I lavori partiranno lunedì e dureranno un anno, pochi disagi per la popolazione. Il Riassetto della rete elettrica da parte di Terna nell’Alto Bellunese migliorerà la continuità del servizio di trasmissione dell’energia
È pronto a diventare realtà il piano di riassetto della rete elettrica nell’alto bellunese. La realizzazione del nuovo elettrodotto in cavo interrato Somprade – Zuel prenderà il via ufficialmente l’11 novembre a Cortina poi toccherà ad Auronzo di Cadore, come sottolinea il Corriere delle Alpi.
IN SETTIMANA GLI INCONTRI AD AURONZO E CORTINA
In settimana si sono tenuti un paio di incontri proprio ad Auronzo e a Cortina “tra l’azienda e la cittadinanza per i dettagli. I lavori partiranno lunedì e dureranno un anno, pochi disagi per la popolazione”, sottolinea il quotidiano.
LE GARANZIE DEL PROGETTO
Terna garantirà, nel corso dei mesi a venire, una informazione continuativa e puntuale sui cantieri dell’opera tramite comunicazioni sui media locali e sul sito. Il progetto, frutto di un percorso di ascolto e condivisione, nel mese di agosto 2019 ha ottenuto il decreto di autorizzazione dal ministero dello Sviluppo Economico e dal ministero dell’Ambiente e sarà realizzato secondo i migliori standard di sostenibilità e tutela ambientale. La società ha coinvolto la popolazione locale fin dalla fase pre-autorizzativa dell’opera, avviando un percorso di progettazione partecipata con il territorio che ha consentito di recepire nel progetto definitivo le istanze delle comunità locali.
COSA VERRA’ REALIZZATO
Il Riassetto della rete elettrica nell’Alto Bellunese migliorerà la continuità del servizio di trasmissione dell’energia tramite la realizzazione di un nuovo collegamento in cavo interrato a 132 kV lungo circa 24 km tra la stazione elettrica di Zuel e la stazione elettrica di Somprade (15 km nel Comune di Cortina e 9 km nel Comune di Auronzo) e una nuova stazione elettrica132/220 kV di 1,5 ettari ad Auronzo, in località Cima Gogna, che consentirà di interconnettere le esistenti linee 132 kV tra loro e di collegarle all’esistente linea 220 kV che oggi parte da Lienz (Austria) e si dirige verso il basso Veneto senza immettere energia nella rete elettrica dell’Alto Bellunese.