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Stellantis

Filosa: “La revisione è già iniziata”. Come e perché Stellantis cestina il piano di Tavares

“La revisione del piano è già iniziata”, annuncia il nuovo ceo di Stellantis da Mirafiori. Dare Forward 2030, spinto dall’ex CEO Carlos Tavares, finisce nel cestino. Ecco come e perché

“La revisione del piano è già iniziata”. L’annuncio arriva da Antonio Filosa, neo amministratore delegato di Stellantis, che dal palco dell’Heritage Hub di Mirafiori riassume così il nuovo obiettivo principale del gruppo: “rendere la transizione sostenibile, ma anche economicamente e industrialmente percorribile”. Un deciso cambio di rotta rispetto alla strategia fortemente incentrata sull’elettrico delineata dal suo predecessore, Carlos Tavares. Una scelta dettata dal fatto che il mercato ancora non corre alla velocità delle ambizioni green di Bruxelles. Come cambierà la strategia di Stellantis?

IL PIANO DI FILOSA PER STELLANTIS

La rivoluzione elettrica rallenta e Stellantis decide di mettere mano al piano Dare Forward 2030, spinto dall’ex CEO Carlos Tavares. Le problematiche sono ormai note: i costi ancora elevati, la rete infrastrutturale insufficiente e un mercato europeo sempre più cauto. A questo ritmo, la transizione rischia di penalizzare margini, competitività e occupazione dei costruttori Ue. Il piano di Filosa prevede un’offerta di motorizzazioni ibride più accessibili e competitive, accanto ai modelli full electric. Un cambio di approccio che strizza l’occhio a consumatori e investitori. Infatti, si propone di assicurare flessibilità produttiva, maggiore controllo sui costi e risposta più rapida alle reali dinamiche della domanda.

“Dobbiamo essere capaci di offrire al mercato quello che chiede, al prezzo che è disposto a pagare”, sottolinea Filosa. In altre parole, per il nuovo ceo è di primaria importanza ridurre la dipendenza dai soli modelli a batteria, il cui costo resta ancora elevato a causa delle materie prime critiche – litio, nichel, cobalto – e delle tensioni in Medio Oriente.

IL NODO DELL’ENERGIA E DELLE MATERIE PRIME

La questione energetica è cruciale per il gruppo. Infatti, Stellantis si muove in un contesto europeo segnato da costi energetici più alti rispetto ai competitor americani e asiatici. Un fattore che incide sulla competitività degli stabilimenti italiani ed europei. La scelta di puntare sull’ibrido consente di mitigare il rischio, evitando la totale dipendenza dall’approvvigionamento di batterie e dall’energia elettrica, in un quadro geopolitico instabile.

Parallelamente, Filosa mira a rafforzare la strategia di diversificazione delle forniture di materie prime, puntando su accordi diretti con i produttori e su progetti di economia circolare, compreso il riciclo delle batterie.

MIRAFIORI LABORATORIO DELLA TRANSIZIONE DI STELLANTIS

Il sito di Mirafiori sarà un banco di prova della nuova strategia. “Con l’introduzione della 500 ibrida, contiamo di quadruplicare i volumi produttivi”, annuncia Filosa. Non solo: lo stabilimento torinese è inserito in un piano industriale che prevede investimenti mirati per l’efficientamento energetico e l’aumento della produttività.

Gli obiettivi sono chiari: abbattere il costo per veicolo prodotto, migliorare l’efficienza energetica degli impianti e garantire flessibilità industriale. Inoltre, Stellantis proseguirà con lo sviluppo delle gigafactory europee per le batterie.

IL MESSAGGIO AGLI STAKEHOLDER

Massima attenzione ai costi, centralità delle persone e flessibilità produttiva per riportare Stellantis su un sentiero di crescita solida, bilanciando sostenibilità ambientale e sostenibilità economica. È questo il messaggio lanciato da Filosa agli stakeholder.

“Il momento è adesso. Serve intensità, serve gioia, ma soprattutto serve concretezza”, conclude Filosa. Le sfide sono aperte: energia, materie prime, mercati in trasformazione. Ma la direzione è tracciata: una transizione sì, ma alle condizioni dell’industria e del mercato. Non il contrario.

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