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Cosa rivela il meteo di questa estate sul cambiamento climatico

I Paesi europei questa settimana sono pronti a pareggiare o battere il record di temperatura massima di tutti i tempi, in mezzo ad una feroce ondata di caldo che si sta accumulando lungo la costa mediterranea

Il monitoraggio del clima del pianeta quest’estate può dare l’impressione che il sistema climatico – che comprende gli oceani, l’atmosfera, le calotte glaciali e altro – sia andato fuori dai binari. L’arrivo di eventi meteorologici estremi sta mettendo in pericolo la vita e le infrastrutture ed esponendo le nostre vulnerabilità anche al livello di riscaldamento relativamente modesto di oggi, circa 1,2°C al di sopra dei livelli preindustriali.

GLI EVENTI CLIMATICI DELLO SCORSO WEEKEND NEL MONDO

Solo lo scorso fine settimana è stato caratterizzato da un caldo pericoloso nel sud-ovest e nell’ovest, il primo “avviso di caldo eccessivo” di Miami, nuvole esplosive, scure e rabbiose che eruttano da massicci incendi nella Columbia Britannica ed altro ancora.

Ieri la Cina ha stabilito un record provvisorio di calore nazionale di tutti i tempi, con un massimo di 52,2°C nella città di Sanbao. Separatamente, i Paesi europei questa settimana sono pronti a pareggiare o battere il record di temperatura massima di tutti i tempi, in mezzo ad una feroce ondata di caldo che si sta accumulando lungo la costa mediterranea.

Nel Vermont, i residenti stanno iniziando a riprendersi da una delle inondazioni improvvise più dannose mai registrate nello Stato. Nel frattempo, gli scienziati del clima lanciano allarmi sulle tendenze globali. Il pianeta sta uscendo dal giugno più caldo mai registrato, con le temperature che a luglio probabilmente saliranno ancora di più. Gli oceani, in particolare il Nord Atlantico, sono caldissimi.

A Sud, la copertura di ghiaccio marino antartico è precipitata in uno sviluppo che ha portato gli scienziati alla ricerca di risposte. Gli studi sul clima hanno avvertito di un aumento delle ondate di calore simultanee che si verificano nell’emisfero settentrionale. Ciò è in parte dovuto alle contorsioni della corrente a getto, che aiuta a guidare e ad alimentare i sistemi di tempesta.

LO STUDIO SULLE ONDATE DI CALORE

Uno di questi studi, pubblicato lo scorso anno, ha rilevato che le ondate di calore simultanee stanno diventando più intense e interessano aree più vaste, con un aumento della loro frequenza di quasi 6 volte nell’ultimo decennio rispetto agli Anni 80. Secondo Michael Mann, scienziato del clima dell’Università della Pennsylvania, i primi segnali indicano un modello di corrente a getto particolarmente lento o addirittura bloccato, noto per favorire le ondate di calore, come potenzialmente correlato al caldo estremo negli Stati Uniti, in Europa e in Cina.

CAMBIAMENTO CLIMATICO E MODELLI METEOROLOGICI

La ricerca che Mann ed i suoi colleghi hanno pubblicato mostra che il cambiamento climatico potrebbe aumentare le possibilità che si sviluppino tali modelli meteorologici. Andrew Dessler, scienziato del clima della Texas A&M University, ha affermato che quello che sta avvenendo oggi dimostra che il clima è un sistema non lineare. “In un sistema lineare, i cambiamenti avvengono in linea retta. Se gli impatti climatici fossero lineari, ogni aumento di temperatura di 0,1°C produrrebbe lo stesso incremento di danno”, ha spiegato Dessler, notando però che il mondo costruito e quello naturale hanno ciascuno delle soglie, oltre le quali possono verificarsi gravi impatti.

GLI IMPATTI DEL NUOVO CLIMA E LO SCENARIO A BREVE TERMINE

Impatti come potrebbe essere la sparizione di un ponte sopra un fiume improvvisamente impetuoso durante un’alluvione improvvisa, o una soglia di temperatura al di sopra della quale i coleotteri della corteccia possono sopravvivere agli inverni occidentali, un tempo gelidi. “Ogni 0,1°C di riscaldamento aggiuntivo supererà un numero crescente di soglie nel sistema climatico. Vedremo sempre più impatti climatici improvvisi che non si sono mai verificati prima”, ha aggiunto Dessler.

Friederike Otto, scienziata del clima all’Imperial College di Londra, ha messo in guardia dal pensare che abbiamo raggiunto una “nuova normalità”, poiché ciò implica una parvenza di stabilità: “non siamo neanche lontanamente vicini alla normalità, siamo in una fase di riscaldamento accelerato, perché stiamo ancora aumentando le emissioni di gas serra. Il risultato è il tempo che vediamo. Ogni volta che smettiamo di bruciare combustibili fossili, possiamo ricominciare a capire cosa significhi ‘normale'”. Mentre gli scienziati indagano se il cambiamento climatico causato dall’uomo quest’estate porterà al superamento di ulteriori soglie, è tempo di prepararsi ad altre sorprese.

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