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Auto

Mobilità, nei prossimi anni benzina e gasolio ancora protagonisti

Secondo Unione Petrolifera “la transizione energetica è un processo ormai avviato” ma nel 2030 il parco auto italiano sarà ancora alimentato al 77% da combustibili tradizionali

“La transizione energetica è un processo ormai avviato” e nonostante “il parco auto cambierà nei prossimi anni” “benzina e gasolio saranno ancora essenziali”. È quanto ha detto il Presidente di Unione Petrolifera (UP), Claudio Spinaci, al convegno “Stati Generali della mobilità” in programma a Bari, nell’ambito della Fiera del Levante, illustrando alcune slide.

DOMANDA TRASPORTI 2017 SODDISFATTA AL 92% DA PRODOTTI PETROLIFERI

Nel 2017 la domanda di energia italiana è stata pari a 170 MTep (+1,5% vs 2016). Nei trasporti la domanda è soddisfatta per il 92% dai prodotti petroliferi, le altre fonti (energia elettrica, rinnovabili e gas) contribuiscono ciascuna per il 2-3%: (92% dei consumi del trasporto su strada; 99,5% del trasporto aereo; 98,6% del trasporto via mare; 2,9% del trasporto su rotaia). Al 2030 il petrolio coprirà ancora circa il 30% del domanda di energia e i prodotti petroliferi il 75-80% della domanda nei trasporti, osserva UP nelle slide.

TRE GLI OBIETTIVI DI UNA EFFICACE POLITICA PER LA MOBILITÀ

In tale contesto, prosegue Unione Petrolifera, una efficace politica per la mobilità “non può non prescindere dal porsi tre obiettivi principali: 1) Garantire la mobilità delle merci e delle persone 2) A costi sostenibili per tutta la popolazione 3) Traguardando gli obiettivi ambientali”. Naturalmente, si legge nelle slide “la soluzione dei problemi ambientali nelle città dipenderà dalla velocità del ricambio del parco circolante” mentre nei grandi centri urbani, l’eccessivo tempo richiesto necessita di misure “a breve termine” basate su un “approccio multidisciplinare (urbanistico, comportamentale, ambientale, ecc.) ed integrato”. Per UP risulta importante anche “l’utilizzo dei big data per la riduzione delle congestioni e la fluidificazione del traffico, nonché la manutenzione e lavaggio delle strade”. Infine il miglioramento e rafforzamento del trasporto pubblico locale e l’intermodalità anche con car sharing, car pooling e bike sharing. No invece a divieti e blocchi che “hanno scarsa efficacia” generando “incertezza nei consumatori” e “rallentano il ricambio del parco auto”

NEL 2030 PARCO AUTO ITALIANO AL 77% CON MOTORIZZAZIONI TRADIZIONALI

“Il parco auto italiano è costituito da 34,7 milioni di unità. Poco meno di 16 milioni (circa il 45%) sono alimentate a benzina e altri 15,5 milioni (il 44%) a gasolio. Una stima realistica del parco auto al 2030 prevede ancora una forte presenza delle motorizzazioni tradizionali, per quanto più efficienti, pari al 77% del totale rispetto al 90% attuale – sottolinea UP -. Uno spazio importante lo avranno le motorizzazioni ibride, che rappresentano un’alternativa valida e tecnologicamente pronta, e quelle a metano e gpl. L’elettrico puro potrà avere un ruolo di supporto nelle aree urbane a meno di break through tecnologici, al momento non ipotizzabili”.

LA SFIDA AMBIENTALE SI CONCENTRERÀ SULLA CAPACITÀ DI CONTENERE LA CO2

“L’evoluzione dei motori e i nuovi combustibili liquidi permetteranno di abbattere quasi completamente le emissioni inquinanti e la sfida ambientale si concentrerà sulla capacità di contenere la CO2 – conclude UP nelle slide -. Governare la transizione significa essere attenti ai costi sociali e alla sostenibilità economica delle scelte che devono fare perno sulla neutralità tecnologica con un’attenta analisi costi – benefici”. Per questo “ricerca e sviluppo, la velocità del ricambio del parco auto accompagnata da un approccio multisettoriale e strutturato nei centri storici” saranno “alla base delle soluzioni alle sfide ambientali”.

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