Advertisement Skip to content
Petrolio

Possibile estensione accordo globale sul petrolio, ne discute Arabia Saudita con Kazakhstan e Venezuela

Ad Astana il ministro dell’energia saudita ha discusso con i suoi omologhi di Venezuela e Kazakhstan sulla possibilità di estendere gli accordi di Vienna oltre il mese di marzo 2018: obiettivo stabilizzare prezzo petrolio 

 

Khalid Al Falih, ministro dell’Energia dell’Arabia Saudita si è incontrato, ad Astana, con Eulogio del Pino, ministro venezuelano e Kanat Bozumbayev, ministro dell’energia del Kazakhstan, per confrontarsi su un possibile prolungamento dell’accordo globale sul petrolio, a margine del vertice dell’Organizzazione per la cooperazione islamica (Oic) organizzato ad Astana. Questa estensione temporale potrebbe essere presa in considerazione a seconda dell’evolversi dei principali fattori di mercato.

Il ministro kazaco Bozumbayev ha sottolineato che “nonostante il progressivo aumento della produzione del paese a causa dell’entrata in funzione del giacimento di Kashagan, il Kazakhstan è riuscito ad essere pienamente conforme ai tagli previsti dall’accordo, riducendo la produzione da altri giacimenti nel mese agosto”.

petrolioIl Kazakhstan, infatti vorrebbe una sorta di “accordo indipendente” a causa della necessità della nazione di sostenere la produzione nel bacino di Kashagan.
E’ previsto infatti un rialzo della sua produzione entro la fine dell’anno a causa dell’entrata a pieno regime del giacimento.
Il bacino del Kashagan, nel mar Caspio, è considerato infatti tra i più grandi giacimenti di petrolio degli ultimi anni, ed è stato sviluppato da un consorzio di compagnie petrolifere composto da China National Petroleum Corp, Exxon Mobil, Eni, Royal Dutch Shell, Total, Inpex e KazMunaiGas.

Il paese dell’Asia centrale ha aumentato la produzione di petrolio, condensa e gas del 9,9% nel periodo che va da gennaio a luglio, producendo 1,724 milioni di barili di petrolio al giorno, superando la quota di 1,7 milioni di barili stabilita dall’accordo di Vienna. Nonostante l’aumento della produttività del bacino del mar Caspio, la contrazione produttiva degli altri bacini ha consentito alla nazione di rimanere nei vincoli stabiliti.

Intanto tra Arabia Saudita e Kazakhstan c’è la volontà di continuare la collaborazione nel settore dell’industria energetica, soprattutto nel petrolchimico e nelle rinnovabili.

Da parte sua invece, il ministro venezuelano spiega come le scorte di greggio globali continuino ad attestarsi a livelli eccessivi che dovrebbero costringere ad una revisione delle esenzioni concesse a Libia e Nigeria.

I ministri comunque “hanno espresso soddisfazione per il miglioramento dei principi fondamentali del mercato”

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.

Rispettiamo la tua privacy, non ti invieremo SPAM e non passiamo la tua email a Terzi

Torna su