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Dalla Russia nuove schermaglie sul gas: mistero sulla rotta che rifornisce la Slovacchia

La questione è stata sollevata nel contesto delle dichiarazioni del primo ministro slovacco Robert Fico, che ha definito le forniture di gas “affidabili e a prezzi ragionevoli” il risultato principale dei colloqui avuti a dicembre a Mosca con il presidente russo Vladimir Putin

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, non ha rivelato quale rotta la Slovacchia sta utilizzando attualmente per ricevere il gas russo. “Mi asterrò dal fare commenti al riguardo”, ha detto Peskov rispondendo a una domanda durante un briefing. La questione, spiega l’agenzia di stampa russa TASS, è stata sollevata nel contesto delle dichiarazioni del primo ministro slovacco, Robert Fico, che ha definito le forniture di gas “affidabili e a prezzi ragionevoli” il risultato principale dei colloqui avuti a dicembre a Mosca con il presidente russo Vladimir Putin.

IL GAS RUSSO CHE ARRIVA IN TRANSNISTRIA

“La Transnistria considera ancora la Russia come il principale fornitore di gas”. Così il ministro degli Esteri della repubblica separatista, Vitaly Ignatyev, aggiungendo che il Paese tecnicamente è in grado di ricevere gas anche tramite la Turchia e i Balcani, mentre per le forniture tramite il gasdotto TurkStream sono necessarie delle decisioni politiche.

“È necessario raggiungere accordi. Sfortunatamente, per cause oggettivamente ragionevoli, la Transnistria non può agire come partecipante ad accordi internazionali, motivo per cui probabilmente servono delle decisioni a questo livello, potremmo dover raggiungere degli accordi con i principali fornitori. Consideriamo la Russia come un fornitore”, ha spiegato Ignatyev in un’intervista.

“Lo scorso anno abbiamo ricevuto gas in questo modo (tramite il gasdotto TurkStream, ndr) anche in determinati periodi: non ci sono problemi tecnici, ci sono problemi amministrativi, organizzativi e legali, che dovranno essere risolti. Tutto ciò richiede seri sforzi, anche da parte della Moldavia”, ha concluso il ministro.

LE FORNITURE DELLA RUSSIA ALLA MOLDAVIA

Nel frattempo, Ignatyev ha definito la ripresa della fornitura di gas nella direzione precedente, attraverso il territorio ucraino, “economicamente l’opzione più ragionevole” per risolvere l’attuale crisi energetica. Le forniture alla Moldavia sono state sospese all’inizio di gennaio, a seguito della cessazione del transito del gas russo attraverso il territorio ucraino e del rifiuto di Chisinau di risolvere la questione del debito per il combustibile consumato, che la Russia stima in 709 milioni di dollari.

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