In un’analisi della ONG di politica energetica Regulatory Assistance Project, Louise Sutherland afferma che, “nonostante una spesa governativa molto significativa per misure volte a proteggere gli utenti di energia, la povertà energetica tra il 2021 e il 2022 è aumentata del 35%”
Lo “European Union Energy Poverty Alleviation Framework” – lo schema di riduzione della povertà energetica dell’Unione europea – dev’essere implementato rapidamente e accuratamente, per fare la differenza nelle comunità vulnerabili. È quanto si legge in un’analisi della ONG di politica energetica Regulatory Assistance Project. L’autrice del rapporto, Louise Sutherland, osserva che, nonostante gli ingenti sforzi da parte di Bruxelles per ridurre la povertà energetica, il numero di famiglie che hanno difficoltà a pagare le bollette è aumentato notevolmente.
LA POVERTÀ ENERGETICA È AUMENTATA DEL 35% IN UN ANNO
Sunderland sottolinea gli alti livelli di povertà energetica nell’Unione europea, difficoltà aggravate da una crisi energetica iniziata durante la pandemia Covid e divenuta conclamata con l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, nel febbraio 2022. “Nonostante una spesa governativa molto significativa per misure volte a proteggere gli utenti di energia, la povertà energetica tra il 2021 e il 2022 è aumentata del 35%”.
LO SCHEMA UE PER COMBATTERE LA POVERTÀ ENERGETICA
In risposta all’aumento del 35% della povertà energetica derivante da questi eventi, l’Ue ha ideato uno schema che deve essere implementato immediatamente per avere effetto, ha scritto Sutherland. Lo schema è un netto allontanamento dai precedenti approcci alla riduzione della povertà energetica, che si concentravano sul sostegno finanziario per le bollette energetiche. Ora l’Ue sta scommettendo sulla riduzione del consumo di energia e sull’allontanamento da petrolio e gas.
RIDURRE IL CONSUMO DI ENERGIA
Una riduzione dei consumi – scrive Irina Slav su Oilprice – è normalmente una conseguenza naturale dell’inflazione dei prezzi dell’energia e – si potrebbe aggiungere – un sintomo di povertà energetica. In altre parole, l’Unione europea sembra ridefinire la povertà energetica nel tentativo di motivare le persone a consumare meno energia, cosa che stanno già facendo in quanto non possono permettersela.
IL FIT FOR 55 CREERÀ “DEI NUOVI ONERI”
In una presentazione video che analizza le disposizioni dello schema per i decisori politici e gli operatori Ue, Sunderland indica un altro motivo per accelerarne l’attuazione: le nuove misure di sostegno sono urgentemente necessarie a causa dei “nuovi oneri” che la legge Fit for 55 stessa creerà, con il nuovo Emissions Trading Scheme (ETS) Ue che è “il più significativo di questi”.
L’ETS applicherà un prezzo del carbonio ai combustibili per l’edilizia e i trasporti, quindi “aggiungerà un prezzo alle bollette delle famiglie già dal 2027; e, come sappiamo, qualsiasi aumento delle bollette colpisce le famiglie con redditi più bassi e con oneri energetici già molto elevati”, ha spiegato Sutherland.
I PREZZI DEL GAS IN EUROPA E LE MISURE CONTRO LA POVERTÀ ENERGETICA
I prezzi del gas in Europa, sebbene significativamente più bassi rispetto al picco della crisi del 2022, sono ancora il doppio rispetto a prima. Inoltre, i piani europei sull’energia verde stanno per far salire ulteriormente le bollette energetiche, poiché edifici e trasporti saranno inclusi nel sistema Ue di scambio delle emissioni. “Resta da vedere se queste misure saranno davvero efficaci. Abbiamo visto previsioni secondo cui il prezzo intorno e oltre il 2030 potrebbe aumentare in modo significativo. Abbiamo quindi bisogno di un’azione molto rapida in questo decennio per sostenere le famiglie più a rischio, se il prezzo aumenterà”, ha concluso Sutherland.