think Tank statale cinese CNPC Economics and Technology Research Institute, gestito dalla China National Petroleum Corp (CNPC), riferito da Reuters.

LA CINA È IL PIÙ GRANDE CONSUMATORE AL MONDO DI CARBONE

La Cina, che è anche il più grande consumatore di carbone del mondo, dovrebbe veder calare i propri consumi totali del 18% dal 2018 al 2035, e del 39% dal 2018 al 2050.

IL PIANO CINESE PER PULIRE L’ARIA

La riduzione del consumo di carbone e la sua sostituzione con energia più pulita come il gas naturale e le energie rinnovabili è stata una parte fondamentale della strategia energetica della Cina, che tuttavia ha continuato a dare il via libera a nuove miniere e centrali elettriche a carbone e a sostenere nuovi progetti all’estero.

CONSUMI CINESI DI CARBONE AUMENTATI DEL 3% NEL 2018

Anche se la quota di carbone nel mix energetico totale del paese è scesa al 59% lo scorso anno dal 68,5% nel 2012, il consumo complessivo nel 2018 è aumentato del 3% rispetto all’anno precedente a 3,82 miliardi di tonnellate, come risulta dai dati ufficiali. Malgrado ciò i ricercatori del CNPC si aspettano che la quota totale di carbone scenda al 40,5% entro il 2035, questo perché la capacità di produzione di energia rinnovabile, nucleare e di gas naturale continua ad aumentare rapidamente.

IL PICCO ENTRO 10 ANNI

“Con il graduale calo della domanda di carbone in Cina, si prevede che il consumo mondiale di carbone raggiungerà il picco entro 10 anni. Nel frattempo, la domanda di carbone cinese, che attualmente rappresenta la metà del totale mondiale, scenderà a circa il 35% entro il 2050”, si legge nel rapporto.

L’IMPORT RIMARRÀ COSTANTE

Li Ruifeng, vice direttore del China Energy Technology and Economics Research Institute, un think tank gestito dal China Energy Group, il più grande produttore di carbone cinese, ha detto che il carbone rimarrà il principale combustibile cinese nei prossimi 15 anni, con miniere più piccole sostituite da miniere più grandi ed efficienti in Occidente. Questo costringerà le utility della costa orientale cinese a rivolgersi ai mercati esteri per garantire i rifornimenti, con importazioni destinate a rimanere a circa 200 milioni di tonnellate all’anno nei prossimi anni “se non ci saranno barriere commerciali significative”, ha detto.

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