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Tanap

Il ministero dell’Energia tedesco “benedice” Corridoio meridionale e Tap

Berlino “svolge un ruolo importante nella cooperazione energetica tra l’Azerbaigian e l’Ue” che si è imposto sulla scena internazionale “come garante della sicurezza energetica dell’Europa”.

La Germania, come la maggior parte dei paesi europei, sostiene la realizzazione di progetti energetici su larga scala da parte dell’Azerbaigian. Berlino “svolge un ruolo importante nella cooperazione energetica tra l’Azerbaigian e l’Ue” che si è imposto sulla scena internazionale “come garante della sicurezza energetica dell’Europa”. E questo fatto “è molto importante e prezioso per la Germania”, tanto che “il governo federale tedesco accoglie con favore la costruzione del gasdotto Trans-Adriatico (TAP), che fa parte del Corridoio meridionale del gas, che prevede la fornitura di gas azero all’Europa”, ha dichiarato il Ministero federale tedesco per gli affari economici e l’energia al sito azero “Trend”.

tapINVESTIMENTI DELLE AZIENDE TEDESCHE NEL SETTORE DEL PETROLIO E DEL GAS AZERO È INTERAMENTE A LORO DISCREZIONE

“L’Azerbaigian ha aperto il Corridoio meridionale del gas per gli Stati membri dell’Ue con il suo contratto di fornitura di gas naturale attraverso il gasdotto Tap. Ma l’acquisto di gas è interamente nelle mani delle aziende”, ha detto il ministero tedesco che ha anche parlato delle prospettive di un coinvolgimento più attivo delle imprese tedesche nella sfera del petrolio e del gas dell’Azerbaigian. “Sappiamo che SOCAR è il principale attore nel settore del petrolio e del gas azero e che l’Azerbaigian sta perseguendo un ambizioso programma di investimenti nel settore del petrolio e del gas azero nei prossimi anni. Se le aziende tedesche coopereranno e investiranno nel settore del petrolio e del gas azero è, tuttavia, interamente a loro discrezione. Il governo federale tedesco non ha alcuna influenza sulle decisioni di investimento delle imprese tedesche”, ha detto il ministero.

AZERBAIGIAN NONO FORNITORE PETROLIFERO TEDESCO

La quota principale delle esportazioni dell’Azerbaigian verso la Germania è costituita attualmente dal petrolio e dai prodotti petroliferi. Il dicastero tedesco ha sottolineato che per la Germania nel 2018 (compreso novembre), l’Azerbaigian è stato il nono maggiore fornitore di petrolio. Le importazioni di petrolio dal paese caucasico sono aumentate rispetto al 2017 e sono ammontate a 2,7 milioni di tonnellate (nel 2017 erano state 2,45 milioni di tonnellate).

LO STATO DELL’ARTE DEL GASDOTTO MERIDIONALE

Il Corridoio meridionale del gas, del valore di 40 miliardi di dollari, prevede il trasporto di 10 miliardi di metri cubi di gas verso Turchia ed Europa attraverso il gasdotto, che sarà gestito nell’ambito della seconda fase del progetto del giacimento di Shah Deniz nel settore azero del Mar Caspio. Il Corridoio meridionale del gas è costituito da quattro progetti: Shah Deniz 2, ampliamento del gasdotto del Caucaso meridionale (Baku-Tbilisi-Erzurum), del gasdotto Trans Anatolico (TANAP) e realizzazione del gasdotto Trans Adriatico (TAP). La cerimonia di lancio della prima fase del Corridoio meridionale del gas si è tenuta a Baku il 29 maggio 2018, mentre la cerimonia di apertura di TANAP si è tenuta il 12 giugno 2018 nella città turca di Eskisehir. Il primo gas proveniente dal giacimento azero di Shah Deniz ha già attraversato il primo segmento del Corridoio meridionale del gas, dal terminale di Sangachal al gasdotto ampliato del Caucaso meridionale. Recentemente, TAP e TANAP hanno completato con successo il loro collegamento sulle rive del fiume Merich al confine turco-greco.merkel

FONDAMENTALE LA VISITA DELLA MERKEL A BAKU NELL’AGOSTO DEL 2018

Trend ha ricordato che gli aspetti salienti della cooperazione per la fornitura di gas all’Europa e la prospettiva di ulteriori legami nel settore energetico sono stati discussi nell’ambito della visita del cancelliere tedesco Angela Merkel a Baku nell’agosto 2018. Il cancelliere tedesco allora sottolineò che l’Azerbaigian è un paese importante per l’Ue in termini di diversificazione della sicurezza energetica europea e il lancio del progetto del corridoio meridionale del gas avrebbe svolto un ruolo importante nel garantire la sicurezza energetica dell’Europa.

UNIPER È UNO DEGLI ACQUIRENTI DEL GAS AZERO DI SHAH DENIZ

Il fornitore di energia tedesco Uniper è uno degli acquirenti di gas azero nell’ambito del progetto Shah Deniz 2 e acquisterà un totale di 40 miliardi di metri cubi di gas in base all’accordo stipulato. Dal 1° gennaio 2016, Uniper ha realizzato uno spin-off dalla società tedesca E.ON, una delle nove società europee che nel settembre 2013 hanno firmato un accordo con il consorzio Shah Deniz per l’acquisto di gas azero. L’attività di trading del gas è ora sotto la responsabilità di Uniper. E Uniper e SOCAR lavorano in stretta collaborazione da cinque anni e collaboreranno anche su progetti volti a migliorare l’efficienza energetica della produzione di petrolio e gas in Azerbaigian grazie a una serie di accordi firmati proprio in occasione del viaggio della Merkel dello scorso anno.

ANCHE LA SERBIA ALLA FINESTRA

A interessarsi al gas azero e al Corridoio meridionale del gas è anche la Serbia, da sempre rifornita principalmente con gas russo. Belgrado, infatti, vede l’Azerbaigian come una potenziale fonte di import di combustibile con un buon rapporto costi-benefici, secondo quanto emerge da una serie di documenti dell’Agenzia per l’energia serba anticipati sempre da Trend. Il documento sostiene che, a parte il gas russo importato da Gazprom come fornitore dominante di gas naturale per i paesi dell’Europa sudorientale, una “fonte potenzialmente conveniente di gas naturale nella Repubblica di Serbia, così come nella regione dell’Europa sudorientale, è il gas naturale proveniente dalla Romania” e “dall’Azerbaigian”. Inoltre, il GNL proveniente da Grecia e Turchia è elencato come fonte potenziale, mentre il gas proveniente da Iraq, Iran e dal Mar Mediterraneo sono identificati come fonti alternative ipotetiche. L’obiettivo, osserva l’Agenzia, è quello di realizzare un punto di ingresso nel sistema di trasporto gas ungherese fino in Serbia per consentire l’import di gas da varie fonti.

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