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Opec

Perché Goldman Sach bisbiglia all’Opec+ di aumentare la produzione di petrolio

Per bilanciare il mercato del petrolio serve un intervento dell’Opec+, secondo la banda d’affari americana Goldma Sach

Serve più petrolio. A dirlo è Goldman Sachs Commodities Research che sostiene che l’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio e degli alleati, OPEC+, per bilanciare il mercato entro il 2022, debba annunciare un ritorno all’aumento di produzione. Se così non dovesse essere, sostiene l’Istituto finanziario, la domanda potrebbe guardare presto ad altri e nuovi mercati.

L’AUMENTO DELLA DOMANDA

Partiamo dalle prospettive. Secondo la banca statunitense, la domanda di petrolio aumenterà di altri 2,2 milioni di barili al giorno (mbpd) entro la fine dell’anno, lasciando un deficit di offerta di 5 mbpd, ben superiore a quello che l’Iran e i produttori di scisto possono coprire.

GOLDMAN SACH: L’OFFERTA DI ADEGUI

E per questo che l’Opec *, sostiene Goldman Sachs, dovrà fare la sua parte, tornando ad un aumento della produzione. “Mentre una nuova grande ondata di infezioni potrebbe rallentare il riequilibrio del mercato, ci aspettiamo che l’OPEC+ rimanga tattico nei suoi aumenti della produzione, ” ha affermato Goldman Sach.

L’OPEC+ AUMENTA LA PRODUZIONE?

In questa direzione, in realtà, sembrano andare le previsioni della banda d’affari. Goldman Sach, infatti, prevede un aumento dell’offerta di 0,5 mbpd da parte dei produttori OPEC+ per i mesi consecutivi. La decisione dovrebbe essere presa già il 1° luglio, quando il cartello e gli alleati si riuniranno per discutere della minaccia della variante Delta del coronavirus, del potenziale ritorno della produzione iraniana e della produzione ancora bassa di scisto.

LE PREVISIONI OPEC+

Covid a parte, le speranze di ripresa portano l’Opec+ a far ben sperare. Mohammad Barkindo, segretario generale dell’OPEC, ha dichiarato martedì che la domanda dovrebbe aumentare di 6 mbpd nel 2021, di cui 5 mbpd nella seconda metà dell’anno.

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