La minaccia cinese è sempre più tangibile ma le case europee spostano la sfida su un altro campo. Ecco quale
Le case automobilistiche scommettono sulle tecnologie per difendere la quota di mercato, ma chiedono anche nuove normi per ristabilire la parità con la concorrenza cinese. Il timore per la minaccia delle auto cinesi a costo stracciato cresce sempre più, ma i produttori sono ottimisti riguardo la loro quota di mercato. Intanto, la fine dell’investigazione dell’Unione Europei riguardo le sovvenzioni statali alle case cinesi si avvia verso la fine.
AUTO, LA SOLUZIONE SONO LE TECNOLOGIE
L’anno scorso in Europa sono state vendute circa 300.000 auto elettriche cinesi, il doppio rispetto al 2021, secondo uno studio del gruppo Rhodium.
La Commissione europea dovrebbe aumentare le tariffe per le auto asiatiche importate dal 10 a circa il 30 per cento, secondo le ultime indiscrizioni, per porre un argine all'”invasione di auto low-cost”. Ad esempio, il Seagull di BYD, che arriverà il prossimo anno in Europa e avrà un prezzo inferiore a 20.000 €. Vettura che in Cina si vende a circa 10.000 € in Cina. In attesa della decisione della Commissione, le case europee spostano la sfida nel campo delle tecnologie.
La velocità di sviluppo è diventato un fattore competitivo chiave. Diversi produttori stanno puntando su nuove tecnologie per abbattere tempi e costi. Renault, ad esempio, nella sua R5 elettrica inserirà batterie più piccole e più efficienti rispetto alle attuali.
Un’altra soluzione contro lo strapotere cinese sono le partnership. Stellantis si è già alleata con Leapmotor per vendere e costruire veicoli elettrici sviluppati in Cina in Europa.
IL PROBLEMA DELLA NORMATIVA
Ma le case automobilistiche si trovano ad affrontare un altro ostacolo: le normative europee.
I produttori stanno spingendo le autorità europee a mettere in campo un quadro normativo che possa garantire la sopravvivenza dell’industria dell’Ue.
“Abbiamo bisogno di una sorta di piano generale. La finestra si sta chiudendo. Abbiamo da due a tre anni. Se non lo facciamo, sarà davvero difficile sopravvivere come industria tedesca”, ha detto Thomas Schmall, il membro del consiglio di VW, durante un recente evento di Reuters.
La concorrenza della Cina e gli altri grandi cambiamenti nel settore, come l’elettrificazione e la digitalizzazione possono rimodellare radicalmente il settore automobilistico europeo entro la fine del decennio, ha aggiunto Schmall.
AUTO, RENAULT VUOLE TAGLIARE I COSTI
Renault ha accelerato bruscamente i tempi per mettere in commercio la nuova Renault elettrica per meno di € 25.000. e ha bruscamente tagliato lo sviluppo e costruire il tempo per l’auto. L’azienda mira a ridurre del 40 per cento i costi di produzione entro il 2027 e i tempi di produzione di un terzo per aumentare i profitti nel lungo periodo. La casa automobilistica non prevede di tagliare il numero di dipendenti o impianti, secondo Fusilli, CEO di Renault Italia.
“Le regole con cui dobbiamo lavorare in Europa hanno reso le auto più costose negli ultimi due decenni”, secondo quanto ha detto Raffaele Fusilli, durante un evento di Reuters.
“Tutti vogliono essere sostenibili e verdi, ma dobbiamo anche essere redditizi. Abbiamo tempo per colmare il divario. Succederà, anche se non rapidamente. E vinceremo”, ha detto Fusilli. “Tutti vogliono andare in paradiso, ma nessuno vuole morire”.