Lungaggini e rimpalli ostacolano la costruzione di nuovi impianti rinnovabili. La destra prova la strada della riforma delle Soprintendenze, che perderebbero gran parte della loro influenza nell’iter autorizzativo. Tutela paesaggistica addio?
Le Soprintendenze bloccano o ritardano le autorizzazioni per i nuovi impianti rinnovabili? In tutta risposta, Lega e FdI presentano una proposta di legge delega per ridurre il potere di veto degli organi del Ministero della Cultura, estendere il silenzio-assenso e scavalcare i soprintendenti se i progetti riguardano piccole o grandissime opere. Ecco il piano della maggioranza per accelerare le autorizzazioni.
LA PROPOSTA DI FDI E LEGA PER DEPOTENZIARE LE SOPRINTENDENZE
La maggioranza interviene a gamba tesa sulle Soprintendenze per provare a risolvere uno dei maggiori ostacoli alla costruzione di nuove opere. Infatti, il centrodestra ha presentato un testo, all’esame delle commissioni cultura e ambiente del Senato, che priverebbe gli organi territoriali del Ministero della Cultura del ruolo di primo piano nell’iter autorizzativo per nuove infrastrutture. Il primo firmatario è il senatore leghista Roberto Marti, mentre i relatori sono il senatore Andrea Paganella, ex capo di gabinetto di Salvini, e la senatrice di Fratelli d’Italia Francesca Tubetti. Se la proposta di legge delega otterrà il via libera, il Governo promulgherà un apposito ddl. La proposta di legge delega si compone di tre punti. Il primo è estendere il principio del “silenzio-assenso dopo 45 giorni sulle autorizzazioni paesaggistiche anche per i progetti dei privati. Il secondo è eliminare l’obbligo che la Soprintendenza si pronunci sui “piccoli lavori”, responsabilità che finisce nelle mani esclusivamente dei Comuni.
“Lavori che tanto piccoli poi non sono: aumenti di volumetria fino al 10 per cento, abbattimenti e ricostruzioni di edifici non storici, installazione di dehors di bar e ristoranti”, si legge su La Repubblica.
L’OPPOSIZIONE: COSI’ SI RISCHIA UN EPIDEMIA DI PARCHI EOLICI E FOTOVOLTAICI
Il depotenziamento delle Soprintendenze proposto da FdI e Lega non si ferma qui. Infatti, il testo prevede di affidare alle direzioni ministeriali le competenze per i permessi relativi a “infrastrutture strategiche e di preminente interesse nazionale”. Una scelta che velocizzerebbe i tempi per ottenere il via libera alla costruzione di impianti rinnovabili, ma svuoterebbe le Sovrintendenze e infliggerebbe un duro colpo all’obbligo di tutela paesaggistica, secondo l’opposizione. Il centrosinistra teme, infatti, che possano sorgere grandi parchi eolici e fotovoltaici in modo incontrollato.
“«Si svuotano le sovrintendenze. Senza dare un euro per i controlli. E con le Regioni prive di piani paesaggistici. Una deregulation”, ha commentato Barbara Floridia del M5S, secondo quanto riporta la Repubblica.