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Gastech Chiusura

Gastech, oggi a Milano dibattiti su idrogeno e soluzioni per il net zero

Annunciata la sede della prossima edizione: l’evento si svolgerà dall’11 al 14 settembre 2023 a Singapore

L’economia dell’idrogeno che inizia a prendere forma in tutto il mondo, con applicazioni che promettono nuove soluzioni per raggiungere l’agenda net-zero. Le domande maggiormente ricorrenti sono: in che modo i progressi e l’innovazione nei processi e nelle applicazioni dell’idrogeno stanno supportando la decarbonizzazione in settori difficili, come l’industria pesante? Dove concentrare gli sforzi per sfruttare appieno il potenziale dell’idrogeno nel raggiungimento degli obiettivi di sicurezza climatica?

ENERGIA PULITA, GAS NATURALE E IDROGENO

Il dibattito tra i maggiori esponenti del settore nella terza giornata di Gastech 2022, in svolgimento alla Fiera di Rho di Milano, oggi si è concentrato soprattutto sui temi dell’energia pulita e dell’importanza del gas naturale per ampliare il mix di opzioni per l’approvvigionamento energetico.

“Attualmente la situazione relativa all’idrogeno è come un puzzle a cui ogni giorno vengono aggiunti nuovi tasselli. Il quadro generale risulta gradualmente più chiaro e questo dà sempre più fiducia, e questo è fondamentale per accrescere il potenziale dell’idrogeno” ha affermato Daniel Muthmann, chairman di European Hydrogen Backbone (EHB).

Gastech ha inoltre annunciato che la sede della prossima edizione sarà Singapore (11-14 settembre 2023), nel corso di una cerimonia in cui è avvenuto il passaggio del testimone.

Luca Palermo, amministratore delegato e direttore generale di Fiera Milano, ha dichiarato: “Il 50° è un anniversario molto importante e noi siamo orgogliosi di avere avuto l’opportunità di ospitare Gastech quest’anno. Milano è ubicata nel cuore dell’Europa ed è un crocevia mondiale per le relazioni commerciali. Fiera Milano è il luogo ideale per organizzare un evento internazionale di tale portata. Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno contribuito al successo di Gastech quest’anno. Ora passiamo il testimone alla prossima tappa, Singapore, con un grande in bocca al lupo”.

LA TRANSIZIONE ENERGETICA NEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO

La giornata di ieri si è conclusa con un dibattito su come realizzare una transizione equa per i Paesi in via di sviluppo. La sessione ha visto i contributi di ministri dell’Energia provenienti da India, Ghana, Kenya, Senegal, Zimbabwe, Kirghizistan e Gibuti, che hanno esplorato il ruolo del gas naturale e del GNL nell’aiutare i Paesi a basso e medio reddito a sostenere e guidare la crescita, promuovendo gli obiettivi climatici globali attraverso la graduale riduzione dei combustibili ad alta intensità di carbonio.

Hardeep Singh Puri, ministro del Petrolio e del gas naturale, dell’Edilizia abitativa e degli Affari Urbani dell’India, ha dichiarato che “affronteremo la prossima COP consapevoli di quale sia la situazione. Per noi l’energia è essenzialmente disponibilità, sicurezza e convenienza. Il nostro consumo di energia è un terzo della media mondiale, ma lo eguaglierà e poi lo supererà. Vogliamo farlo nel modo più ecologico possibile. Il gas è un combustibile ponte: perché non usarlo? Ecco perché lo stiamo portando dal 6% al 15% nel nostro mix energetico nel 2030”.

Matthew Opoku Prempe, ministro dell’Energia del Ghana, ha sottolineato come le circostanze siano molto diverse per i Paesi africani in via di sviluppo: “Il Ghana ha individuato nel gas un combustibile essenziale per la crescita economica e sociale. La questione chiave è l’accessibilità economica, poiché gli africani soffrono per il prezzo elevato dell’energia. Vogliamo ulteriori investimenti nel gas, ma devono essere investimenti che portino all’accessibilità dell’energia per gli africani. Se riusciamo a mettere il gas a disposizione della popolazione, a renderlo accessibile e disponibile, allora l’Africa può svolgere un ruolo nella comunità internazionale per la transizione energetica”.

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