I ricavi totali di Snam si sono attestati a 970 milioni di euro, in aumento di 74 milioni di euro (+8,3%) rispetto al primo trimestre 2024, a seguito della crescita dei ricavi regolati del business delle infrastrutture gas (+72 milioni di euro; +9,0%). I ricavi dei business della transizione energetica risultano sostanzialmente in linea rispetto al primo trimestre 2024
Il Consiglio di Amministrazione di Snam, riunitosi in data odierna sotto la presidenza di Monica de Virgiliis, ha approvato i risultati consolidati del primo trimestre 2025 (non sottoposti a revisione contabile).
“I risultati della prima parte del 2025 sono molto importanti. Ad una performance economica e finanziaria nel primo trimestre in significativa crescita, dove registriamo anche il miglioramento del rating ad A- da parte di Standard & Poor’s, si uniscono diversi traguardi industriali: l’accordo per l’acquisizione del 24,99% di Open Grid Europe, il closing dell’acquisizione di Edison Stoccaggio, l’avvio del rigassificatore di Ravenna e l’aggiudicazione di ulteriori 14 progetti nell’ultima asta GSE per la produzione di biometano consolidano la nostra strategia di operatore paneuropeo multi-molecola, a presidio dei principali corridoi energetici e del percorso di transizione”, ha commentato l’amministratore delegato di Snam, Stefano Venier.
PER SNAM RICAVI TOTALI DI 970 MILIONI DI EURO
I ricavi totali si sono attestati a 970 milioni di euro, in aumento di 74 milioni di euro (+8,3%) rispetto al primo trimestre 2024, a seguito della crescita dei ricavi regolati del business delle infrastrutture gas (+72 milioni di euro; +9,0%). I ricavi dei business della transizione energetica risultano sostanzialmente in linea rispetto al primo trimestre 2024.
L’aumento dei ricavi regolati è attribuibile principalmente: (i) agli effetti della deliberazione ARERA n. 130/2025/R/com e, in particolare, all’aggiornamento dei ricavi 2024 al nuovo deflatore applicato alla crescita della RAB e all’adozione dell’IPCA Italia per la rivalutazione del capitale investito ai fini regolatori (RAB), a partire dai ricavi del 2025 (+62 milioni di euro); alla crescita della RAB, a seguito della realizzazione del piano di investimenti (+31 milioni di euro, incluso l’effetto dei minori incentivi input-based); al consolidamento di Stogit Adriatica (già Edison Stoccaggio) nel perimetro di gruppo (+7 milioni di euro). Tali effetti sono stati in parte assorbiti dalla riduzione del WACC (-26 milioni di euro); dai minori incentivi output-based (-16 milioni di euro), relativi principalmente al business stoccaggio.
NEL PRIMO TRIMESTRE 2025 PER SNAM EBITDA DI 761 MLN DI EURO
L’EBITDA del primo trimestre 2025 si è attestato a 761 milioni di euro, in aumento di 58 milioni di euro (+8,3%) rispetto al corrispondente valore del primo trimestre 2024. L’aumento è dovuto alla crescita registrata dal business delle infrastrutture gas (+56 milioni di euro; +7,9%) per i maggiori ricavi regolati riconosciuti nonostante la revisione al ribasso del WACC, in parte assorbiti dai maggiori costi operativi connessi alle erogazioni di gas dagli impianti di stoccaggio e all’incremento del costo lavoro, a fronte dell’ingresso di nuove risorse e del precedente rinnovo del CCNL. In lieve aumento, il contributo dei business della transizione energetica e, in particolare, del biometano a seguito dei maggiori volumi di attività di alcuni impianti e dell’efficienze derivanti dalle operazioni di riorganizzazione attuate nel corso del 2024.
UTILE OPERATIVO (EBIT)
L’utile operativo del primo trimestre 2025 ammonta a 502 milioni di euro, in aumento di 52 milioni di euro (+11,6%) rispetto al corrispondente valore del primo trimestre 2024. L’aumento dell’EBITDA è stato in parte controbilanciato dai maggiori ammortamenti (-6 milioni di euro, pari al 2,4%), per effetto principalmente dell’entrata in esercizio di nuovi asset.
ONERI FINANZIARI NETTI
Gli oneri finanziari netti si sono attestati a 71 milioni di euro, in lieve riduzione rispetto al primo trimestre 2024 (-7 milioni di euro, pari al 9,0%). Gli oneri finanziari correlati al debito risultano in leggero aumento a fronte di un maggiore indebitamento finanziario e di un costo medio del debito netto leggermente in rialzo, pari a circa il 2,5%, rispetto al 2,4% dello stesso periodo del 2024. Il marginale incremento è stato più che compensato dalle voci non correlate al debito, in particolare, i maggiori oneri finanziari capitalizzati e gli interessi attivi derivanti dalla valutazione secondo il metodo del costo ammortizzato dei crediti commerciali e tributari relativi agli interventi di Superbonus e bonus minori.
I PROVENTI NETTI DALLE PARTECIPAZIONI DI SNAM
I proventi netti da partecipazioni ammontano a 107 milioni di euro, in aumento rispetto al primo trimestre 2024 (+42,7%). Con riferimento alle partecipazioni internazionali, si segnalano principalmente i maggiori ricavi derivanti dalla performance di TAG, sostenuta dal nuovo framework regolatorio di TAG che ha permesso la neutralizzazione del rischio volume, e il maggior risultato di SeaCorridor a fronte della riduzione dei costi, che tuttavia verranno in parte riassorbiti durante l’anno. Da segnalare inoltre il minor contributo di Galaxy a fronte della cessione della partecipazione in ADNOC Gas Pipelines, perfezionata nel mese di marzo 2025.
Il maggior contributo delle partecipate italiane è riconducibile principalmente ad Italgas, a seguito dell’effetto one-off per conguagli di ricavi.
L’UTILE NETTO ADJUSYTED
L’utile netto adjusted del primo trimestre 2025 ammonta a 406 milioni di euro, in aumento di 71 milioni di euro (+21,2%), rispetto all’utile netto adjusted del primo trimestre 2024, grazie alla crescita dell’EBITDA, al maggior contributo delle società partecipate e alla riduzione degli oneri finanziari netti. Tali effetti sono stati in parte assorbiti dai maggiori ammortamenti connessi all’entrata in esercizio degli investimenti realizzati, oltre che dalle maggiori imposte sul reddito a fronte del maggior risultato prima delle imposte.
GLI INVESTIMENTI TOTALI
Nel primo trimestre 2025, gli investimenti totali sono risultati pari a 361 milioni di euro , in diminuzione del 22,0% rispetto al primo trimestre dell’anno precedente, a fronte del completamento dei lavori relativi al terminale GNL di Ravenna e dei maggiori contributi per rivalse. Gli investimenti totali risultano per il 52% e il 28% allineati rispettivamente ai Sustainable Development Goals e alla Tassonomia Europea. Con riferimento ai settori di attività, 250 milioni di euro sono relativi al settore trasporto (314 milioni di euro nel primo trimestre 2024; -20,4%%), 39 milioni di euro al settore stoccaggio (46 milioni di euro nel primo trimestre 2024) e 29 milioni di euro al settore rigassificazione (82 milioni di euro nel primo trimestre 2024). Gli investimenti dei business legati alla transizione energetica sono risultati pari a 35 milioni di euro (16 milioni di euro nel primo trimestre 2024), in aumento di 19 milioni di euro a fronte delle attività connesse alla conversione degli impianti di produzione biogas a biometano.
IL CASH FLOW
Il positivo flusso della gestione operativa (+779 milioni di euro) ha consentito di finanziare larga parte degli investimenti netti del periodo (975 milioni di euro, incluso l’esborso connesso all’acquisizione di Stogit Adriatica e l’incasso derivante dalla cessione della partecipazione in ADNOC Gas Pipelines), generando un free cash flow negativo di 196 milioni di euro. L’indebitamento finanziario netto, comprensivo del pagamento agli azionisti dell’acconto sul dividendo 2024 (389 milioni di euro) e delle variazioni non monetarie e altre variazioni (-25 milioni di euro), ha registrato un aumento di 560 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2024, attestandosi a 16.798 milioni di euro.
LA SOSTENIBILITÀ
Durante il primo trimestre dell’anno, Snam ha fatto progressi nell’implementazione del suo Piano di Sostenibilità, con nuovi obiettivi per il 2025 e il 2029 stabiliti nell’aggiornamento annuale della Sustainability Scorecard. L’azienda ha continuato a progredire non solo nelle sue attività interne, ma anche negli sforzi di advocacy, con un rappresentante di Snam eletto nel Comitato Esecutivo della rete italiana dell’UN Global Compact.
La prima parte dell’anno è stata dedicata alla preparazione della prima Dichiarazione di Sostenibilità conforme alla CSRD, sviluppata attorno a 7 tematiche standard ESRS e 4 specifiche aziendali, coprendo 176 KPI.
Questo nuovo documento completa un insieme ben diversificato di report che include il Transition Plan (che è stato presentato ad ottobre 2024 e sarà aggiornato entro la prossima Assemblea degli Azionisti, per riflettere quanto riportato nel Piano Strategico 2025-2029) e il Sustainability Profile (anch’esso pubblicato prima dell’Assemblea Generale degli Azionisti).
L’azienda ha inoltre preso l’impegno di essere tra le prime aziende ad adottare il framework TNFD, come ulteriore segnale di attenzione rispetto al tema della biodiversità.
IL SUSTAINABLE FINANCE FRAMEWORK DI SNAM
Nel primo trimestre è stato aggiornato il Sustainable Finance Framework con l’obiettivo di riflettere gli ultimi sviluppi interni e di allinearsi ulteriormente alle best practices pratiche e agli standard di mercato, come la standardizzazione dei KPI. Tale Framework è stato progettato per la prima volta con una doppia struttura, che combina i formati Green e Sustainability-Linked, al fine di massimizzare la flessibilità e l’impatto nel perseguire gli obiettivi di sostenibilità aziendali e l’allineamento agli standard di mercato. Il formato Green consente investimenti mirati in progetti allineati alla Tassonomia UE. Il Framework è pienamente allineato sia alla Tassonomia UE che ai Green Bond Principles definiti da ICMA, rafforzando ulteriormente la credibilità e la trasparenza dell’approccio di Snam. Inoltre, consente future emissioni conformi agli EU Green Bond Standards. Una Second Party Opinion, rilasciata da ISS, conferma l’allineamento ai Green Bond Principles di ICMA, ai Green Loan Principles di LMA e alla Tassonomia UE. Parallelamente, la struttura Sustainability-Linked rafforza l’impegno di lungo periodo di Snam verso la decarbonizzazione e il progresso sociale, integrando ambiziosi obiettivi all’interno degli strumenti finanziari. Il Framework include un obiettivo di Carbon Neutrality entro il 2040 per le emissioni Scope 1 e 2 e un obiettivo di Net Zero entro il 2050 per tutte le tipologie di emissioni. Una Second Party Opinion, rilasciata da Moody’s, ha assegnato un punteggio SQS3 “Good”, con riferimento anche al Net Zero Assessment pubblicato nel 2024.
Snam è stata insignita del prestigioso riconoscimento di “Sustainable Issuer of the Year” da parte di IFR (International Financing review).
Climate Disclosure Project – CDP ha assegnato a Snam un rating B, attualmente in fase di possibile revisione a seguito delle richieste di chiarimento avanzate da Snam a marzo.
L’EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
In un momento cruciale per il settore energetico globale, caratterizzato da incertezze crescenti e da una volatilità dei prezzi, Snam è impegnata nella realizzazione del programma di investimenti definito nel Piano Strategico 2025-2029 necessari allo sviluppo di un’infrastruttura energetica paneuropea, in grado di gestire molecole tradizionali e decarbonizzate, garantendo sicurezza, sostenibilità ed innovazione. Le stime più recenti sull’evoluzione della domanda di gas naturale in Italia per il 2025 prevedono un aumento rispetto al 2024, influenzata sia dall’incremento della produzione termoelettrica a gas per effetto del minor import netto di elettricità da altri Paesi e dalla minore produzione da idroelettrico, sia da un maggior uso del gas nel settore civile a seguito della climatica particolarmente mite che ha influenzato il 2024.
LE INIZIATIVE PER LO SVILUPPO DI UNA RETE PANEUROPEA MULTI-MOLECOLA
In riferimento all’esercizio in corso si evidenziano importanti iniziative strategiche a supporto della strategia di sviluppo di una rete paneuropea multi-molecola:
- la cessione, nel mese di marzo 2025, del 5,88% di ADNOC al fondo di investimenti Lunate; Il corrispettivo della vendita ammonta a circa 234 milioni di euro equivalenti, comprensivo degli aggiustamenti previsti dal contratto, e comporta una plusvalenza di circa 120 milioni di euro, al netto dell’impatto fiscale;
- l’acquisizione, in data 3 marzo 2025, del 100% di Edison Stoccaggio, successivamente rinominata Stogit Adriatica;
- relativamente alla FSRU Ravenna, in data 24 aprile sono state completate le attività di commissioning dell’impianto propedeutiche all’avvio della fase di attività commerciale prevista per il mese di maggio;
- la sottoscrizione di un accordo, in data 7 aprile, per l’acquisizione da parte di Snam della quota del 24,99% detenuta da Infinity Investments nel capitale sociale di Open Grid Europe (OGE), il maggiore operatore nel trasporto del gas in Germania. In seguito al perfezionamento di tale operazione, il cui closing è atteso entro il terzo trimestre 2025 previo conseguimento delle necessarie autorizzazioni regolatorie, Snam sarà la prima società italiana a fare un ingresso di queste dimensioni nel settore delle infrastrutture energetiche tedesche.
In un contesto globale che continua ad essere volatile, i tassi di interesse sono attesi in calo rispetto al 2024, grazie ai recenti tagli confermati dalla BCE, che nel primo trimestre 2025 sono stati pari a 75 basis points in totale. Per il 2025, si prevede un costo del debito medio sostanzialmente in linea con quanto osservato nel 2024, in area 2,6%. Le principali leve di ottimizzazione della struttura finanziaria riguardano una sempre maggiore diversificazione di mercati, fonti e strumenti di finanziamento, nonché la gestione dinamica della tesoreria. Snam intende mantenere una solida struttura finanziaria, come testimoniato dalle recenti conferme del rating da parte di Fitch e Moody’s, e soprattutto dall’upgrade ad A- da parte di S&P.
LO SCENARIO POLITICO-ECONOMICO
Le forniture di gas russo in Europa sono diminuite nel primo quarter 2025 rispetto allo stesso periodo del 2024, principalmente a causa del mancato rinnovo dell’accordo per il transito del gas attraverso l’Ucraina. Tale calo è stato compensato attraverso il prelievo da stoccaggi e maggiori forniture di LNG, soprattutto proveniente dagli Stati Uniti, il cui contributo sugli afflussi di LNG ha raggiunto il 50%.
Al 31 marzo 2025, gli stoccaggi di gas nelle riserve di Snam ammontavano approssimativamente a 2,9 miliardi di metri cubi. Tale ammontare, aggiunto alle riserve strategiche, corrisponde ad una percentuale di riempimento del 42%, più alto della media a 34%. Alla fine di aprile, il tasso di riempimento ha raggiunto il 47%, mentre è stata già allocata il 90% della capacità di stoccaggio offerta per l’anno termico 2025/26. Questo rappresenta un segnale positivo con riferimento al raggiungimento del target di riempimento del 90% prima del prossimo inverno. Grazie alle continue azioni di diversificazione delle fonti di approvvigionamento e agli investimenti per la sicurezza degli approvvigionamenti nei diversi Paesi, non si registrano situazioni di discontinuità o criticità di rilievo nel perimetro degli asset internazionali di Snam.
LA SITUAZIONE IN MEDIO ORIENTE E IL CONFLITTO RUSSO-UCRAINO
Con riferimento alla situazione in Medio Oriente, il conflitto nella striscia di Gaza non comporta, al momento, impatti diretti sugli asset di Snam e sull’operatività della pipeline EMG, che connette Israele ed Egitto. Queste turbolenze potrebbero pesare sull’economia mondiale, aumentando i costi di produzione e influenzando ulteriormente la stabilità economica e la crescita nazionale ed europea, oltre che determinare ulteriori sfide nella gestione delle fonti di approvvigionamento energetico.
Snam continuerà a monitorare l’evoluzione della situazione in Medio Oriente e Ucraina, valutando le possibili conseguenze e gli effetti sul gruppo; tuttavia, in merito alla gestione delle attività operative e alla realizzazione del programma investimenti, non si registrano al momento criticità riconducibili a tali eventi.
Considerata la performance economica-finanziaria del primo trimestre 2025, la società è confidente di poter raggiungere la guidance, considerando l’applicazione della delibera Arera 130/2025/R/com che ha aumentato la RAB Tariffaria del 2025 da 25,8 miliardi di euro a 26,2 miliardi di euro e assumendo l’emissione di uno strumento ibrido per finanziare l’acquisizione della quota del 24,99% in OGE.