Dal pagamento in un’unica soluzione alle auto elettriche, sono state previste alcune modifiche alla tassa sul possesso di un veicolo
Bollo auto, dal prossimo anno si cambia. Come è noto, la tassa è annuale e deve pagarala chiunque sia in possesso di un veicolo. Dal 2026, però, vi saranno alcune novità, come prevede lo “Schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di tributi regionali e locali e di federalismo fiscale regionale”, che nei giorni scorsi è stato trasmesso dal Parlamento alle Camere e sui cui entro il 18 luglio Camera e Senato dovranno esprimere un parere.
I CRITERI DEL BOLLO RESTANO INVARIATI
Restano invariati i tre parametri su cui si calcola il bollo:
– potenza omologata: la tassa si calcolerà sempre moltiplicando l’importo base per i kW indicati al punto P2 della carta di circolazione;
– classe di emissioni: l’importo base aumenterà al diminuire della classe Euro;
– importi base: confermati i 2,58 €/kW per le Euro 4 e superiori; 2,70 €/kW per le Euro 3; 2,80 €/kW per le Euro 2; 2,90 €/kW per le Euro 1 e 3 €/kW per le Euro 0.
Confermati anche gli importi maggiorati del 50% per i veicoli di potenza superiore a 100 kW e il potere delle Regioni di aumentare gli importi fino a un massimo del 10% all’anno.
IL TERMINE DI PAGAMENTO DEL PRIMO BOLLO È PIÙ LUNGO
Un’altra novità riguarda il termine per il primo pagamento della tassa, che ora è stato fissato all’ultimo giorno del mese successivo a quello di immatricolazione (finora funzionava così solo se l’immatricolazione avveniva nell’ultima decade del mese). Per le successive scadenze, il termine di pagamento sarà l’ultimo giorno del mese in cui il veicolo è stato immatricolato.
LE NOVITÀ SUL BOLLO AUTO 2026
Per i veicoli immatricolati a partire dal 1° gennaio 2026 il bollo andrà versato in un’unica soluzione. Addio quindi alla possibilità di pagamento rateizzato che avveniva in alcune Regioni italiane. La tassa sul veicolo dovrà essere pagata in corrispondenza del mese di immatricolazione del mezzo, e il primo bollo andrò saldato entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di immatricolazione. Per le auto già immatricolate, invece, le scadenze dovrebbero restare invariate, anche se la decisione finale spetterà alle Regioni.
Da notare che – altra nuova modifica– il bollo andrà pagato sempre, anche in caso di mezzi sottoposti a fermo amministrativo, quando cioè si commette una grave violazione del codice della strada. Se fino ad oggi i proprietari di un veicolo in fermo amministrativo non dovevano pagare la tassa, dal 2026 saranno tenuti a farlo.
SULLE AUTO ELETTRICHE DECIDERANNO LE REGIONI
Infine, un capitolo a parte è quello che riguarda le auto elettriche. Come sappiamo, fino ad oggi per i proprietari di un EV (electric vehicle), oltre ai vantaggi derivanti dalle zero emissioni di CO2, dal posteggio gratuito sulle strisce blu e alla possibilità di accedere alle zone a traffico limitato in qualsiasi momento, un altro incentivo all’acquisto era l’esenzione dal pagamento del bollo.
Una peculiarità che dovrebbe essere confermata anche per il 2026, anche se la decisione spetterà alle singole Regioni. Ad esempio, finora in molte hanno offerto l’esenzione dal pagamento del bollo fino a 5 anni per le auto elettriche, mentre ora la facoltà sarà appannaggio di ogni singola Regione.