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Nord Stream

La Russia sta producendo GNL vicino al gasdotto Nord Stream 1

Il vice CEO di Gazprom, Markelov: “Una nave cisterna arriverà ora per garantire la fornitura di GNL ai clienti. Considerando i mercati globali, il nostro GNL sarà richiesto”

Gazprom ha avviato la produzione di GNL in una struttura vicino al punto di partenza del gasdotto Nord Stream 1, ora chiuso, verso la Germania. Lo ha affermato ieri il vice CEO della società russa, Vitaly Markelov. L’impianto di Portovaya, vicino all’omonima stazione di compressione di Nord Stream – dove la Russia in genere avvia la fornitura di gas attraverso il gasdotto – ha già prodotto 30.000 tonnellate di GNL e ha due linee operative, come ha spiegato Markelov all’Eastern Economic Forum di Vladivostok. “Una nave cisterna arriverà ora per garantire la fornitura di GNL ai clienti. Considerando i mercati globali, il nostro GNL sarà richiesto”, ha affermato Markelov.

La produzione di GNL dall’impianto di Portovaya andrà a Kaliningrad, l’enclave russa sul Mar Baltico circondata da Lituania e Polonia, e contribuirà ad espandere il portafoglio GNL di Gazprom.

LA RUSSIA STA BRUCIANDO GAS PER 10 MLN DI DOLLARI AL GIORNO

A parte la stazione di compressione di Portovaya e la questione della riparazione delle turbine, l’area vicina all’impianto e l’avvio del Nord Stream nelle ultime settimane sono balzati agli onori della cronaca per le notizie secondo cui la Russia starebbe bruciando gas naturale in un impianto vicino al confine con la Finlandia, riducendo drasticamente i flussi di gas verso la Germania, attraverso il gasdotto Nord Stream.

Secondo un’analisi di Rystad Energy condivisa con BBC News il mese scorso, l’impianto a nord-ovest di San Pietroburgo sta bruciando gas naturale per un valore stimato di circa 10 milioni di dollari al giorno, gas che altrimenti sarebbe andato in Germania.

LA RIDUZIONE DEI FLUSSI DEL GASDOTTO NORD STREAM 1

Lo stabilimento di Portovaya si trova vicino all’omonima stazione di compressione, dove inizia la rotta del Nord Stream verso la Germania. Da giugno, la Russia ha ridotto significativamente i flussi attraverso il condotto, prima al 40% della capacità e poi solo al 20%, dopo un periodo di manutenzione programmata di 10 giorni, che è terminato lo scorso 22 luglio.

La scorsa settimana, dopo tre giorni di interruzione dei flussi, Gazprom ha affermato che il gasdotto Nord Stream 1 verso la Germania sarebbe rimasto chiuso a tempo indeterminato e lunedì scorso ha motivato la decisione citando le sanzioni occidentali.

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