Il rinvio della scadenza del Pnrr apre un nuovo fronte nella maggioranza. Foti e Meloni dicono che non è il momento, Salvini pressa. La Soprintendenza può bloccare autorizzazione impianto eolico. Parte “Innothon” Enel su IA. La rassegna Energia
I ritardi del Pnrr spaccano la maggioranza. Il ministro Foti temporeggia sulla proroga della scadenza per l’utilizzo dei fondi, percependo che tira una brutta aria in Ue. Il ministro delle infrastrutture, Salvini, invece spinge per aprire le trattative con Bruxelles. L’impatto visivo rappresenta un elemento determinante per il rilascio di un’autorizzazione per un impianto eolico. Quindi, la Conferenza di Servizi deve tenere conto dell’eventuale parere contrario della Soprintendenza, secondo quanto stabilito dalla sentenza n. 1877/2025 del Consiglio di Stato. Parte la nuova edizione di “Innothon”, la competizione di Enel che premia le migliori soluzioni basate sull’Intelligenza Artificiale, sviluppate dagli studenti delle università italiane.
IL PNRR SPACCA LA MAGGIORANZA SUL NODO RINVIO
“Che ci sia un problema con il Pnrr ormai lo ammette anche Tommaso Foti. «Sulla spesa — dice — ci sono delle criticità ». La grande differenza rispetto all’allarme lanciato dal titolare del Tesoro, Giancarlo Giorgetti, è che per il ministro di Fratelli d’Italia — espressione diretta del pensiero di Giorgia Meloni — non è il momento di sollevare pubblicamente la questione della proroga con l’Europa. (…) Un’urgenza condivisa dalla Lega, che nelle prossime ore rilancerà la proposta Giorgetti. Certificando l’apertura di un nuovo fronte dentro la maggioranza. «Non siamo né muti, né ciechi, né sordi », ha aggiunto Foti all’Agi. E non a caso ha tirato in ballo la settima rata del Piano, che la Commissione europea tiene ferma da tre mesi. Le difficoltà non riguardano solo l’incasso delle tranche. A preoccupare il governo è anche l’impatto del Pnrr sulla crescita. (…) le posizioni sulla proroga restano distanti. Quando venerdì scorso è volato in missione a Bruxelles, Foti si è occupato d’altro, dei fondi di coesione, ma è rientrato in Italia con una certezza: in Europa non tira aria di rinvio per il Pnrr. «In Italia — ha rimarcato — siamo abituati alle proroghe, in Europa un po’ meno»”, si legge su La Repubblica.
“E ha ricordato che il rinvio oltre la scadenza del 2026 ha bisogno del via libera dei Ventisette. Un messaggio di chiusura che la Commissione europea avrebbe recapitato nelle ultime ore anche a Palazzo Chigi, in via informale. Rafforzando così le convinzioni della premier, che insieme a Foti e con la sponda in Europa di Raffaele Fitto, non intende esporre l’Italia sul fronte della proroga. Non è un tabù, ma non è neppure il momento. (…) il rischio è frenare la spesa invece di velocizzarla, dato che la proroga diventerebbe un deterrente per i ministeri e i Comuni chiamati a mettere a terra le risorse. Allungare, oggi, il Piano sconfesserebbe il richiamo alla responsabilità che proprio Foti ha lanciato negli scorsi giorni. E che ha ribadito ieri, non a caso, quando ha sottolineato che «la spesa non si può accelerare per decreto». La soluzione semmai è un’altra: congelare le risorse che non si riusciranno a spendere entro il 2026 all’interno di uno o più fondi. (…) A differenza della proroga, l’Italia non sarebbe la prima a muoversi dato che la Spagna ha già messo in conto di congelare 70 miliardi del suo Piano. Serve però il via libera di Bruxelles. E lunghe trattative, già avviate dal governo italiano. Altra cosa è la proroga a cui punta il Carroccio. L’idea di Giorgetti, che chiederà un anno in più, piace a Matteo Salvini. È funzionale al ministro delle Infrastrutture per colmare i ritardi che interessano la realizzazione di alcune tratte ferroviarie. E a portare a casa la linea che sta dettando ai suoi: bisogna spendere fino all’ultimo euro e portare a compimento le opere. Il prezzo da pagare per le rinunce sarebbe difficile da sostenere”, continua il giornale.
IMPATTO VISIVO DETERMINANTE PER OTTENERE L’AUTORIZZAZIONE PER IMPIANTO EOLICO
“La rilevanza dell’impatto visivo di un campo eolico costituisce un elemento determinante per il rilascio della
autorizzazione, e in tal caso il bene «paesaggio» si manifesta in una proiezione spaziale più ampia di quella della semplice perimetrazione fisica del decreto di vincolo. Lo ha statuito la sentenza n. 1877/2025 con cui il Consiglio di Stato, accogliendo l’appello dell’Unione di Comuni montani dell’area di Grosseto, ha annullato per insufficienza di motivazione la determinazione favorevole all’impianto della conferenza di servizi, perché non ha tenuto adeguato conto del parere contrario della Soprintendenza (…) un altro punto a favore di un’ampia concezione di tutela del paesaggio, nel difficile bilanciamento con il favor delle energie rinnovabili”, si legge su Il Sole 24 Ore.
“Tre sono le tipologie amministrative, la cui complessità è direttamente proporzionale all’ampiezza degli impianti, indicate nei relativi allegati. (…) La seconda riguarda la «Procedura abilitativa semplificata» (Pas, articolo 8) in base alla quale il privato presenta al Comune il progetto, che si intende approvato in mancanza di un provvedimento di diniego nel termine di 30 giorni (silenzio-assenso). L’Autorizzazione unica, terza tipologia prevista per gli impianti della più ampia portata (articolo 9) -comprensiva se del caso della procedura Via- di competenza della Regione o del Ministero dell’Ambiente, è emanata a conclusione di una conferenza di servizi, poiché presuppone in ogni caso la valutazione di più Pa”, continua il giornale.
ENEL LANCIA NUOVA EDIZIONE CONTEST SU IA
“Enel lancia la nuova edizione di “Innothon”, il contest nato per sviluppare soluzioni basate sull’intelligenza artificiale generativa attraverso challenges competitive che verranno pubblicate sul sito openinnovability.com. Rivolto agli studenti delle università italiane – compresi laureandi e neolaureati provvisti di documentazione per svolgere attività formativa/lavorativa in Italia -, Innothon si pone l’obiettivo di rafforzare il posizionamento digitale del Gruppo Enel (…) Insomma, il talento applicato all’innovazione, l’entusiasmo delle idee al servizio di un ecosistema aperto alle più interessanti proposte delle nuove generazioni di studenti universitari o neolaureati, protagonisti del futuro dell’energia. Su openinnovability.com gli studenti si cimenteranno con sei use cases aziendali reali, ovvero sei sfide su problemi e opportunità da sviluppare attraverso l’ingegno applicato all’intelligenza artificiale”, si legge su Il Sole 24 Ore.
“Altre sfide riguardano lo sviluppo di algoritmi intelligenti che analizzino le attività dei clienti in ottica di riduzione consumi e ottimizzazione energetica e, in campo trading, la creazione un modello innovativo per prevedere l’andamento dei prezzi delle materie prime. (…) Sono previsti dei workshop online aperti ai partecipanti, utili a chiarire dubbi e a fare domande specifiche; le migliori proposte saranno selezionate da un team multidisciplinare di Enel che le valuterà attraverso dei parametri tecnici (…) I vincitori verranno premiati con uno stage in Enel fino a sei mesi, da svolgersi in area Gict (Global information and communications technology) o Innovation”, continua il giornale.