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Italgas verso la cessione degli ambiti territoriali per 2i Rete Gas: 253 milioni sul piatto

Italgas ha avviato la cessione di 35 Atem, chiesta dall’Antitrust dopo che il gruppo ha annunciato l’acquisizione di 2i Rete Gas, diventando uno dei principali poli del settore in tutta Europa

Dopo aver incassato il via libera dell’Antitrust alle offerte vincolanti per l’acquisizione di 247mila contatori (Pdr o punti di riconsegna) nell’ambito dell’acquisizione di 2i Rete Gas, Italgas si prepara a cedere i primi 35 ambiti territoriali ottimali (ATEM). Sul piatto ci sono 253 milioni di euro. Come si legge su Il Sole 24 Ore, la mossa del gruppo guidato da Paolo Gallo arriva a valle della comunicazione con cui ieri sono state definite idonee le proposte presentate da Ascopiave, Erogasmet, Gp Infrastrutture e l’associazione temporanea di imprese costituita da Plures (già Alia Servizi Ambientali), Estra e Centria (controllata di Estra).

GLI ATEM INTERESSATI

Gli ambiti territoriali ottimali interessati dalla cessione sono: Bari 2, Brescia 5, Campobasso, Frosinone 2, Massa Carrara, Padova 2, Padova 3, Roma 5, Teramo, Viterbo, Barletta-Andria-Trani e Pisa. I primi 10 rientrano nel gruppo di asset in cui Italgas deve cedere almeno il 20% dei Pdr. Per quanto riguarda gli ultimi due, invece, la dismissione deve riguardare la quota oggetto dell’acquisizione: il 15-20% detenuto da 2i Rete Gas.

LE RICHIESTE DELL’ANTITRUST A ITALGAS

L’Agcm aveva individuato un perimetro per la cessione di circa 600.000 Pdr distribuiti su 35 Atem, mentre, in altri 65, Italgas avrebbe dovuto mettere in campo una serie di misure comportamentali, a partire dalle facilitazioni finanziarie nel pagamento degli indennizzi a carico dei gestori entranti. Il Sole 24 Ore riporta che ieri Italgas ha spiegato che questo tipo di interventi saranno attuati anche negli Atem non aggiudicati, vale a dire i 23 rimanenti.

Nel complesso il corrispettivo per l’operazione – che include la cessione dei contatori, le reti e gli impianti a servizio, il relativo personale nonché gli attivi funzionali alla gestione del servizio – è di 253,1 milioni di euro.

I PROSSIMI PASSI

Il prossimo step dell’acquisizione sarà il perfezionamento del processo di cessione, che dovrebbe arrivare nei primi mesi del prossimo anno. “L’Antitrust ci deve dire se i soggetti che hanno presentato un’offerta valida sono soggetti che rispettano tutti i requisiti. Se ci rispondono, firmeremo da parte nostra il contratto di compravendita” ha spiegato in quell’occasione il top manager.

DELL’ORCO (ITALGAS RETI): PERCORSO RECORD

Lorenzo Dell’Orco, amministratore delegato di Italgas Reti, intervenendo durante il recente Italian Energy Summit 2025, ha sottolineato la rapidità dell’operazione.

“L’operazione procede a tappe molto spedite: il 5 ottobre 2024 abbiamo firmato il contratto e il 1° luglio 2025 2i Rete Gas è stata inclusa per incorporazione di Italgas Reti e siamo passati attraverso anche un clearing antitrust, quindi è stato un percorso veramente molto accelerato. In particolare, quello dell’integrazione, che ci ha impegnato per 3 mesi e secondo me è stato un percorso record: in 90 giorni di calendario abbiamo davvero integrato le due realtà. Il 1° luglio ci siamo dati una nuova organizzazione aziendale e territoriale che già efficienta le operazioni, quindi non una mera somma delle parti preesistenti; abbiamo un’unica mappa applicativa IT dove lavorano tutte le 4.500 persone della nuova realtà e stiamo iniziando già da luglio a scaricare a terra le prime sinergie che ci eravamo riproposti di cogliere attraverso questa integrazione”, ha detto l’ad.

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