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Bollette Tutele Graduali

La Lega chiede di ricondurre a giustezza ed equità gli oneri di sistema

Interrogazione del leghista Antonino Minardo al ministro Patuanelli su oneri di sistema, albo dei venditori e tavolo tecnico trader, consumatori e operatori

Che fine hanno fatto gli impegni della risoluzione approvata in Commissione Attività produttive nel gennaio 2019 sull’albo venditori, la costituzione di un tavolo tecnico di lavoro finalizzato ad assicurare un periodico confronto tra trader, operatori del settore ed associazioni di consumatori e le azioni di contrasto su possibili comportamenti opportunistici che possano pregiudicare l’esazione dei cosiddetti oneri di sistema? Lo ha chiesto in un’interrogazione a risposta scritta il leghista Antonino Minardo rivolgendosi al al ministro dello Sviluppo economico.

COME SI COMPONE LA BOLLETTA

Minardo ricorda che “la bolletta elettrica dei clienti finali è composta, oltre che dal costo dell’energia elettrica consumata, anche dalle seguenti ulteriori voci: costi relativi all’attività di dispacciamento dell’energia effettuata dal gestore della rete di trasmissione nazionale (Terna); costi legati agli ‘oneri generali di sistema’ (cosiddetti oneri A-UC-MCT); costi relativi alla distribuzione dell’energia (trasporto), effettuata attraverso le reti gestite dai diversi concessionari, tra cui Enel Distribuzione”.

In questo senso, prosegue, “gli oneri generali di sistema sono finalizzati alla copertura di costi per attività di interesse generale (ad esempio costi per l’incentivazione delle fonti rinnovabili e per lo smantellamento delle centrali nucleari dismesse), che per tale motivo, il legislatore ha espressamente posto a carico dei clienti finali (…) individuando i criteri generali per la loro ripartizione tra i clienti stessi”.

AGGRAVIO DEL 30%

Attualmente, tuttavia, questi oneri generali “rappresentano una delle voci principali del costo della bolletta elettrica, costituendo in media il 30 per cento della somma totale che il cliente finale paga, ma potendo arrivare anche a percentuali maggiori per i clienti domestici o comunque con consumi ridotti. Gli oneri di sistema, pur essendo finalizzati a coprire i costi relativi alle attività di interesse generale per il settore elettrico e per il settore del gas, si traducono, nei fatti, in maggiori aggravi a carico di tutti i clienti finali del servizio”, ha ammesso l’esponente del Carroccio.

LA RISOLUZIONE IN COMMISSIONE

Per questo la commissione attività produttive ha approvato nel gennaio 2019 una risoluzione unitaria sull’argomento, “con la quale si impegnava il Governo pro tempore, tra l’altro, a istituire presso il Ministero dello sviluppo economico, sia un Elenco dei soggetti abilitati alla vendita di energia elettrica a clienti finali, al fine di garantire stabilità e certezza nel mercato dell’energia elettrica, predisponendo criteri e requisiti per l’iscrizione e per la permanenza nel suddetto elenco, che un tavolo tecnico di lavoro finalizzato ad assicurare un periodico confronto tra trader, operatori del settore ed associazioni di consumatori, e a favorire la discussione e l’approfondimento necessari per la risoluzione di eventuali criticità, nonché azioni di contrasto di possibili comportamenti opportunistici che possano pregiudicare l’esazione dei cosiddetti oneri di sistema, affidando all’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera) la predisposizione di misure idonee al contrasto dei fenomeni elusivi attraverso la verificabilità, da parte del sistema informativo integrato di Acquirente unico, dei flussi degli oneri generali realmente pagati dai consumatori e versati dai venditori, garantendo adeguata trasparenza dei processi e idonee forme di tutela per i consumatori e versati dai venditori”.

LA RICHIESTA DELLA LEGA

Proprio in virtù di quella risoluzione, la Lega chiede “se il Governo intenda assumere iniziative per dar seguito agli impegni di cui alla risoluzione citata in premessa, ovvero quali iniziative di competenza intenda adottare per ricondurre a giustezza ed equità gli oneri al fine di garantire la tutela dei consumatori”.

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