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Piombino

Piombino, ecco l’ok al rigassificatore. Giani: “Rimarrà in esercizio per tre anni”

Arriva il parere favorevole dalla Conferenza dei Servizi alla nave di Snam. Il sindaco Ferrari (FdI) prepara già il ricorso

“La Conferenza dei servizi si è conclusa con parere favorevole con prescrizioni, quindi con esito  positivo per la collocazione della nave rigassificatrice a Piombino. La nave rimarrà in esercizio per tre anni e entro 45 giorni, per prescrizione assoluta, Snam deve indicare dove montare la piattaforma offshore. Il parere della Conferenza dei servizi è presupposto assoluto perché io rilasci l’autorizzazione. Tra lunedì e martedì mattina, dopo l’approvazione del ‘memorandum Piombino’ da parte della Giunta regionale, firmerò l’autorizzazione”. Così, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. Annuncio decisivo, dunque.

PARERE FAVOREVOLE DALLA CONFERENZA DEI SERVIZI

“Le prescrizioni sono ampie e articolate e riguardano la sicurezza, la compatibilità ambientale e la prevenzione di tutto ciò che possa comportare danni”. Come sottolineato da Giani, “Snam dovrà indicare sulla base degli studi e delle verifiche che sta facendo sull’intera Costa italiana dove montare la piattaforma offshore dove la nave fornirà il suo servizio nei 22 anni successivi ai primi 3 anni in cui starà a Piombino”.

“E’ il risultato di un lavoro di 35 enti che sono stati chiamati – ha proseguito il presidente – e di 87 osservazioni che sono state trasmesse o inviate anche da altri enti. Io ritengo che sia stato un lavoro molto approfondito: la mole di materiale che mi lascia in termini di pareri, osservazioni, valutazioni tecniche è consistente, ed infine a tirare le somme la riunione di oggi anticipata da tutte le versioni scritte”.

IL COMUNE DI PIOMBINO PRONTO AL RICORDO

Puntuale la reazione del sindaco di Piombino, Francesco Ferrari di Fratelli d’Italia. “Il presidente Giani ha preannunciato che martedì prossimo firmerà l’autorizzazione al rigassificatore a Piombino e noi faremo ricorso. E’ un provvedimento quello che si è voluto prendere oggi che fa acqua da tutte le parti, è un procedimento che doveva contemplare l’ipotesi offshore in porto e l’ipotesi fuori dal porto ed in realtà nemmeno oggi c’è un procedimento con un’ipotesi fuori in mare aperto”.

“Il commissario straordinario ha assunto questo incarico in maniera sbagliata con l’obiettivo di autorizzare l’opera, in realtà lui – ha proseguito Ferrari – doveva assumere il ruolo di commissario straordinario per verificare proprio se quest’opera potesse essere autorizzata, ed i nostri pareri, comprese le integrazioni che abbiamo depositato ieri confermano inequivocabilmente che quell’opera è dannosa e non poteva essere autorizzata”.

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