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Ecco perché le fabbriche di batterie Ue sono la chiave per auto elettriche europee low-cost per VW e Capgemini

Ecco perché le fabbriche di batterie Ue sono la chiave per auto elettriche europee low-cost per VW e Capgemini. L’intervista di Automotive News Europe a Sebastian Wolf (COO Powerco VW) e Kiara Kallenberg (Capgemini)

Le case automobilistiche dell’Ue tentano la strada della produzione locale di batterie per contrastare lo strapotere asiatico. L’automotive spera che aprire le fabbriche sul suolo europeo, invertendo la tendenza alla delocalizzazione che ha caratterizzato gli ultimi decenni, possa rappresentare una delle soluzioni per costruire auto elettriche più competitive rispetto ai concorrenti cinesi. Ma gli ostacoli non mancano. È quanto emerso nel corso di una recente intervista di Automotive News Europe a Sebastian Wolf (COO Powerco VW) e Kiara Kallenberg, senior account del settore automotive in Capgemini.

COSTRUIRE BATTERIE IN UE SALVERA’ LE CAUSE AUTO?

Localizzare la produzione di batterie in modo strategico è cruciale per la transizione elettrica delle auto, secondo Sebastian Wolf, COO di Powerco.

“La maggior parte del valore di un veicolo elettrico risiede nella batteria. L’altra caratteristica è che la batteria in realtà influenza la velocità di ricarica, definisce il ciclo di vita e la potenza nominale del veicolo. Prezzo, prestazioni e durata dipendono dalla batteria. È importante anche avere un controllo sulla catena di fornitura della batteria, non solo per motivi di sostenibilità, ma anche per ragioni di costo e disponibilità. Sapete che, per esempio, i prezzi del litio sono variati molto negli ultimi anni. La capacità di progettare e produrre batterie e l’accesso alla catena di approvvigionamento ci consentono di avere automobili a costi inferiori basate su batterie a costi
competitivi”, ha detto il COO dell’unità di VW che produce batterie, a Automotive News Europe.

Costruire fabbriche di batterie sul suolo europeo porta chiari benefici anche in termini di occupazione, secondo Wolf.

“Molti componenti sono stati esternalizzati in Asia o in altri Paesi, rappresentando una minaccia per l’occupazione. Tuttavia, penso che con gli attuali requisiti per la localizzazione e per le attività di internalizzazione le fabbriche di batterie offrano anche l’opportunità di riportare sul suolo europeo queste attività e anche costruire ulteriori conteggi e implementazioni”, ha sottolineato il COO di Powerco.

DIGITAL TWIN PER VINCERE LE SFIDE DELLA TRANSIZIONE

Digitalizzazione e automazione sono le due armi segrete per migliorare la qualità delle batterie e ottimizzare i tempi e i costi di produzione, secondo Kiara Kallenberg, senior account del settore automotive in Capgemini.

“Credo fermamente che la digitalizzazione e l’automazione saranno leve chiave per accelerare l’industria delle batterie e anche per superare le sfide del momento. È fondamentale collegare le operazioni fisiche a informazioni basate sui dati e alla tecnologia per automatizzare i processi, aumentare l’efficienza e migliorare la qualità. E forse solo per darvi un esempio, il Digital Twin. Con un Digital Twin, si può effettivamente simulare l’intero ciclo di vita della batteria”, ha affermato Kallenberg.

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