Per il mercato tutelato potrebbe scattare una proroga, come chiesto da diverse associazioni di consumatori, ma al momento il governo non ha ancora preso una decisione ufficiale
Dal 10 gennaio 2024 l’energia elettrica e il gas forniti dal mercato tutelato – quello cioè in cui regole e prezzo del contratto sono fissati dall’Autorità per l’Energia (Arera) – sarà riservato esclusivamente ai clienti classificati come “vulnerabili”. Potrebbe scattare una proroga della cessazione del mercato tutelato, come chiesto da diverse associazioni di consumatori, ma al momento il governo non ha preso alcuna decisione ufficiale. I clienti vulnerabili potranno rimanere o rientrare nel “Servizio di maggior tutela”, che dal prossimo 10 gennaio 2024 sarà denominato “Servizio di Tutela delle Vulnerabilità”.
I “CLIENTI VULNERABILI”
Sono considerati “vulnerabili” tutte le persone di età superiore a 75 anni, ovvero devono averne già compiuti 76; i soggetti che beneficiano di bonus energia stanziati sulla base dell’ISEE; i soggetti ai quali è riconosciuta la legge 104; i soggetti con utenze ubicate nelle isole minori non interconnesse; i soggetti con utenze ubicate in strutture abitative di emergenza a seguito di eventi calamitosi.
I clienti “non vulnerabili” attualmente in Servizio Tutela entro il 31/12/2023 potranno sottoscrivere un contratto sul libero mercato con l’attuale o con un nuovo gestore, che potrebbe proporre queste alternative:
– un contratto con “l’offerta più conveniente” presente nel proprio pacchetto commerciale. Se il cliente vorrà attivarla dovrà esprimere la propria volontà;
– i clienti che non esprimeranno alcuna scelta saranno deviati automaticamente sui contratti Placet proposti dal gestore;
– chi non vuole aderire né all’offerta più conveniente dell’attuale gestore, né alla proposta Placet potrà affidarsi alle proposte di altre società.
Un’offerta Placet è un’offerta le cui condizioni economiche sono liberamente decise dal venditore e rinnovate ogni 12 mesi e le condizioni contrattuali sono stabilite dall’Autorità e sono inderogabili.
VERSO UNA PROROGA?
La proroga è stata caldeggiata da più parti, con l’obiettivo di dare più tempo ai consumatori per prepararsi. Nell’ultima settimana vi sono stati diversi interventi del governo sul tema: “stiamo lavorando in direzione di una proroga di qualche mese”, ha sostenuto il 2 ottobre scorso il viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Vannia Gava.
Il titolare del Mase, Gilberto Pichetto Fratin, il 5 ottobre ha precisato che “stiamo lavorando non tanto su un percorso giuridico di proroga, ma su un approfondimento tecnico e realistico sulle modalità di uscita. Il nostro dovere è che la fine del mercato tutelato sia la più liscia, informata e semplice possibile. Sto aspettando che gli operatori ed Arera mi diano tutti gli elementi sul percorso tecnico di attuazione. Non è una proroga giuridica, è un ragionamento che stiamo facendo con dei tempi certi, che diano la garanzia di informazione alle famiglie e di rapporto con le banche”.
MERCATO TUTELATO E DECRETO ENERGIA
In questi giorni il governo sta ancora discutendo del Decreto Energia, che avrebbe dovuto essere presentato lo scorso 23 ottobre, ma la discussione è stata rimandata. Il ritardo dell’approvazione del decreto sarebbe dovuto alla valutazione dell’eventualità di una nuova proroga al mercato tutelato, venendo incontro alle fasce della popolazione più fragili. Al momento la richiesta di una proroga è stata impugnata dal ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, che ha ipotizzato di prorogare di 6 mesi o 1 anno l’obbligo del passaggio dal mercato tutelato a quello concorrenziale.
Affinché il governo possa approvare rinviare la fine del mercato tutelato di luce e gas, vi è una sola condizione: come ha spiegato il sottosegretario al ministero dell’Economia, Lucia Albano, la proroga potrà essere valutata positivamente “solo se il contenuto sarà pienamente rispettoso dei vincoli europei”. A volere il passaggio dal mercato tutelato al mercato libero è infatti soprattutto l’Unione europea, che da anni spinge in favore della liberalizzazione del mercato. Pur essendo la proroga del mercato tutelato “all’attenzione del governo”, esistono degli “specifici vincoli europei” in materia che non si possono ignorare: l’Italia, infatti, potrebbe essere messa nuovamente in mora, con il rischio di compromettere i pagamenti del PNRR.“Nelle more del negoziato in corso presso l’Unione europea – ha spiegato però Albano – vi sono comunque le condizioni affinché il governo accolga gli impegni per proseguire il regime di tutela”.
M5S: CON STOP A MERCATO TUTELATO MELONI GETTA 12 MILIONI DI FAMIGLIE NEL CAOS
“In Commissione Finanze e Tesoro del Senato non è stato accolto un emendamento presentato dal Movimento Cinquestelle al decreto legge Proroghe che prevedeva la proroga del mercato tutelato. Un’importante proposta a cui sono interessati oltre 12 milioni di nuclei familiari, che adesso finiranno fuori dal regime di maggior tutela delle bollette”. Così, in una nota, i senatori del M5s in Commissione Finanze alla Camera Mario Turco, Barbara Floridia e Marco Croatti, che hanno aggiunto: “dal governo Meloni un’altra prova di incapacità, dovuta anche alla mancanza di credibilità e di peso con la Commissione europea, da cui si attende ormai da tempo l’autorizzazione a consentire la proroga. È questa infatti la motivazione che il governo ha fornito in Commissione per giustificare il mancato accoglimento della proposta emendativa. Ciò significa che anche il secondo decreto legge Energia – che doveva provvedere a prorogare il mercato tutelato – non arriverà presto”.
Per le associazioni dei consumatori urge rinviare la fine del mercato tutelato.
UNC: SUL MERCATO TUTELATO UN’OCCASIONE PERSA
Per Marco Vignola, responsabile settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori, la questione di fiducia sul dl Bollette “è un’occasione persa da parte del governo per prorogare il mercato tutelato. Avevamo chiesto in audizione di inserire la proroga già in fase di conversione di questo decreto, così da dare certezze a operatori e soprattutto alle famiglie che hanno già ricevuto le lettere di sfratto dalla tutela per il 10 gennaio 2024. Purtroppo, l’emendamento che lo proponeva è stato bocciato, ora speriamo che il governo lo faccia nel prossimo dl Bollette”. A Vignola ha fatto eco il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli che, intervenendo in Aula alla Camera, ha dichiarato: “avete respinto la nostra proposta di prorogare di un anno il mercato tutelato dell’energia e del gas per dare respiro a famiglie ed imprese”.