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Elkann accusa l’Ue per il costo delle auto e si prepara ad annunciare il ceo. Una poltrona per 2

Il presidente di Stellantis, John Elkann, accusa l’Ue per il costo delle auto e si prepara ad annunciare il nuovo ceo. Restano solo due candidati in rosa. Chi vincerà?

Elkann bacchetta l’Ue e si prepara ad annunciare il nuovo Ceo. Nel corso del “Future of the car summit” il presidente di Stellantis ha chiesto a Bruxelles di “decidere cosa vuole fare” sull’automotive. “Il 2025 è un anno in cui i Paesi europei e l’Ue devono decidere se le piccole auto sono ancora rilevanti nel 21esimo secolo”, ha aggiunto Elkann, non risparmiando una stoccata all’Ue: “Alcune auto «sono troppo costose, fondamentalmente a causa di una regolamentazione che le ha rese così care”. Intanto, la rosa dei candidati al ruolo di nuovo amministratore delegato si restringe a solo due nomi.

ELKANN: “UE DEVE AGIRE RAPIDAMENTE”

L’Ue deve agire rapidamente e assicurarsi che “le norme che verranno introdotte attraverso i regolamenti e le tariffe siano tali da permetterci di fare ciò che amiamo fare, ovvero costruire grandi auto per le persone che amano le nostre auto”, secondo Elkann.

“L’Europa deve decidere cosa vuole fare. Vuole essere una nazione che costruisce auto o che le compra”, ha detto il presidente di Stellantis. La sfida delle emissioni deve essere affrontata concentrandosi su come abbattere le emissioni del parco circolante, secondo Elkann. Per realizzare l’obiettivo “dobbiamo fare in modo di fornire auto che la gente vuole comprare, ma che possa anche comprare”.

“Crediamo che l’incredibile opportunità per le nazioni europee e per l’Unione europea stessa sia affrontare il tema delle emissioni, non concentrandosi sulle emissioni zero per le nuove auto”, ha sottolineato Elkann, secondo quanto riporta La Stampa.

TRUMP AVRA’ SUCCESSO

L’Ue non può attendere ancora se non vuole perdere ancora più terreno rispetto ai competitor americani, poiché Trump ha già ingranato la marcia più alta.

“Trump è molto chiaro su ciò che vuole ottenere per l’industria automobilistica, le azioni che sono state messe in atto lo renderanno possibile”, ha detto il presidente di Stellantis.

ELKANN, NIENTE FUSIONE CON RENAULT

Elkann ha smentito le voci riguardo una possibile fusione con Renault.

“Non stiamo discutendo di alcuna fusione con Renault», risponde netto Elkann. «Lavoriamo con Luca da molto tempo e abbiamo esperienze molto, molto comuni. Le nostre radici sono nelle piccole auto, che sono state davvero la forza trainante della prosperità”, ha detto il presidente di Stellantis.

LA PARTITA PER IL NUOVO CEO ENTRA NEL VIVO

Intanto, la partita per la successione di Carlos Tavares alla guida di Stellantis è ai supplementari. La rosa dei candidati si è ristretta a due manager interni: l’italiano Antonio Filosa e il francese Maxime Picat. La scelta, secondo quanto dichiarato dal presidente John Elkann, sarà ufficializzata entro giugno, ma il clima nel quartier generale del gruppo è già da finale di Champions.

FILOSA IN POLE

Antonio Filosa, 50 anni, napoletano, è oggi Chief Operating Officer per le Americhe e Global Chief Quality Officer di Stellantis. La sua parabola professionale parte da Fiat nel 1999, passa per la guida degli stabilimenti in Brasile e per ruoli chiave in Alfa Romeo e Maserati in America Latina, fino all’ingresso nel top management FCA e poi Stellantis. Negli ultimi anni, Filosa ha consolidato la sua reputazione negli Stati Uniti, risolvendo criticità nelle scorte e ricucendo i rapporti con i concessionari. La sua eventuale nomina garantirebbe una linea di continuità e rafforzerebbe l’identità italiana del gruppo, in sintonia con la Exor della famiglia Agnelli. Attualmente è considerato il favorito per la successione, con una probabilità stimata tra il 60 e il 70% secondo le principali ricostruzioni di stampa e analisti di settore.

LO SFIDANTE: PICAT

La vittoria di Filosa non è scontata. Infatti, il suo sfidante è Maxime Picat, 51 anni, attuale responsabile globale degli acquisti e Chief Operating Officer per Asia-Pacifico di Stellantis. Ingegnere, entrato in PSA a 24 anni, Picat ha guidato stabilimenti Citroën in Europa e Cina, è stato CEO di Peugeot e vicepresidente per l’Europa di PSA. La sua esperienza nelle supply chain e la profonda conoscenza dei mercati asiatici e africani sono asset strategici in un momento di transizione per l’automotive globale. Picat, secondo le indiscrezioni, sarebbe il candidato preferito dalla famiglia Peugeot, azionista di peso nel gruppo. Picat avrebbe una chance che oscilla tra il 30 e il 40%.

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