Nella 21esima edizione della rassegna statistica in primo piano la sfida per garantire l’accesso universale all’energia e accelerare contemporaneamente il processo di transizione verso un mix energetico più sostenibile
Prezzi del petrolio in aumento del 70% nel 2021 grazie al recupero della domanda (+6,1% a/a) che tuttavia è rimasta sotto i livelli pre-pandemia. L’OPEC+ ha mantenuto un attento controllo delle produzioni, gestendo un graduale allentamento dei tagli nella seconda parte dell’anno e contribuendo a portare le scorte mondiali a fine anno sotto la media degli ultimi cinque anni. La crescita delle produzioni ha faticato a inseguire la ripresa della domanda. La produzione mondiale di petrolio è aumentata nel 2021 dell’1,4% a/a. La qualità dei greggi prodotti non ha subito nessuna variazione rilevante. Si conferma l’arresto del processo di alleggerimento del barile in particolare per la sostanziale stabilità della produzione USA. È quanto emerge dalla 21esima edizione della sua rassegna statistica energetica mondiale di Eni.
LE PRINCIPALI SFIDE DI OGGI
La principale sfida che oggi il settore si trova ad affrontare è quella di garantire l’accesso universale all’energia, accelerando nello stesso tempo il processo di transizione verso un mix energetico più sostenibile, sottolinea Eni evidenziando che nel 2021 l’allentamento delle restrizioni relative al Covid e la conseguente ripresa economica hanno determinato un aumento della domanda di energia, a stento soddisfatta dalle risorse disponibili anche per la contrazione degli investimenti nel settore Oil & Gas. L’equilibrio precario si è riflesso in un aumento dei prezzi delle commodity, evidenziando la debolezza del sistema energetico. Quest’anno la guerra in Ucraina ha ulteriormente evidenziato l’importanza della sicurezza degli approvvigionamenti.
I DATI SUL GAS: PREZZI IN SALITA SU TUTTI I MERCATI
Tornando ai dati Eni, i prezzi del gas in salita su tutti i mercati (~+400% in Europa, + 300% in Asia e+ 90% in USA), con una forte impennata nella seconda metà dell’anno. La ripresa dei consumi post covid e l’incapacità dell’offerta di adeguarsi prontamente (anche per il fermo non programmato di alcuni impianti di liquefazione) sono i principali driver di questo trend. Nel 2021 la domanda di gas è tornata a crescere (+3,9% a/a), dopo il calo del 2020, in gran parte in Russia (+11,8%) e in Europa (+6,7%). Tra i 10 maggiori consumatori di gas a livello mondiale, gli Stati Uniti (ancora al primo posto) hanno confermato il trend negativo del 2020 con un -1,6% a/a, mentre la Cina ha registrato un incremento del 4,2% mantenendo il ruolo di maggiore importatore globale. Anche la produzione globale di gas ha registrato un aumento (+3,5% a/a), dopo il rallentamento del 2020, principalmente in Russia (+9,8%) e in Africa (+11,9%, in particolare in Algeria ed Egitto). Nel 2021, il GNL ha visto decrescere, per la prima volta dal 2015, la sua quota sul totale di gas scambiato arrivando al 39% (40% nel 2020). Nel 2021, comunque, i volumi di GNL commercializzati sono aumentati a 488 Bcm, di cui circa il 70% importato in paesi dell’Asia. Durante lo scorso anno, gli Stati Uniti hanno aumentato le esportazioni di GNL del 9%.
LE RINNOVABILI: QUOTA DEL 10% NEL 2021
La quota di solare ed eolico nel mix di generazione elettrica ha raggiunto il 10%, in crescita di circa l’1% rispetto al 2020. Nel 2021 il solare ha continuato a trainare la crescita della capacità rinnovabile con 138 GW di nuove installazioni, metà delle quali in Cina (53 GW) e USA (20 GW). A livello mondiale la capacità ha raggiunto 855 GW (+19% a/a), quasi interamente da fotovoltaico. L’eolico ha continuato a crescere nel 2021: la capacità ha raggiunto 823 GW (+12,6% a/a). Le nuove installazioni (+92 GW, delle quali circa la metà localizzate in Cina) si sono ridotte rispetto a quelle del 2020 (+111 GW vs 2019).
I MINERALI CRITICI
I minerali critici rappresentati in questa Review (cobalto, litio, nichel, rame e terre rare) hanno registrato un incremento della produzione nel 2021, riflettendo un aumento della domanda e dei prezzi dopo le restrizioni dovute all’emergenza sanitaria del 2020.