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Luce

Lampadine alogene, l’Italia ci ha messo 10 anni per bandirle (nonostante i benefici)

Dal primo settembre sono state messe al bando le lampadine alogene, bandite (in realtà) dieci anni fa. Ci abbiamo messo dieci anni per crederci davvero

Il 1° settembre 2018 ha segnato la fine delle lampadine a pera. L’avvio dei lumini a led. Finalmente al bando quelle fastidiose lampadine alogene, che si fulminavano ogni tre per due. E consumavano un sacco. Bandite per sempre. Mentre qualcuno ancora non aveva finito di sostituirle con quelle a incandescenza. Fuorilegge dal 2012.

Che poi anche queste alogene erano state già bandite dieci anni fa. A quella data risale infatti la legge dell’Unione europea che ne vietava l’utilizzo. Ma ci abbiamo messo dieci anni per crederci davvero. Perché come al solito tra proroghe infinite, ritardi, concessioni, permessi, domande, sindacati, concessioni ecc ecc, tanto ci è voluto per rendere la legge operativa.

Tra l’altro non si capisce perché ci abbiamo messo così tanto dal momento che una volta tanto è un’operazione che conviene ai cittadini. Le nuove lampade infatti, i led, consumano un quinto delle vecchie alogene. Il risparmio sul consumo è di 115 euro a lampadina, il cui costo iniziale viene ammortizzato in un anno.

Fino al 2025 verranno consumati 15 milioni di tonnellate in meno di anidride carbonica.

Oltre ad aprire nuovi settori di mercato.

Insomma,  abbiamo finalmente aperto alla modernità.
Salvo scorte di magazzino.

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