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Salento. Proteste e tensioni anche per la potatura degli ulivi

Anche la normale potatura degli ulivi, una procedura che gli esperti definiscono “buona pratica agricola“, ovvero qualcosa di assolutamente normale, diventa terreno di scontro, se gli ulivi sono quelli del Salento, e ad effettuare le potature è TAP.

A denunciare il clima di tensione, sono gli stessi No Tap, che su Facebook descrivono di come sia “montata la protesta contro gli operai e le forze dell’ordine“. Le accuse dei No TAP sono gravi, parlano di “logica mafiosa” dietro potature che a loro dire sarebbero state effettuate non nel giusto periodo, e lasciando a terra fronde cariche di frutti non raccolti.

La nota di TAP sulla potatura degli ulivi in Salento

Tanto gravi da costringere TAP, nel pomeriggio di oggi, a rilasciare una breve nota dove si chiarisce come nelle aree in possesso di TAP siano in corso normali operazioni di potatura degli ulivi. Operazioni che seguono la raccolta delle olive e che sono state approvate dalla Sezione Provinciale Agricoltura di Lecce della Regione Puglia.

I No Tap, sempre sui social, denunciano piante potate ancora cariche di frutti, l’azienda spiega che si è trattato di un limitato numero di piante affette dalla cosiddetta lebbra dell’ulivo, i cui frutti, se moliti insieme agli altri, avrebbero compromesso la qualità dell’olio. Niente di strano, insomma.

I No TAP: “non ci arrendiamo”

Eppure i No Tap non si arrendono, arrivando ad arrampicarsi sulle piante per evitarne la potatura. Scene che ricordano molto la lotta dura, spesso violenta, contro lo sradicamento degli ulivi salentini in piena emergenza Xylella. Una lotta che ha avuto un unico risultato certo: Xylella in Salento ha fatto strage di ulivi.

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