Secondo uno studio statunitense anticipato sul Guardian, il settore Ict potrebbe consumare un quinto dell’elettricità mondiale al 2015, producendo il 5,5% delle emissioni di CO2 mondiali
L’industria delle comunicazioni – anche detta ICT – nel 2025 consumerà un quinto dell’elettricità mondiale, diventando uno degli ostacoli forti per il raggiungimento degli obiettivi climatici, dice uno studio statunitense anticipato dal Guardian.
Le ragioni sono da cercare nella crescita della domanda di server, che all’interno dei data center sono preposti alla memorizzazione dei dati digitali provenienti da smartphone, tablet, computer e altri oggetti connessi alla rete internet.
Il settore Ict, nonostante i numerosi sforzi nell’ambito del rinnovabile dei colossi mondiali della Silicon Valley – Google, Microsoft, Facebook, Apple – al fine di alimentare le proprie attività, rischia di essere determinante per il notevole aumento del surriscaldamento globale andando a generare fino al 3,5% delle emissioni globali nel 2025, moltiplicandosi fino ad arrivare al 14% entro il 2040.
Il ricercatore svedese Anders Andrae, prevede che il settore delle telecomunicazioni utilizzerà il 20% dell’elettricità globale, emettendo fino al 5,5% della CO2 mondiale e andando a consumare dai 200 ai 300 TW/h di adesso ai 1.200 – 3.000 poi mentre i data centre potrebbero emettere 1,9 miliardi di tonnellate di CO2 che corrisponderebbe al 3,2% del totale mondiale.