Il colpo di Stato in Niger rischia di provocare un’effetto a catena sull’universo automotive e avvantaggiare Russia e Cina
Il colpo di Stato in Niger è il battito d’ali di farfalla che crea un uragano nell’universo dell’automotive. A temere di piu sono Toyota e Renault, ma tremano anche le altre case automobilistiche occidentali. Gli unici ad esultare sono le russe e le cinesi, che vedono nei golpisti un alleato per indebolire le concorrenti americane ed europee e aumentare la loro presenza in Africa, uno dei mercati piu promettenti.
NIGER, I GOLPISTI METTONO A RISCHIO L’AUTOMOTIVE
Il colpo di Stato in Niger rischia di cambiare i delicati equilibri nell’universo dell’automotive. Attualmente il mercato auto del Paese dipende fortemente dall’import. Nel 2021 le auto hanno rappresentato il secondo prodotto piú importato nel Paese, secondo solamente al riso, per un valore di 113 milioni di dollari.
In particolare, negli ultimi anni le vendite di auto prodotte in Giappone hanno visto una crescita importante (26,9 milioni euro), così come quelle Made in Germania (7,21 milioni di dollari) e Belgio (2,9 milioni di dollari). Allo stesso tempo, il Niger ha spedito auto all’estero per 2,19 milioni di dollari, il venticinquesimo bene piu esportato dal Paese, aggiudicandosi la posizione 107 al mondo.
I RISCHI PER TOYOTA E RENAULT
La maggior parte delle vetture vendute in Niger è firmata Toyota, seguite dai modelli Renault. Negli ultimi anni la Corolla ha conquistato il mercato nazionale, seguita a stretto giro dalla francese Renault. Parte del successo dei due brand si deve al distributore multimarca CFAO, che ha diversi concessionari nel Continente.
Il successo delle auto francesi è determinato anche dal rapporto del Niger con la ex madre patria, che rischia di rompersi con l’avvento dei golpisti. Infatti, la giunta militare che ha preso il potere nel Paese ha gia manifestato sentimenti antifrancesi e filorussi e cinesi.
Orientamenti che rischiano di danneggiare il business delle case automobilistiche giapponesi e europee, a favore di cinesi e russe, se il Governo regolare non tornerà al potere. A farne le spese potrebbero essere anche i Paesi che importano vetture dal Niger: Burkina Faso (1.77 milioni di dollari), Slovenia (141.000 dollari), Nigeria (117.000 dollari), Benin (44.900 dollari), e Senegal (21.200 dollari).