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Shell

Shell annuncia il target per le emissioni di metano

L’obiettivo riguarda tutti gli asset di petrolio e gas di cui è operatrice la compagni anglo-olandese

Royal Dutch Shell ha annunciato ufficialmente l’obiettivo riguardante l’intensità delle emissioni di metano per gli asset di petrolio e gas di cui è operatore. Il target, ha sottolineato la compagnia petrolifera anglo-olandese sarà quello di mantenere le emissioni al di sotto dello 0,2% entro il 2025.

WETSELAAR: L’OBIETTIVO INTEGRA L’AMBIZIONE DI SHELL DI DIMEZZARE L’IMPRONTA DI CARBONIO ENTRO IL 2050

Questo obiettivo per il metano integra l’ambizione di Shell di dimezzare l’impronta di carbonio netta dei nostri prodotti energetici entro il 2050, come annunciato nel novembre 2017 – ha dichiarato Maarten Wetselaar, Direttore Integrato Gas & Nuove Energie di Shell -. Si tratta di un’ulteriore dimostrazione della nostra costante attenzione alla lotta contro le emissioni di gas serra. Tali sforzi sono una parte fondamentale della strategia di Shell per crescere durante la transizione energetica globale, fornendo un’energia più abbondante e più pulita”.

AL VIA IMPLEMENTAZIONE PROGRAMMI CONTROLLO EMISSIONI

Per mantenere questo obiettivo per il metano, Shell sta implementando programmi che includono l’uso di telecamere a infrarossi per la ricerca delle emissioni di metano, l’impiego di tecnologie avanzate per la riparazione delle perdite e la sostituzione dei controllori ad alta emissione con alternative a basse emissioni. Shell ha riconosciuto, tuttavia, che permane l’incertezza sulla misurazione delle emissioni di metano. “Si tratta di un problema che riguarda l’intero settore e dobbiamo risolvere rapidamente – ha dichiarato Wetselaar -. Dobbiamo avere una comprensione molto più precisa di quanto stiamo emettendo”.

RADKA (ONU): RIDUZIONE EMISSIONI DI METANO APPORTA BENEFICI IMMEDIATI PER IL CLIMA

L’obiettivo per il metano – che ha un impatto maggiore sul riscaldamento globale rispetto all’anidride carbonica quando viene rilasciato nell’atmosfera – sarà misurato rispetto al tasso di perdita Shell di base, che attualmente è stimato tra lo 0,01% e lo 0,8% di tutte le risorse di petrolio e gas dell’azienda. “Il metano è un potente gas serra, ma ha una vita relativamente breve nell’atmosfera. Ciò significa che la riduzione delle emissioni di metano apporta benefici immediati per il clima, guadagnando tempo mentre elaboriamo soluzioni a lungo termine – ha affermato Mark Radka, responsabile della sezione Energia e Clima dell’ONU -. Questo impegno di Shell è incoraggiante di per sé, ma anche per i segnali che invia al resto del settore”.

SHELL È COINVOLTA IN UN’AMPIA GAMMA DI INIZIATIVE VOLTE A RIDURRE L’INTENSITÀ DELLE EMISSIONI DI METANO

Shell è coinvolta in un’ampia gamma di iniziative volte a ridurre l’intensità delle emissioni di metano lungo l’intera catena di approvvigionamento, dalla produzione al consumatore finale. Ad esempio, nel 2017, Shell ha riunito industrie, istituzioni internazionali, organizzazioni non governative e accademici per sviluppare una serie di linee guida sul metano, che si concentrano sulla continua attività di riduzione delle emissioni di metano in tutta l’industria del gas e sono stati firmati da 16 aziende. Shell è inoltre membro attivo della Global Gas Flaring Reduction, sponsorizzata dalla Banca Mondiale, dal 2002. Nell’ambito della partnership, la Banca Mondiale ha sviluppato l’iniziativa Zero Routine Flaring entro il 2030, che Shell ha firmato nel 2015. Questo incoraggia i governi, le aziende e le organizzazioni di sviluppo a lavorare insieme per porre fine al flaring.

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