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Rinnovabili, efficienza e Green New Deal nel Nadef del governo

Il Nadef che contiene le linee programmatiche della prossima manovra italiana, prevede anche misure come il mecenatismo ambientale e interventi sulla fiscalità in chiave ambientale per accompagnare il sistema economico nazionale verso forme di consumo e produzione sostenibili.

“Un Green New Deal italiano ed europeo, orientato al contrasto ai cambiamenti climatici, alla riconversione energetica, all’economia circolare, alla protezione dell’ambiente e alla coesione sociale e territoriale, sarà il perno della strategia di sviluppo del Governo. Esso si inserirà nell’approccio di promozione del benessere equo e sostenibile, la cui programmazione è stata introdotta in Italia in anticipo sugli altri paesi europei e che il Governo intende rafforzare in tutte le sue dimensioni”. Questo l’obiettivo del governo italiano contenuto nel Nadef approvato dal Consiglio dei ministri per quanto riguarda il settore energia ambiente. (Qui il testo completo)

GLI INVESTIMENTI PUBBLICI E PRIVATI

Il governo ha chiarito, sempre nella nota di aggiornamento, che ”strumentali a tali obiettivi” sono “l’aumento degli investimenti pubblici e privati, con particolare enfasi su quelli volti a favorire l’innovazione, la sostenibilità ambientale”. E che sono pronti “investimenti pubblici di almeno 50 miliardi su un orizzonte pluriennale, che si affiancheranno e daranno continuità ai fondi costituiti con le ultime tre Leggi di bilancio. Le risorse saranno assegnate per attivare progetti di rigenerazione urbana, di riconversione energetica e di incentivo all’utilizzo di fonti rinnovabili”. Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri poi, parlando in conferenza stampa al termine del Conisglio dei ministri, ha lanciato i green bond, vale a dire “titoli di debito italiani esplicitamente destinati a sostenere gli investimenti nella sostenibilità ambientale”.

UN PIANO PER RINNOVARE ANCHE GLI IMPIANTI E CONTENERE EMISSIONI E CONSUMI ENERGETICI

Non solo. “La manovra di bilancio conterrà altri interventi in grado di incentivare investimenti sia per il rinnovo delle produzioni e degli impianti in uso, in modo da contenere le emissioni e ridurre i consumi energetici, sia per l’utilizzo delle nuove tecnologie, attivando un circolo virtuoso tra innovazione e ambiente – si legge nel Nadef -. Saranno previsti incentivi e agevolazioni che perseguiranno l’obiettivo di proteggere l’ambiente e favorire la crescita e l’economia circolare, in modo tale da traguardare la realizzazione e lo sviluppo di un nuovo modello di crescita sostenibile ed inclusivo”.

IL GREEN NEW DEAL

“Con il prossimo disegno di Legge di bilancio, il Governo intende avviare un piano pluriennale che, attraverso l’attivazione di investimenti privati e pubblici, favorisca la transizione dell’economia italiana verso un modello di crescita sostenibile, inclusiva ed equa, in linea con il Green new deal europeo”, ha sottolineato il governo nel Nadef. “Sul fronte degli investimenti privati, gli interventi saranno mirati a incentivare il rinnovo delle produzioni e degli impianti in uso, l’efficientamento e la riconversione dei processi produttivi e la transizione verso la Quarta rivoluzione industriale (digitalizzazione e nell’intelligenza artificiale). In questo contesto avranno un ruolo centrale le politiche di valorizzazione del capitale umano (formazione, ricerca e sviluppo, rientro dei cervelli ad alta specializzazione).Parallelamente, gli investimenti pubblici saranno incrementati e finalizzati a favorire questo processo di trasformazione del sistema Paese, in modo da creare le condizioni per un maggior coinvolgimento di investimenti e risorse private. Nella prossima legge di bilancio saranno introdotti due nuovi fondi di investimento, assegnati a Stato e Enti territoriali, per un ammontare complessivo di 50 miliardi su un orizzonte di 15 anni, che si affiancheranno e daranno continuità ai fondi costituiti con le ultime tre leggi di bilancio. Le risorse saranno assegnate per attivare progetti di rigenerazione urbana, di riconversione energetica e di incentivo all’utilizzo di fonti rinnovabili. Tale impegno non sarà comunque perseguito a discapito della realizzazione degli interventi necessari alla tutela del territorio e alla difesa della biodiversità e di quelli relativi alle reti comunicazione e di connessione, senza i quali l’innovazione non potrebbe svilupparsi”, ha spiegato l’esecutivo nel Nadef.

IL PIANO AEROPORTI E IL CLIMA clima

“È intenzione del Governo procedere all’aggiornamento del piano nazionale aeroporti, anche con riferimento alle azioni per il rilancio e l’implementazione del cargo aereo, tenendo in ogni caso conto della sostenibilità ambientale e dei vincoli internazionali relativi alla riduzione dell’emissione in atmosfera di anidride carbonica”, si legge nel Nadef.

INVESTIRE NEL TPL PER TAGLIARE LE EMISSIONI DI CO2

Per quanto riguarda il Trasporto pubblico locale, “il Governo consapevole dell’impatto che il sistema pubblico di mobilità ha sulla qualità della vita dei cittadini e sull’ambiente delle città, intende sostenere la mobilità locale e urbana attraverso adeguati investimenti per il trasporto rapido di massa e per il rinnovo del parco autobus. Saranno destinate risorse per contribuire alla sostituzione dei mezzi pubblici allo scopo di incentivare la sicurezza dei trasporti e diminuire le emissioni di CO2”.

L’IDEA È QUELLA DI UN CAMBIO DI PARADIGMA CULTURALE

“Si intende realizzare un Green New Deal, che comporti un radicale cambio di paradigma culturale e porti a inserire la protezione dell’ambiente e della biodiversità tra i principi fondamentali del nostro sistema costituzionale. Particolare attenzione verrà rivolta alla tutela del territorio, dell’ambiente, del paesaggio, al dissesto idrogeologico e al contrasto del cambiamento climatico. Occorre agire sul consumo del suolo, sulla desertificazione, sulle bonifiche, sullo smaltimento dell’amianto, sulla tutela delle risorse idriche, sul contrasto alle agro- mafie, sulle sofisticazioni alimentari e sui rifiuti zero. A queste azioni si aggiungeranno le misure per la riconversione delle imprese, l’efficienza energetica, la mobilità sostenibile e la rigenerazione delle città”, ha scritto il governo nelle linee programmatiche del Nadef.

climaMISURE PER INCENTIVARE UNA CORRETTA PRASSI SOCIALMENTE RESPONSABILE

“Nel quadro della strategia del ‘Green New Deal’, i piani di investimento pubblico dovranno porre al centro la protezione dell’ambiente, anche attraverso il miglioramento dei parametri e dei livelli di inquinamento ambientali, il progressivo e sempre più diffuso ricorso alle fonti rinnovabili, la protezione della biodiversità e dei mari, il contrasto ai cambiamenti climatici ed il miglioramento della qualità dell’aria. Si adotteranno misure che incentivino prassi socialmente responsabili da parte delle imprese e degli operatori finanziari e interventi di infrastrutture verdi per il contrasto al dissesto idrogeologico”, si legge nel Nadef.

FONDO PER IL MECENATISMO AMBIENTALE E RIFORMA FISCALE AMBIENTALE

“Si perseguirà la piena attuazione della eco-innovazione anche sfruttando gli strumenti di finanza sostenibile in corso di predisposizione a livello europeo e si rimuoveranno o riformeranno progressivamente quelle agevolazioni, incluse le agevolazioni fiscali, dannose per l’ambiente. Verrà introdotto un apposito fondo che orienti, anche su base pluriennale, le iniziative imprenditoriali in questa direzione; si garantirà adeguata attuazione e pubblicizzazione del fondo per il mecenatismo ambientale. È necessario promuovere lo sviluppo e l’introduzione di nuove tecnologie, contemperato con le esigenze di tutela ambientale e di salute della popolazione, oltre che le ricerche più innovative in modo da rendere più efficace la ‘transizione ecologica’ e indirizzare l’intero sistema produttivo verso un’economia circolare, che promuova la cultura del riciclo e dismetta definitivamente la cultura del rifiuto. In questo contesto si perseguirà la riduzione del consumo di plastica mono uso e saranno proposte specifiche misure per limitare i rifiuti marini (marine litter) e per il recupero degli stessi. Inoltre, si proseguirà nello sforzo volto ad attuare la Pianificazione Spaziale Marittima. Come detto, è altresì necessario riformare il sistema fiscale in chiave ambientale per accompagnare il sistema economico nazionale verso forme di consumo e produzione sostenibili. A tal fine, l’Italia sta avviando, in qualità di Stato membro, in collaborazione con lo Structural Reform Support Service della Commissione Europea e con l’OCSE, un progetto per sviluppare un Piano d’Azione per la riforma fiscale ambientale in Italia”.

FONDAMENTALI PNIEC E STRATEGIA DI LUNGO TERMINE PER RIDURRE LA CO2

“Un elemento cruciale per le future politiche sul clima e l’energia è rappresentato dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima, lo strumento di attuazione per l’Italia degli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra e incremento di rinnovabili ed efficienza energetica approvati a livello Europeo per l’anno 2030 ai fini di rispettare gli impegni che l’Unione ha preso con la sottoscrizione dell’Accordo di Parigi. Sempre nell’ottica di favorire la ‘transizione ecologica’, è in corso di
predisposizione la Strategia di lungo termine per la riduzione dei gas a effetto serra
al 2050. La Strategia individuerà diversi percorsi di decarbonizzazione, tenendo
conto delle specificità dell’assetto produttivo, energetico, economico e sociale
nazionale, che consentiranno riduzioni delle emissioni fino al raggiungimento della
12 neutralità climatica”.

L’EVOLUZIONE DEL SISTEMA ELETTRICO

“A tale riguardo è stato anche approvato il Piano Nazionale per la ricerca di sistema elettrico. Il Piano promuove progetti relativi a nuove architetture di rete, finalizzate a rendere più flessibile il sistema elettrico e ad assicurare la gestione in sicurezza. L’evoluzione del sistema elettrico con la priorità dello sviluppo delle fonti rinnovabili prosegue anche con l’emanazione del decreto FER1, che prevede incentivi per la diffusione di impianti fotovoltaici, eolici, idroelettrici e a gas di depurazione. L’attuazione del provvedimento consentirà la realizzazione di impianti per una potenza complessiva di circa 8.000 MW, con un aumento della produzione da fonti rinnovabili di circa 12 miliardi di kWh”.

MOBILITÀ SOSTENIBILE ED ECONOMIA CIRCOLARE

Relativamente alla mobilità sostenibile, è in via di predisposizione uno schema di intervento normativo per l’attuazione di misure di incentivazione all’adozione di stili di vita più sostenibili, con il particolare obiettivo di un miglioramento della qualità dell’aria nelle Città Metropolitane situate nelle zone interessate dalle procedure di infrazione. Altro elemento di particolare rilevanza per rafforzare il passaggio ad una economia circolare a basse emissioni di carbonio è rappresentato dall’uso strategico degli appalti pubblici attraverso l’applicazione dei Criteri Ambientali Minimi (CAM), nelle procedure di acquisto delle Pubbliche amministrazioni”.

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