La ministra dell’Economia Katherina Reiche intende istituire un circolo di economisti per affiancarla in qualità di consulenti.
Un’esperta di energia nel cuore del ministero dell’Economia: la professoressa Veronika Grimm, economista di spicco e figura centrale nel dibattito sulla transizione energetica, potrebbe essere una delle figure chiave del nuovo circolo di economisti che la ministra dell’Economia Katherina Reiche, anche lei esperta del settore e proveniente proprio dal mondo dell’industria energetica, intende istituire per affiancarla in qualità di consulenti.
Questa iniziativa, secondo fonti governative, mira a creare un gruppo ristretto di consiglieri uniti da una comune sensibilità per una politica economica liberale e orientata ai principi dell’ordinamento, sulla scia della lezione di Ludwig Erhard, il ministro della ricostruzione post-bellica che affermò i principi dell’economia sociale di mercato. La partecipazione di Grimm, che manterrà il suo ruolo di consulente a titolo onorifico, continuando a comunicare liberamente, sottolinea l’importanza cruciale delle sue competenze nel settore energetico in un momento decisivo per la Germania e per l’Europa.
Questa mossa strategica della ministra Reiche, solleva anche interrogativi su una potenziale rivalutazione del ruolo del Consiglio tedesco degli esperti economici (i cosiddetti Wirtschaftsweise), di cui Grimm è già un membro stimato dal 1° febbraio 2022. L’ipotesi che questo nuovo circolo attorno a Reiche possa, in qualche misura, mettere in ombra l’azione del Wirtschaftsweise, considerato dalla Cdu meno efficace, aggiunge un ulteriore strato di interesse alla nomina di Grimm, posizionandola al centro delle future strategie economiche ed energetiche tedesche.
UNA CARRIERA AL SERVIZIO DELLA RICERCA ENERGETICA
Nata nel 1971, Veronika Grimm ha costruito una carriera accademica solida e improntata all’eccellenza. Dopo gli studi in economia all’Università di Colonia e il dottorato conseguito presso la stessa istituzione, ha intrapreso un percorso che l’ha portata a ricoprire ruoli di prestigio. Dal 2004 è docente di Sistemi energetici e progettazione di mercato presso la Technische Universität di Norimberga, dove è anche direttrice del Campus energetico EnCN. La sua ricerca si concentra su aree cruciali come la progettazione dei mercati, la teoria dei giochi e l’economia comportamentale, applicate in maniera preponderante al settore energetico.
Questo le ha permesso di sviluppare una comprensione profonda delle sfide e delle opportunità legate alla trasformazione del sistema energetico, dalla liberalizzazione dei mercati elettrici alle strategie per l’integrazione delle energie rinnovabili. Il suo approccio metodologico rigoroso, combinato con una visione pragmatica delle politiche pubbliche, l’ha resa una interlocutrice privilegiata per decisori politici e operatori del settore.
POSIZIONI CHIAVE SULLA TRANSIZIONE ENERGETICA
Nel corso degli anni, Veronika Grimm si è distinta per le sue posizioni chiare e argomentate in merito alla transizione energetica tedesca, la celebre Energiewende. Ha sempre sostenuto la necessità di un approccio basato sul mercato per raggiungere gli obiettivi climatici, enfatizzando l’importanza di segnali di prezzo chiari e di un quadro normativo stabile che incentivi gli investimenti nelle tecnologie pulite.
In particolare, ha più volte evidenziato l’efficacia del sistema di scambio di quote di emissione (ETS) come strumento primario per la riduzione delle emissioni di gas serra. Ha inoltre promosso l’idea di meccanismi di capacità per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento in un sistema energetico sempre più dominato da fonti intermittenti, sottolineando la necessità di bilanciare gli obiettivi climatici con la stabilità della rete. Le sue analisi hanno spesso messo in luce le complessità derivanti dalla coesistenza di diverse tecnologie e la necessità di un’efficace coordinazione tra settori, dal trasporto all’industria, per massimizzare i benefici della transizione.
IDROGENO PILASTRO DELLA DECARBONIZZAZIONE INDUSTRIALE
Un tema particolarmente caro a Veronika Grimm e al centro della sua ricerca è il ruolo dell’idrogeno nella decarbonizzazione. È una ferma sostenitrice del potenziale dell’idrogeno verde, prodotto da fonti rinnovabili, come vettore energetico chiave per settori difficili da elettrificare, come l’industria pesante e i trasporti a lunga distanza. Ha partecipato attivamente a numerosi progetti di ricerca e gruppi di lavoro focalizzati sullo sviluppo di una strategia nazionale per l’idrogeno, contribuendo a definire le condizioni economiche e infrastrutturali necessarie per la sua diffusione su larga scala.
Grimm ha più volte sottolineato l’importanza di creare un mercato funzionante per l’idrogeno, con incentivi adeguati per la produzione e l’utilizzo, e di investire nelle infrastrutture necessarie per il trasporto e lo stoccaggio. La sua visione sull’idrogeno non si limita alla produzione domestica, ma include anche la necessità di partenariati internazionali per garantire l’approvvigionamento futuro, riconoscendo il potenziale della Germania come hub per l’importazione e la distribuzione di idrogeno a livello europeo.
AL CENTRO DEL DIBATTITO PUBBLICO
Al di là della sua attività accademica, Veronika Grimm è una figura molto attiva nel dibattito pubblico e svolge un ruolo significativo come consulente per enti governativi e organizzazioni internazionali. La sua capacità di comunicare concetti economici complessi in modo chiaro e accessibile la rende una commentatrice ricercata dai media e una partecipante apprezzata a conferenze e simposi sul futuro dell’energia.
Se confermata, la sua inclusione nel nuovo circolo di economisti della ministra Reiche è il culmine di anni di impegno e dedizione alla causa di una transizione energetica sostenibile e intelligente. In questo ruolo, affiancherà la ministra su questioni di breve termine e su temi fondamentali, fornendo analisi indipendenti e raccomandazioni basate su solide evidenze economiche. La sua presenza sarebbe un segnale forte dell’attenzione che la Germania sta ponendo alla dimensione economica della transizione energetica, e della fiducia riposta nelle competenze di chi, come Grimm, ha saputo anticipare le sfide e proporre soluzioni concrete. Esattamente quel che Reiche dice di voler perseguire.