Advertisement vai al contenuto principale
Mise

Mise, Calenda cala il sipario sui lavori

Sostanzialmente completato il lavoro su gasivori, albo trader  energia, Certificati bianchi, Fer elettriche 2018 e biometano

Si può dire sostanzialmente concluso il lavoro del ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda che, presumibilmente entro breve, lascerà la poltrona al nuovo titolare del dicastero di Via Veneto. Dopo il decreto sulle Fer 2018, le promesse formulate dal tweet dello scorso 4 marzo (“Da oggi a venerdì Ministero: Aferpi, Embraco, CWL, DM Gasivori, DM rinnovabili, Fondo antidelocalizzazioni, Euroallumina, Alcoa (partecipazione lavoratori), Decreti attuativi, Albo trader energia”), si possono dire rispettate.

gasAGEVOLAZIONI PER LE IMPRESE A FORTE CONSUMO DI GAS NATURALE

Il ministro ha firmato, in applicazione della legge europea 2017, il decreto (Qui il testo integrale del provvedimento) che avvia l’iter di revisione del sistema dei corrispettivi pagati dalle imprese industriali a forte consumo di gas naturale, al fine di stabilire un sistema di agevolazioni analogo a quello previsto per le imprese energivore e finanziare le misure di decarbonizzazione. Con il decreto, che sarà notificato alla Commissione europea, viene rivista la definizione di impresa “gasivora” per uniformarla a quella contenuta nelle Linee Guida della Ue in materia di aiuti di stato nel settore energetico e vengono fissati i criteri generali relativi alla cumulabilità delle agevolazioni per le imprese a forte consumo di gas naturale, qualora siano attive per esse anche quelle relative al costo dell’energia elettrica. Il decreto, inoltre, stabilisce per le imprese che utilizzano il gas naturale come materia prima per uso non combustibile (tra cui la chimica e i fertilizzanti) e con consumi superiori ad una determinata soglia, le modalità attraverso cui Arera potrà introdurre l’esenzione dal pagamento delle specifiche componenti tariffarie a copertura degli stessi oneri di decarbonizzazione.

Nel testo del provvedimento, viene previsto che un successivo decreto del ministero dello Sviluppo economico, sentita l’Arera, definisca i “livelli di agevolazione da calcolare in base all’intensità gasivora, spettanti alle imprese a forte consumo di gas naturale”. Inoltre “qualora un’impresa a forte consumo di gas naturale sia anche un’impresa a forte consumo di energia elettrica, potrà usufruire delle agevolazioni di cui al decreto del ministro dello Sviluppo Economico del 21 dicembre 2017” e “delle agevolazioni previste dal presente decreto purché essa versi un contributo agli oneri generali di sistema relativi alle misure ed interventi per il risparmio energetico e lo sviluppo delle fonti rinnovabili complessivamente non inferiore ai limiti minimi stabiliti dalla Linee Guida CE”. Infine, “a decorrere dal 1° luglio 2018, le imprese con consumi superiori a 1 milione di Sm3/anno che utilizzano il gas naturale totalmente, o per almeno l’80%, come materia prima per uso non combustibile sono esonerate dal pagamento delle componenti tariffarie RET e RE”.

DECRETO DI ISTITUZIONE DELL’ELENCO DEI SOGGETTI ABILITATI ALLA VENDITA DI ENERGIA ELETTRICA

Calenda ha anche firmato la lettera di richiesta di parere al Consiglio di Stato prima dell’emanazione del decreto previsto dalla legge concorrenza (Legge 124/2017) che prevede l’istituzione dell’Elenco dei soggetti abilitati alla vendita di energia elettrica sulla base di requisiti tecnici, finanziari e di onorabilità. I requisiti per l’iscrizione e per la permanenza nell’elenco sono funzionali a indicare l’adeguatezza delle imprese di vendita a operare nei mercati e a garantire affidabilità delle controparti commerciali. Obiettivo primario è aumentare la fiducia dei clienti finali nei confronti del mercato e qualificare il segmento della vendita, rafforzando le garanzie per il sistema.

DECRETO CORRETTIVO “CERTIFICATI BIANCHI”: AVVIATA LA CONCERTAZIONE CON MATTM

Il ministro ha siglato, infine, la lettera di richiesta al ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare per il concerto preliminare sullo schema di Decreto correttivo del meccanismo dei Certificati Bianchi. Il provvedimento fa seguito a precedenti azioni di verifica sulla regolarità dell’andamento del mercato promosse dal MiSE già a partire dal mese di novembre 2016, in relazione all’aumento dei prezzi. Nonostante l’esito positivo di tali verifiche, il continuo aumento di prezzo dei titoli e le previsioni aggiornate del GSE sui volumi dei certificati bianchi attesi per i prossimi anni rendono necessario introdurre delle modifiche al sistema attuale, come già peraltro previsto nella SEN 2017. L’obiettivo è quello di favorire una maggiore offerta di Certificati sulle piattaforme di scambio, introducendo in particolare una revisione della metodologia di valutazione dei progetti alla luce degli indirizzi contenuti nella proposta di revisione della direttiva sull’efficienza energetica e l’arricchimento delle tipologie di progetti ammissibili. Sono anche previsti strumenti volti a favorire un riequilibrio del mercato, anche con un ruolo di compensazione attribuito al GSE, e interventi di completamento dell’attuale regolamentazione, tra cui in particolare l’individuazione del valore massimo per il contributo tariffario. Sono presenti, inoltre, disposizioni per favorire una maggiore semplificazione e trasparenza del meccanismo.

CHIUSI ANCHE BIOMETANO E FER ELETTRICHE 2018

In precedenza erano stati invece già firmati i decreti sul biometano e sulle Fer elettriche per il 2018. Per quanto riguarda il biometano si tratta di un provvedimento particolarmente atteso sia dal settore agricolo che da quello che si occupa della gestione del ciclo dei rifiuti.  Con il decreto l’Italia, già all’avanguardia in Europa, si pone l’obiettivo del 10% al 2020 del consumo di energie rinnovabili nel settore dei trasporti, al cui interno è stato fissato il sub target nazionale per il biometano avanzato e gli altri biocarburanti avanzati, pari allo 0,9% al 2020 e al 1,5% nel 2021.  Il provvedimento è in linea con quanto previsto dalle Direttive UE sulla promozione dell’energia da fonte rinnovabile e dalla cosiddetta direttiva “ILUC”, e di fatto anticipa quanto si sta decidendo a Bruxelles nella discussione sulla nuova proposta di direttiva sulle rinnovabili. Il meccanismo previsto nel decreto non incide in alcun modo sulle bollette del gas né dell’elettricità: infatti viene finanziato esclusivamente dai “soggetti obbligati” (operatori economici che vendono benzina e gasolio, e che quindi hanno da tempo l’obbligo di immetterne una parte sotto forma di biocarburanti, che quindi è oggi già incluso nel prezzo finale alla pompa). E’ inoltre previsto che si sostituiscano biocarburanti per lo più di importazione (biodiesel) con biometano prodotto sul territorio nazionale, promuovendo la filiera nazionale, aiutando il ciclo dei rifiuti (FORSU) e gli agricoltori nazionali.

Mentre per quanto riguarda le Fer elettriche (qui il testo integrale della bozza di decreto) il ministro ha firmato la lettera di richiesta al ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare per il concerto preliminare sullo schema di decreto  che regola, per il triennio 2018-20, l’incentivazione delle rinnovabili elettriche più vicine alla competitività: eolico onshore, solare fotovoltaico, idroelettrico, geotermia tradizionale, gas di discarica e di depurazione. L’accesso agli incentivi avverrebbe prevalentemente tramite procedure competitive basate su criteri economici, in modo da stimolare la riduzione degli oneri sulla bolletta e l’efficienza nella filiera di approvvigionamento dei componenti; saranno tuttavia valorizzati anche criteri di selezione ispirati alla qualità dei progetti e alla tutela ambientale e territoriale. Una volta acquisito il concerto del Ministro dell’ambiente, si avvierà il confronto con le Regioni, l’Autorità per l’energia e la Commissione europea cui il regime d’aiuto sarà notificato. L’obiettivo è quello di massimizzare la quantità di energia rinnovabile prodotta, facendo leva proprio sulla maggiore competitività di tali fonti. La potenza messa a disposizione sarebbe di oltre 6.000 MW, che potrebbe garantire una produzione aggiuntiva di quasi 11 TWh di energia verde.

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.

Rispettiamo la tua privacy, non ti invieremo SPAM e non passiamo la tua email a Terzi

Torna su