L’SPD, partito che ha avuto una grossa delusione alle ultime elezioni, ha raffreddato il suo entusiasmo verso il gasdotto russo
Il sostegno tedesco al gasdotto Nord Stream 2 – il nuovo gasdotto che dovrebbe integrare Nord Stream 1, commissionato nel 2011 e gestito per 1.200 km sotto il Baltico da Vyborg in Russia a Lubmin in Germania – sta rapidamente diminuendo, con il prossimo governo di coalizione che dovrebbe attenersi alla posizione di Berlino verso il progetto russo. Il sostegno si è indebolito a causa dei socialdemocratici, precedentemente partner junior della coalizione della cancelliera Merkel, che dopo la pesante sconfitta nelle elezioni del Bundestag di settembre sono andati in opposizione.
“Lo SPD è stato il principale sostenitore di Nord Stream 2 e ora non lo è più. E’ chiaro che il prossimo partito sarà molto più critico al progetto rispetto al precedente” ha dichiarato Norbert Röttgen, capo della commissione influente per gli affari esteri del Bundestag e membro del partito della cancelliera.
Il gasdotto raddoppierà la quantità di gas che la Russia potrebbe trasportare via Baltico in Germania, ed è stato uno dei progetti infrastrutturali più controversi europei e una fonte di attriti.
Il progetto ha anche subito un sonoro colpo quando mercoledì la Commissione UE ha proposto di modificare la legislazione per applicare le norme energetiche comunitarie a tutte le nuove condotte, tra cui Nord Stream 2. Ciò significa che ogni operatore può dover offrire una parte della sua capacità a terzi e osservare le leggi UE in materia di “separazione della proprietà”, secondo cui il gasdotto non può essere posseduto direttamente dal fornitore di gas.
Giovanni Malaspina