Il commissario Dan Jorgensen, presentando il piano per l’energia a prezzi accessibili, ha spiegato che “non possiamo più continuare ad acquistare gas e a fornire entrate per il forziere di guerra di Putin”
“In Europa siamo determinati a smettere di acquistare gas russo. Voglio essere estremamente chiaro: non possiamo più continuare ad acquistare gas e a fornire entrate per il forziere di guerra di Putin”. Lo ha dichiarato il commissario europeo all’Energia, Dan Jorgensen, rispondendo ad una domanda sull’ipotesi che, a seguito di un accordo di pace con l’Ucraina, l’Unione europea torni ad acquistare gas dalla Russia.
JORGENSEN (UE): “DOBBIAMO ESSERE INDIPENDENTI DAL GAS RUSSO”
Jorgensen, presentando in conferenza stampa il piano per l’energia a prezzi accessibili, ha detto anche che, “da quando è iniziata la guerra di Russia in Ucraina abbiamo importato combustibili fossili per un importo pari al costo di 2.400 jet F-35. Non possiamo continuare così, dobbiamo essere indipendenti dai combustibili fossili russi“.
PICHETTO: “FATTA LA PACE, SI TORNA AL GAS RUSSO”
Uno scenario diverso rispetto a quello ipotizzato dal ministro per l’Ambiente e la Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, che la scorsa settimana diceva così a La Stampa: “fatta la pace, si torna al gas russo. Se un accordo di pace c’è, a quel punto entra in gioco tutto. Mi rendo conto che è ancora difficile parlarne a guerra in corso, ma viene naturale pensare che si potrebbero riaprire molti tavoli, dalla ricostruzione dell’Ucraina alla riapertura degli scambi”.
Pichetto ha sostenuto che una volta raggiunta la pace, verrebbe vedere riaperto il gasdotto South stream e che non esclude la possibilità di tornare a rifornirci anche da Mosca, poiché “dal punto di vista economico un accordo porterebbe sicuramente un effetto positivo”.
Dichiarazioni che hanno suscitato polemiche: su X il senatore del Pd Filippo Sensi ha scritto: “Pichetto Fratin non vede l’ora di tornare al gas russo? Un rompete le righe più sgangherato sull’Ucraina questo governo non lo poteva fare”, mentre Carlo Calenda di Azione suggerisce a Pichetto di “andare a fare il servo sciocco di Putin”.
L’ACCORDO PER LA PACE TRA RUSSIA E UCRAINA
Intanto, ieri alcune fonti di Kiev hanno riferito alla CNN che gli Stati Uniti e l’Ucraina avrebbero concordato i termini dell’accordo sullo sfruttamento delle risorse minerarie e la ricostruzione del Paese. L’accordo sarebbe stato raggiunto “dopo che tutto quello che era inaccettabile è stato eliminato dal testo, e ora è spiegato come questo accordo contribuirà alla sicurezza e alla pace dell’Ucraina”. Domani il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è atteso a Washington per incontrare il presidente USA Donald Trump e firmare l’accordo.