Il governatore pugliese Michele Emiliano ha spiegato che “dovremmo superare la giornata della Conferenza dei Servizi al Ministero dell’Ambiente per evitare di essere scavalcati da un’AIA che vede la contrarierà della Regione”
Sul destino dello stabilimenti siderurgico Ex Ilva di Taranto è tutto (o quasi) rimandato al 15 luglio. Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, infatti, uscendo dalla riunione al Ministero delle Imprese e del Made in Italy sull’accordo di programma, ha spiegato che “dovremmo superare la giornata della Conferenza dei Servizi al Ministero dell’Ambiente per evitare di essere scavalcati da un’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale, ndr) che vede la contrarierà della Regione. Martedì prossimo ci rivedremo per trovare una definizione complessiva”.
La riunione con gli enti locali si è dunque conclusa con un rinvio della Conferenza dei Servizi, che inizialmente era prevista per il 10 luglio. Una soluzione arrivata una volta che le parti in gioco, attualmente riunite ad un tavolo al Mimit, hanno preso un impegno congiunto a sottoscrivere un accordo entro la prossima settimana.
EMILIANO: “ABBASSARE I TEMPI DELLA DECARBONIZZAZIONE”
“È stata una giornata abbastanza soddisfacente – ha spiegato Emiliano – e abbiamo definito due scenari: un primo per mantenere la strategicità dello stabilimento come il più importante d’Italia, facendo abbassare i tempi della decarbonizzazione da 12 a 8 anni; un secondo scenario è legato alla nave rigassificatrice: se non fosse possibile rifornire i forni DRI con sufficiente gas, non sarebbe possibile realizzarli. Nel caso, si farebbero solo tre forni elettrici, che non consentono allo stabilimento di avere lo stesso ruolo”.
URSO: “UNA GIORNATA STORICA PER TARANTO E PER LA SIDERURGIA ITALIANA”
“Credo che sia una giornata storica per Taranto, per la siderurgia e per la politica industriale italiana”, ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso a margine del tavolo sull’ex Ilva. “In 8 ore di lavoro continuativo, insieme e in piena trasparenza, abbiamo delineato una soluzione che ora avrà bisogno degli approfondimenti tecnici e della definitiva approvazione degli enti locali. Ci siamo dati appuntamento a martedì mattina: insieme, e in questa sede, incontreremo i sindacati e poi sigleremo l’accordo”.
EX ILVA: LA PIENA FUNZIONALITÀ DEGLI ALTOFORNI AD INIZIO 2026
Urso ha poi spiegato che “la piena funzionalità di tutti e tre gli altoforni di Taranto è stata garantita per il primo trimestre del prossimo anno. Prima si fa la manutenzione ordinaria di Afo4, poi la manutenzione straordinaria revamping di Afo2 e poi i lavori necessari per Afo1 «quando sarà disposto il dissequestro. Noi speriamo che tutti partecipino al progetto che non è di un governo o della città di Taranto, ma dell’Italia. Chiamo tutte le istituzioni alla piena responsabilità”.
I 5 QUESITI DI URSO AGLI ENTI LOCALI
All’inizio della riunione il ministro Urso ha posto cinque quesiti alle amministrazioni nazionali e locali della Puglia. Eccoli nel dettaglio:
1) “Siete d’accordo su un piano di decarbonizzazione in un arco temporale congruo e sostenibile sul piano tecnologico, economico e occupazionale?”
2) “Siete d’accordo a realizzare a Taranto il Polo Dri per alimentare i forni elettrici? Noi abbiamo pensato di realizzarlo a Taranto, ma ovviamente non è l’unica sede italiana: se siete d’accordo con la nostra ipotesi, dovrebbero essere almeno tre”
3) “Siete d’accordo sulla realizzazione della nave rigassificatrice?”
4) “Siete d’accordo sulla realizzazione di un impianto di desalinizzazione? Perché oltre che di gas, gli impianti hanno bisogno di acqua, anche alla luce delle recenti decisioni della Regione per l’approvvigionamento idrico”
5) “Possiamo procedere alla continuità produttiva nell’ambito dell’Aia, per salvaguardare posti di lavoro e quote di mercato?”
Le forze sociali, i sindacati, le forze produttive mi chiedono di decidere insieme con responsabilità in merito alle ricadute sul sistema produttivo italiano delle nostre decisioni che stiamo prendendo e sull’occupazione diretta e indiretta che ne conseguirebbe. E sulla base di questa responsabilità e consapevolezza, io vi chiedo di decidere insieme dandomi delle risposte su quelli che sono i fattori abilitanti allo sviluppo del piano di decarbonizzazione”.
I PARTECIPANTI ALLA RIUNIONE SULL’EX ILVA
All’incontro, in presenza o in videocollegamento, hanno partecipato, tra gli altri, il ministro Adolfo Urso, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, i commissari straordinari Giancarlo Quaranta, Giovanni Fiori e Davide Tabarelli, il sindaco di Taranto Piero Bitetti, il presidente della Provincia di Taranto Gianfranco Palmisano, il commissario straordinario dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ionio Giovanni Gugliotti e rappresentanti del Ministero dell’Ambiente e del Ministero della Salute.