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Ucraina transizione energetica

Gas, le politiche energetiche e gli scenari del settore in Ucraina

La sfida dei prossimi anni sarà mantenere la produzione sui 20 bcm e gestire il calo del business del trasporto di gas all’estero

Negli ultimi dieci anni l’Ucraina ha drasticamente ridotto la dipendenza dalle importazioni di gas e ha interrotto gli acquisti diretti dalla Russia. Nei prossimi 10 anni il settore energetico del gas nel Paese verrà plasmato dalle sue stesse politiche interne. Le questioni chiave – si legge in uno studio dell’Oxford Institute for Energy Studies – riguardano il ruolo potenziale del gas nella produzione di elettricità, dal momento che il carbone viene abbandonato.

Dal punto di vista dei consumi, la riforma del settore del riscaldamento potrebbe produrre delle riduzioni significative nella domanda di gas. Per quanto riguarda la produzione, la sfida dei prossimi anni sarà di mantenere la produzione intorno ai 20 miliardi di metri cubi l’anno, e il Paese deve anche gestire il calo del business del trasporto del suo gas, dal momento che per il futuro si prospetta una riduzione dei flussi da Est verso Ovest.

LA STRATEGIA 2035: MENO CARBONE, PIÙ RINNOVABILI

La strategia energetica dell’Ucraina fino al 2035 rappresento un cambio nelle politiche, poiché consiste nell’allontanarsi dalla grande dipendenza dal carbone per la produzione di energia e in una sostanziale espansione delle fonti rinnovabili. Non è ancora chiara su temi cruciali di implementazione come il ritmo della fase di abbandono del carbone e l’approccio alla riforma di mercato. Il modo in cui verrà implementata la strategia dipenderà sulle pressioni contrastanti che verranno fatte al governo ucraino.
Gli obblighi del Paese stabiliti dall’accordo di Parigi dovrebbero agire da spinta affinché il governo adotti il prima possibile le misure necessarie alla decarbonizzazione.
La prima di queste misure e l’interruzione della produzione di elettricità derivante da carbone: gli impegni assunti sia dal governo che dalla DTEK ai dialoghi del COP 26 e il Piano Nazionale di Riduzione delle Emissioni lasciano immaginare che ciò verrà completato intorno al 2030.

IL CALO DEL TRASPORTO DI GAS E LO SCENARIO “ZERO TRANSIT”

Non è chiaro se il calo nel trasporto di gas ucraino continuerà o no. Uno scenario “zero transit” è possibile, anche se non certo, dopo il 2024. A causa delle caratteristiche politiche delle negoziazioni internazionali sulle esportazioni del gas russo in Europa, il futuro del business del trasporto di gas sarà influenzato da fattori politici e commerciali. I problemi legati ad uno scenario “zero transit” sarebbero soprattutto economici. Innanzitutto i ricavi per trasporto andrebbero persi, in secondo luogo servirebbero degli investimenti per impegnarsi ad adattare l’attuale sistema di trasporto ad una nuova forma di operazioni su scala ridotta.

Infine, l’aumento della produzione di gas interno è stato e continuerà ad essere un obiettivo della politica energetica ucraina. Un aumento della produzione, insieme ad efficaci misure di conservazione dell’energia, potrebbero ridurre o addirittura eliminare la necessità di importazioni da parte del Paese. Tuttavia, nei prossimi anni Naftogaz e le aziende private del settore dovranno lottare per mantenere la produzione a 19,5-20 miliardi di metri cubi l’anno.

L’esaurimento dei giacimenti esistenti è una parte del problema, e le tecnologie disponibili a livello internazionale vengono già impiegate per affrontarlo. Ci sono però anche dei cambiamenti politici che potrebbero aiutare, con riferimento al regime di autorizzazioni e regolamentazioni. Resta infine da capire se l’Ucraina è in grado di attrarre delle compagnie internazionali più grandi.

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